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Di questo film si possono dire due realtà filologiche. Una riguardante il film in sé, l'altra in riferimento alle serie animate. E sono entrambe deludenti.

In sé il film è un'accozzaglia di situazioni strambe e strampalate, mescolate a momenti drammatici. Si seguono i destini di un cospicuo numero di personaggi, saltando in continuazione da uno all'altro. Ne risulta un'esperienza caotica in cui non emerge una chiara direzione delle singole scene.
Il doppiaggio italiano poi si mangia una certa nota frizzante presente in quello originale, demolendo oltretutto lo spirito di alcune battute di spirito.
Con riferimento alle serie, il film fa da unione e da strappo fra la prima serie originale (in due stagioni internazionali o tre italiane) e la seconda. Che vengono messe assieme, e non si capisce perché, dal momento che cambia proprio tutto. Cambiano i personaggi. Cambia il cast umano. Cambia lo stile di disegno. Spesso fa schifo. Cambia il tempo in cui avviene la nuova serie, nel futuro. E cambia anche il luogo: è nello spazio.
Non è visibile, ma cambiano le menti dietro alla storia. Se prima le preparava la Marvel e la Sunbow ne faceva la supervisione, questa volta le prepara la Sunbow direttamente. E si vede.
Oltretutto, i capi supremi, su cui prima si reggeva tutto il teatrino, qui sono molto meno carismatici. Capten soffre di complessi di inferiorità, e Galvatron è cerebroleso e non fa più dei piani interessanti, ora è solo un toro che carica in continuazione.
E il responsabile di questi tragici cambiamenti è proprio questo film, che tronca e stronca la prima continuity nei primi minuti, per lanciarne una nuova. È con questo film che si sono inventati la cosa della matrice nel petto del capo dei buoni. Che, rappresentando un bonus esterno alla loro struttura, ne abbassa il valore di quando escono dalla catena di montaggio. Leggi: se la perdono, diventano delle schiappe o quasi. Per raggiungere questo scopo, se nelle serie regolari, inclusa la terza (quarta italiana), i personaggi non morivano, qui c'è una grande strage di personaggi. Vengono fatti fuori molti di quelli più amati della prima serie. Il fan questo non se lo aspetta, e perciò viene violentato due volte.
In più deve seguire le vicende di un cast quasi del tutto nuovo (parlando dei buoni). Si tratta di più o meno una cinquina di personaggi; disegnati con uno stile nuovo, più rotondeggiante oltretutto. Questi vengono fuori dal nulla e ci si chiede perché ti impongono 'sti qua e fanno morire invece i noti. La risposta è nei giocattoli. Dovevano venderne di nuovi. Comprensibile, il brand l'ha creato una ditta che li produce. Ma vi rivelo un segreto segretissimo: ci sono mille modi per motivare un cambio di cast così radicale. Ammazzare i vecchi personaggi non serviva assolutamente per forza.
Questo film andrebbe messo al rogo o mandato al macero. E per concludere degnamente o riaprire il cartone animato originale, servirebbe una nuova serie o un nuovo film.

Purtroppo alla Hasbro hanno appoggiato in sequenza progetti sui "Transformers" uno più becero e sbagliato dell'altro. Dagli orrendi (in tutti i sensi) beastformers, ai film dal vivo (anche questi un concentrato di orrido, e purtroppo si insiste aggiungendo schifo a schifo), alla collaborazione con la IDV o con Netflix. Quest'ultima in realtà ha dei lati buoni. E mi chiedo come mai sono uscite pure delle serie valide: buona la "Transformers Prime", eccezionale la "Animated". Dal lato giapponese del brand, più che sufficienti la "Masterforce" e la "Car Robot 2000".