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Il manga di Nakaba Suzuki è riuscito ad affascinarmi dapprima grazie ad un mondo fantasy, quasi fiabesco, in un contesto storico medievale accattivante, per poi progredire e affermare una trama interessante anche se, nel complesso, banale.
La principale forza del manga è la riconoscibilità di un cast di personaggi ben definiti, ognuno con i propri tratti peculiari, un background approfondito e uno sviluppo coerente, sia nei protagonisti che, in parte, degli antagonisti.
Sicuramente l'approccio deve essere di puro intrattenimeno. Con Seven deadly sins, oltre a qualche momento emozionante, non troverete messaggi profondi. Per questo l'autore ha imposto come focus del manga i combattimenti, che si presentano molto chiari ed avvincenti (nonostante qualche pleonastica incoerenza circa i livelli di potere), che, nonostante alcune incertezze di trama che si concretizzano sempre di più avvicinandosi al finale, riescono a reggere il ritmo cavalcante del manga rendendo ogni singolo volume catchy.
Trovo molto interessante anche lo sviluppo di certe trame secondarie, per lo più amorose, dei personaggi. Queste spezzano il rapido ritmo narrativo dandoci un attimo di pace tra una battaglia ed un'altra.
La pecca di questo manga è purtroppo la trama, nonostante alcune intuizioni da parte dell'autore che mascherano il riciclo di una storia già vista e rivista, risulta nel completto banale e a tratti prevedibile.

In conclusione "Seven Deadly Sins" è un manga da 7.5, un manga dove più che la storia ricordo con affetto i personaggi del cast di protagonisti e le mazzate che continuamente mi tenevano attaccato ai volumetti.

Consiglio la lettura a un pubblico che cerca belle botte intrattententi e con poche pretese.