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5.0/10
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Il primo passo falso di Hosoda. Il precedente "Mirai" non era forse ai livelli di "Summer Wars" e "Wolf Children", ma era comunque un film ben fatto, questo "Belle" invece ha veramente una marea di difetti.

Visivamente è curatissimo e la visione al cinema lascia a bocca aperta per l'incredibile qualità delle immagini e la cura dei dettagli, ma questo non basta a nascondere una sceneggiatura spesso zoppicante e personaggi poco approfonditi e stereotipati.

Attenzione: questa parte contiene spoiler
Qualche esempio sparso:

- Non è minimamente spiegato perché la protagonista abbia un cattivo rapporto col padre.
- Quando riescono a individuare la casa dei due ragazzini vessati dal padre violento lei va a Tokyo da sola per incontrarli.
- Di sera entra nel mondo virtuale come Belle e canta: la mattina dopo guarda il cellulare e vede che non ha nessun follower, poi ne arrivano un paio. E vabbè. Di sera di guarda di nuovo e ne ha oltre venti milioni. Praticamente dopo che ha cantato nessuno ha scelto di seguirla, ma lo hanno fatto tutti il giorno dopo.
- La sua amica cogli occhiali sa fin da subito che lei è Belle. Ok, probabilmente gliel'ha confidato, ma non sarebbe stato male farlo capire meglio.

Insomma, la storia poteva essere raccontata in maniera migliore. Mi sono ritrovato più volte a pensare "ma che ca..." e la trama non è riuscita a catturarmi, è un film che non credo avrò voglia di rivedere. Forse Hosoda l'ha pensato e realizzato per un target più giovane e meno esigente rispetto ai suoi film precedenti, chissà.

Fine parte contenente spoiler

Oltre a tutto questo aggiungo che l'adattamento è pessimo e molte frasi sono veramente ridicole, e anche questo ha contribuito a farmi pensare il "ma che ca..." di cui sopra. Non posso riportarle letteralmente non essendomele certo appuntate durante la visione, ma così a memoria ricordo un uso forzato del verbo "sbirciare", un jingle pubblicitario del mondo virtuale che una prima volta dice tipo "Nel mondo reale non puoi fare certe cose tuttavia nel mondo virtuale puoi" e la seconda diventa "...non puoi fare certe cose però nel mondo virtuale puoi" (più corretto, ma non del tutto), un uso del verbo "guardare" dove "vedere" sarebbe stato più adatto, e tanti altri che ora mi sfuggono.

Un film deludente, in conclusione. Metto 5 solo perché dal punto di vista tecnico è realizzato magnificamente.