Recensione
My Dress-Up Darling
7.0/10
"My Dress-Up Darling" parla di un liceale di nome Wakana Gojou, di quindici anni, che in passato fu traumatizzato a causa delle sue passioni per così dire "femminili", e da quel giorno divenne un asociale. A scuola si rende conto di essere l'unico diverso da tutti e fa fatica a fare amicizia, ma un giorno si avvicina una scolaretta di nome Kitagawa che ha la passione di fare cosplay. Presto loro due legheranno e condivideranno le loro passioni, diventando degli "ottimi amici".
Parto dal presupposto che a me i romance non fanno impazzire, ma quest'anime è stato veramente godibile sotto ogni punto di vista, tranne per il protagonista che arrossisce ogni tre frame, e dopo un po' inizia a diventare imbarazzante da guardare anche per lo spettatore.
L'anime in generale sprofonda nel disagio più totale anche con il fanservice, che ci mette sempre del suo nei romance come questo, facendo capitare momenti di puro imbarazzo. Di momenti carini ce ne sono tanti, e ti strappano pure un sorriso mentre li guardi, ma alla fine l'anime non risulta nemmeno troppo ripetitivo, visto che col progredire degli episodi l'atmosfera, i luoghi e l'avvenire dei fatti cambiano, notando anche con piacere che ad ogni episodio i due ragazzi si spingono a fare sempre cose più insolite.
Il finale è stato veramente ben fatto, per una serie che contiene solo dodici episodi, ma che ben presto avrà una seconda stagione; possiamo ammirare tutta la felicità del protagonista, mentre guarda i fuochi d'artificio da vicino insieme alla sua Kitagawa: mi ha trasmesso un forte senso di tristezza e solitudine sentirlo parlare dei suoi anni passati da solo in camera.
L'anime promette bene: con solo dodici episodi mi ha intrattenuto molto, perché in fondo la semplicità è quello che noi spettatori cerchiamo in un anime.
Voto: 7
Parto dal presupposto che a me i romance non fanno impazzire, ma quest'anime è stato veramente godibile sotto ogni punto di vista, tranne per il protagonista che arrossisce ogni tre frame, e dopo un po' inizia a diventare imbarazzante da guardare anche per lo spettatore.
L'anime in generale sprofonda nel disagio più totale anche con il fanservice, che ci mette sempre del suo nei romance come questo, facendo capitare momenti di puro imbarazzo. Di momenti carini ce ne sono tanti, e ti strappano pure un sorriso mentre li guardi, ma alla fine l'anime non risulta nemmeno troppo ripetitivo, visto che col progredire degli episodi l'atmosfera, i luoghi e l'avvenire dei fatti cambiano, notando anche con piacere che ad ogni episodio i due ragazzi si spingono a fare sempre cose più insolite.
Il finale è stato veramente ben fatto, per una serie che contiene solo dodici episodi, ma che ben presto avrà una seconda stagione; possiamo ammirare tutta la felicità del protagonista, mentre guarda i fuochi d'artificio da vicino insieme alla sua Kitagawa: mi ha trasmesso un forte senso di tristezza e solitudine sentirlo parlare dei suoi anni passati da solo in camera.
L'anime promette bene: con solo dodici episodi mi ha intrattenuto molto, perché in fondo la semplicità è quello che noi spettatori cerchiamo in un anime.
Voto: 7