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Era l'anno 1988 quando il regista Robert Zemeckis realizzò un film a tecnica mista che ha cambiato per sempre il mondo del cinema e persino permesso alla Disney di reinventarsi al meglio con lo storico periodo del "rinascimento Disney". Con la partecipazione di Steven Spielberg della Ambling Entertainment e persino di Richard Williams nel comparto animazione, "Chi ha incastrato Roger Rabbit" è un'esilarante commedia ispirata liberamente al romanzo di Gary Wolf "Who censored Roger Rabbit".

Ambientato nella California del 1945, siamo in un mondo dove esseri umani e cartoni animati convivono e comunicano tra loro e questi ultimi lavorano come attori nello studio cinematografico della "Maroon Cartoni" tra cui lo svampito e iperattivo coniglio animato Roger Rabbit e il suo collega Baby Herman, un rozzo neonato con voce adulta e catarrosa e fumatore di sigari.
Il burbero investigatore Eddie Valiant (Bob Hoskins R.I.P.) viene ingaggiato dal proprietario R.K. Maroon che, lamentandosi del fatto che Roger non stia facendo bene il proprio lavoro da attore, lo manda a indagare sulla moglie del coniglio, la conturbante e sessuale Jessica Rabbit, divenuta una vera e propria icona del sex symbol in quel periodo, che si dice stia tradendo il marito. Eddie, pur riluttante a causa di un episodio a dir poco tragicomico che lo ha portato a provare astio verso i cartoni, accetta l'incarico inconsapevole che questa mossa lo porterà ad intraprendere un incarico molto più impegnativo.

Come detto prima il film vuole essere una commedia, ma questa commedia ha la sorpresa di inserire molti più generi in un solo film creando più atmosfere ed emozioni. Si passa ad un film noir in stile anni '30 mentre Eddie Valiant è impegnato nelle indagini. Passando poi a diventare un film più comico e irresistibile grazie alle gag e alle battute intraprese dalla coppia Roger/Eddie in cui loro rapporto, all'inizio molto brusco, continua a migliorare col progredire del film. Ai momenti persino più seducenti anche per il pubblico più grandicello con Jessica Rabbit che ella "non immagina cosa significhi essere degli uomini che vedono una donna come lei per l'aspetto che ha, ma lei non è cattiva, è che la disegnano così". Ma con l'arrivo del sinistro ed inquietante antagonista, il giudice Morton (Christopher Lloyd) ecco che con la sua fredda presenza e con l'interpretazione perfetta di Lloyd il film cambia ancora atmosfera, diventando molto più cupo e drammatico e a tratti persino horror e chi ha visto il film ricorderà bene un paio di momenti terribilmente traumatici, e dannatamente ben architettati. Un minuto di silenzio per quella povera scarpetta innocente ed inoltre la sorpresa finale...Shock.

Sul comparto animazione, i personaggi animati sono realizzati davvero molto bene in modo da dare la sensazione di essere più realistici possibili in un mondo reale e non solo quando interagiscono con i personaggi umani, ma anche negli ambienti dove risultano più illuminati in zone all'aperto o con luce e più nell'ombra nelle zone più oscure e poco illuminate. Persino nel breve momento che si passa a Cartoonia, mondo tutto animato, il protagonista umano Eddie viene a sua volta ben integrato in mondo animato.

I personaggi, sia reali che animati, sono ben accurati e indimenticabili anche nella recitazione soprattutto i due protagonisti: Eddie: inizialmente burbero, irascibile e sarcastico, con il progredire del film il suo carattere si rallegra e migliora sempre più, arrivando perfino ad affrontare il suo passato grazie sopratutto alla spensieratezza del suo "partner" Roger Rabbit: molto più estroverso, folle e pieno di energia; due facce della stessa medaglia alla fin fine. Oltre a loro anche lo scatenato Taxi animato Benny e le storiche faine, scagnozzi del sinistro giudice, riescono ad entrare nel cuore di molti appassionati, sebbene quest'ultime non si distinguano molto tra di loro a parte il loro leader, ma non è una cosa così rilevante alla fine. Grande menzione onorevole ai molti camei di altri personaggi animati presi in prestito dalla Disney e Warner Bros e come non dimenticarsi ad esempio dell'aspra competizione tra Daffy Duck e Paperino durante il loro numero con il pianoforte o di Topolino e Bugs Bunny nella caduta di Eddie?

"Chi ha incastrato Roger Rabbit" è alla fine un capolavoro senza tempo partorito da quella vecchia volpe di Robert Zemeckis e destinato ad essere un intramontabile icona del mondo cinema del genere della tecnica mista che prima di allora fu un genere poco sfruttato o solo abbozzato.