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Sto letteralmente amando questo libro di Keiko Ichiguchi, libro che con sketch divertenti ti fa capire cosa ha provato l'autrice cambiando città, paese, stato, cultura. Il libro non serve solo a noi per farci empatizzare con chi va via di casa per seguire i propri sogni, ma anche raccontare a sua madre che viene inteso sia come genitore che come terra stessa cioè il Giappone. Un libro davvero divertente e scorrevole, tanto che se leggi qualche sketch per caso aprendo il libro ne rimani rapito e continui a leggerlo e a ridere come un pazzo. Non è la prima volta che leggo qualcosa dell'autrice e la sua peculiarità sia nella saggistica che nel fumetto è la capacità di arrivare dritta al punto e non essere pesante nel suo modo di scrivere, riuscendo a tenerti incollato alla lettura. Il disegno è molto macchiettistico e lineare tipico dei siparietti comici alla fine dei manga, anche se alcuni sketch fanno commuovere nonostante lo stile grafico. Ora parliamo dei siparietti che mi sono piaciuti come il diverso modo di concepire il concetto di fumetto, e in quel momento Keiko si stupisce del fatto che un mangaka giapponese rimarrebbe stranito precisamente nello sketch dove suo marito (autore di fumetti italiani) ci mette una intera giornata a disegnare uno sfondo con dei cavalli, o quando l'autrice racconta del natale e del fatto che essendo abituata in Giappone con porzioni “normali” di dolce e la prima volta che scopre il pandoro e il panettone non riesce a finirli, sia quando era da sola che con suo marito, oppure quando parla sua avventura a Lucca Comics. Insomma questo libro, per me si merita in tutto e per tutto cinque stelle, perché ha raggiunto lo scopo finale , fare divertire ma anche raccontare la nostra cultura dal punto di vista di una straniera, che piano piano è riuscita a far sue e spiegarle alla terra che le ha dato i natali e l'ha cresciuta : il Giappone, al contempo raccontarle a noi italiani.