Recensione
Laid-Back Camp Movie
10.0/10
Recensione di gear4_snakeman
-
In vita mia ormai ho visto di tutto, migliaia di anime e centinaia di film d'animazione, però raramente, se non quasi mai, ho visto un film (o anche un anime) vero e reale come questo.
Avendo amato alla follia le prime due stagioni, questo film ha toccato l'orizzonte, la perfezione nelle ambientazioni e nei dettagli, nei dialoghi molto seri e pesanti per quanto riguarda l'ambiente lavorativo e l'esser adulti.
I personaggi sanno che ormai sono adulti, molte volte il lavoro blocca le ali, si devono fronteggiare cumuli di scartoffie o lavori arretrati, passando quasi molti anni senza mai campeggiare (l'anima di "Yuru Camp") o incontrarsi rispetto al periodo scolastico, dove erano sempre tutte e cinque insieme.
Rin ora come non mai è la versione femminile di suo nonno, spirito guida e on the road identica a lui, guidando la sua nuova moto (anche per quattro ore sia all'andata che al ritorno, per andare nel nuovo campeggio in costruzione), affrontando però anche la pesantezza del mondo lavorativo, dei turni di notte, dell'accumulo di lavoro etc. Da campeggiatrice solitaria qual era, ha perso la possibilità di campeggiare e viaggiare, diventando letteralmente una Rin bloccata in tutto e per tutto.
Nadeshiko invece è una Rin fatta e finita, da ragazza inesperta ad esperta proprio grazie a quest'ultima e a tutte le altre persone incontrate durante l'adolescenza. Il sogno di avere una patente per poter viaggiare e campeggiare è stato realizzato, i soldi grazie a un lavoro ora permettono di comprare qualsiasi cosa (l'opposto rispetto all'anime, dove risparmiava a tutti i costi per comprarsi anche solo una lampada), non ha assolutamente perso la sua spensieratezza, però ha ben presente i drammi che il lavoro e l'esser adulte creano.
Nulla da dire per le altre ragazze, in linea con l'anime, forse Aoi ha avuto lo sviluppo più drammatico, avendo perso la scuola elementare.
Ambientazione e scenari sono semplicemente la perfezione, ogni singolo frame può essere stampato e incorniciato per quanto impeccabile.
Le musiche non sono nulla in confronto alle musiche delle due stagioni, però molto belle.
La durata di due ore di film è stato un regalo incredibile per noi amanti di "Yuru Camp", anzi, avrei voluto avere altre ore di visione, il mio corpo non voleva finire il film, ne volevo ancora e ancora.
In conclusione, un diamante che tutti dovrebbero vedersi, una pietra preziosa per gli occhi, un film che ti cattura e ti trascina dentro insieme alle protagoniste, con i loro desideri e le loro paure interiori, in un mondo incredibile ma anche e purtroppo reale.
Avendo amato alla follia le prime due stagioni, questo film ha toccato l'orizzonte, la perfezione nelle ambientazioni e nei dettagli, nei dialoghi molto seri e pesanti per quanto riguarda l'ambiente lavorativo e l'esser adulti.
I personaggi sanno che ormai sono adulti, molte volte il lavoro blocca le ali, si devono fronteggiare cumuli di scartoffie o lavori arretrati, passando quasi molti anni senza mai campeggiare (l'anima di "Yuru Camp") o incontrarsi rispetto al periodo scolastico, dove erano sempre tutte e cinque insieme.
Rin ora come non mai è la versione femminile di suo nonno, spirito guida e on the road identica a lui, guidando la sua nuova moto (anche per quattro ore sia all'andata che al ritorno, per andare nel nuovo campeggio in costruzione), affrontando però anche la pesantezza del mondo lavorativo, dei turni di notte, dell'accumulo di lavoro etc. Da campeggiatrice solitaria qual era, ha perso la possibilità di campeggiare e viaggiare, diventando letteralmente una Rin bloccata in tutto e per tutto.
Nadeshiko invece è una Rin fatta e finita, da ragazza inesperta ad esperta proprio grazie a quest'ultima e a tutte le altre persone incontrate durante l'adolescenza. Il sogno di avere una patente per poter viaggiare e campeggiare è stato realizzato, i soldi grazie a un lavoro ora permettono di comprare qualsiasi cosa (l'opposto rispetto all'anime, dove risparmiava a tutti i costi per comprarsi anche solo una lampada), non ha assolutamente perso la sua spensieratezza, però ha ben presente i drammi che il lavoro e l'esser adulte creano.
Nulla da dire per le altre ragazze, in linea con l'anime, forse Aoi ha avuto lo sviluppo più drammatico, avendo perso la scuola elementare.
Ambientazione e scenari sono semplicemente la perfezione, ogni singolo frame può essere stampato e incorniciato per quanto impeccabile.
Le musiche non sono nulla in confronto alle musiche delle due stagioni, però molto belle.
La durata di due ore di film è stato un regalo incredibile per noi amanti di "Yuru Camp", anzi, avrei voluto avere altre ore di visione, il mio corpo non voleva finire il film, ne volevo ancora e ancora.
In conclusione, un diamante che tutti dovrebbero vedersi, una pietra preziosa per gli occhi, un film che ti cattura e ti trascina dentro insieme alle protagoniste, con i loro desideri e le loro paure interiori, in un mondo incredibile ma anche e purtroppo reale.