Recensione
Armagedon
7.0/10
"Perché l'uomo vive sulla terra? Chi ha deciso così? Perché l'uomo deve volgere il suo sguardo verso il cielo, verso l'universo? E cosa deve vedere fra tutte quelle stelle? Ma perché l'uomo non ha accesso al segreto delle stelle?"
Giornale di Armagedon
"L'universo è una somma di contraddizioni. E tentare di decifrare il segreto dell'universo è una contraddizione ancora più grave. La probabilità di vita su un altro pianeta di un'altra stella è di una su 180 miliardi. L'uomo non è mai stato in grado di dare una qualunque misura a questo universo nel quale è stato gettato per caso. Una grandezza infinta e avvenire senza limiti..."
Giornale di Armagedon
Acquistato per impulso per il piccolo prezzo (lotto dei 7 volumi su 13 pubblicati in Italia nel '97 da Comic Art editrice poi purtroppo fallita) con zero aspettative credo di essermi trovata in mano una perla rara sia come narrazione/contenuti, sia come disegno/tratto. Una lettura fluida che non mi conquistava così da tempo, tavole che scorrono fulminee sotto i propri occhi e pagine, ingiallite, che si sfogliano veloci tra le dita.
Uno stile e una storia di altri tempi (classico filone fantascientifico degli anni 80-90), un tratto sporco, un po' confusionario, che ingiustamente si ritrova nell'oblio della lettura. Un peccato non abbiano visto la pubblicazione gli ultimi volumi in Italia; vedrò di recuperare in altro modo il finale.
Giornale di Armagedon
"L'universo è una somma di contraddizioni. E tentare di decifrare il segreto dell'universo è una contraddizione ancora più grave. La probabilità di vita su un altro pianeta di un'altra stella è di una su 180 miliardi. L'uomo non è mai stato in grado di dare una qualunque misura a questo universo nel quale è stato gettato per caso. Una grandezza infinta e avvenire senza limiti..."
Giornale di Armagedon
Acquistato per impulso per il piccolo prezzo (lotto dei 7 volumi su 13 pubblicati in Italia nel '97 da Comic Art editrice poi purtroppo fallita) con zero aspettative credo di essermi trovata in mano una perla rara sia come narrazione/contenuti, sia come disegno/tratto. Una lettura fluida che non mi conquistava così da tempo, tavole che scorrono fulminee sotto i propri occhi e pagine, ingiallite, che si sfogliano veloci tra le dita.
Uno stile e una storia di altri tempi (classico filone fantascientifico degli anni 80-90), un tratto sporco, un po' confusionario, che ingiustamente si ritrova nell'oblio della lettura. Un peccato non abbiano visto la pubblicazione gli ultimi volumi in Italia; vedrò di recuperare in altro modo il finale.