Recensione
My Family
10.0/10
Recensione di Godaime Hokage
-
ATTENZIONE: presenza di spoiler sull'inizio della storia.
My Family è una serie che vi terrà attaccati allo schermo dal primo all'ultimo istante. La trama è molto ben strutturata, ricca di colpi di scena e carica di tensione dall'inizio alla fine. Al termine di ogni episodio vi ritroverete con delle nuove informazioni ma con altrettante se non maggiori incertezze. Aspettare l'episodio successivo una settimana è stata una tortura, perché avrei voluto vedere subito come andavano a finire certe situazioni. Ma chi la vedrà ora avrà la fortuna di non dover attendere e potrà fugare tutti si suoi dubbi immediatamente.
Alla base della storia c'è il rapimento di Narusawa Tomoka, figlia di Narusawa Haruto, CEO della Harukana, un'azienda che sviluppa giochi per smartphone e tablet. Haruto è totalmente assorbito dal proprio lavoro, al punto da non tornare neanche a casa per dormire. Il distacco dalla moglie, Narusawa Michiru, è inevitabile e il rapporto con la famiglia in generale si è incrinato. Ma il rapimento di Tomoka muta tutti gli equilibri e Haruto si ritrova a dover fare i conti con tutte le sue mancanze come marito e padre. È costretto a prendere in mano la situazione e a cercare di salvare la propria figlia. I rapitori sono spietati e tassativi. Non vogliono che sia coinvolta la polizia, pena l'uccisione della bambina. Ma Haruto non cede e contatta le forze dell'ordine. Non può rivelare a nessuno del rapimento e deve trovare i soldi del riscatto da solo ed il prima possibile; perciò sottrae dei soldi dal conto dell'azienda. Il rapitore lo fa correre di qua e di là per la consegna del riscatto, ma proprio nel momento cruciale l'intervento della polizia viene scoperto ed il rapitore interrompe i contatti. Haruto riesce in qualche modo a prendere in mano la situazione estromettendo la polizia e grazie all'aiuto di due amici dell'università, Miwa Aoi, avvocato, e Todo Itsuki, ex poliziotto, riesce a portare a termine la consegna del riscatto e a salvare Tomoka. Tutto questo nelle prime puntate. Una volta risolta la situazione, che ha già dato la sua buona dose di suspense e pathos, uno pensa, ok e ora? Ecco, ora la storia si sviluppa nel vero senso della parola, perché il rapimento di Tomoka era solo la punta dell'iceberg. La vicenda si fa ancora più intricata e carica di colpi di scena. Il rapimento di Tomoka non è stato il primo e non sarà l'ultimo. Buoni e cattivi si sovrappongono e si scambiano i ruoli, tutte le certezze si incrinano e si frantumano, ciò che sembrava passato ritorna nel presente per fare nuove vittime. Sino all'ultima puntata si brancola nel buio, in attesa di un finale risolutore che faccia luce e spieghi il perché di tutto il trambusto. E lo spettatore non può fare altro che restare incollato allo schermo a chiedersi se Haruto faccia bene o male, se la polizia sia davvero una manica di incompetenti o se ci sia qualcosa di losco sotto, se tutto finirà bene o ci saranno delle vittime.
Credo che My Family, insieme a Gannibal, sia la migliore serie nipponica da me vista sinora.
Come dicevo all'inizio la trama è davvero bella, avvincente, intrigante; non ha nulla da invidiare alle serie di Hollywood. Lo dimostra anche il fatto che nel 2022 abbia fatto incetta di premi al 112° The Television Drama Academy Award (primavera 2022), come si può leggere sopra. Gli attori sono molto bravi, in primis Ninomiya Kazunari, interprete di Haruto, ma anche Tamaki Hiroshi (detective Katsuragi) e Hamada Gaku (Todo Itsuki) spiccano per la loro interpretazione.
Personalmente non sono riuscita a capire chi fosse il cattivo sino alla fine, mi ero fatta un'idea ma era del tutto sbagliata; bravissimi gli autori a sviare i sospetti e concentrarli su determinati personaggi durante la narrazione, sono stata ingannata più e più volte.
I personaggi principali meritano un focus:
Narusawa Haruto è il protagonista indiscusso, perno attorno a cui ruota tuta la vicenda. Nonostante il lavoro lo abbia portato ad allontanarsi dalla famiglia il rapimento lo redime e gli fa rivedere la lista delle priorità. Fa di tutto per salvare Tomoka, sfrutta la propria celebrità per comunicare col rapitore quando tutto sembrava perduto, gettando fango sulla polizia e le sue mancanze, cosa che più avanti però gli si ritorcerà contro. Riesce comunque a rimettere insieme i pezzi della propria vita e a ricominciare, almeno sino a quando non si presentano nuove situazioni e nuovi nemici da affrontare. Haruto non è il classico eroe alla Die Hard, è un uomo normale che cerca di affrontare i pericoli con la sua umanità e normalità. Non ha superpoteri, ma ha degli amici che lo aiutano sino alla fine.
Narusawa Michiru ha la sua parte importante all'inizio della storia, per poi ritirarsi in secondo piano dopo la risoluzione del rapimento. All'inizio della storia è evidente il distacco che si è creato tra le ed il marito, ma la gestione del rapimento la porta a riavvicinarsi a lui. Non tutto il male viene per nuocere, in fondo.
Miwa Aoi, ex fidanzato di Michiru, è un avvocato che più di una volta riesce a tirare fuori dai guai Haruto utilizzando delle strategie originali e rischiose. Senza il suo supporto la gestione del rapimento di Tomoka sarebbe stata di sicuro di qualità inferiore. Ma ne pagherà il prezzo.
Todo Itsuki è il personaggio che non ti aspetti. Sembra un gregario e niente più, importanti per le sue doti investigative e per la sua conoscenza delle forze dell'ordine. Ma in realtà in lui c'è molto di più e lo spettatore se ne accorgerà man mano che la storia progredisce. Alla fine non si sa se amarlo od odiarlo, ma la bilancia finisce per propendere più per il primo braccio.
Katsuragi Keishi inizialmente è una spina nel fianco, ma si rivela poi un prezioso alleato. Grazie al suo acume la vicenda avrà una risoluzione positiva. Porta sulle spalle il peso di un'indagine precedente analoga finita male e non si darà pace sino a che non avrà risolto il mistero del suo caso irrisolto, collegato a quello di Tomoka.
Il cattivo: non svelerò chi sia, ma posso dire che ce n'è più di uno e che la sua identità rimane un mistero sino al momento decisivo.
Per concludere, grande trama, ottimi attori, serie top. Guardatela e non ve ne pentirete.
Voto 10.
My Family è una serie che vi terrà attaccati allo schermo dal primo all'ultimo istante. La trama è molto ben strutturata, ricca di colpi di scena e carica di tensione dall'inizio alla fine. Al termine di ogni episodio vi ritroverete con delle nuove informazioni ma con altrettante se non maggiori incertezze. Aspettare l'episodio successivo una settimana è stata una tortura, perché avrei voluto vedere subito come andavano a finire certe situazioni. Ma chi la vedrà ora avrà la fortuna di non dover attendere e potrà fugare tutti si suoi dubbi immediatamente.
Alla base della storia c'è il rapimento di Narusawa Tomoka, figlia di Narusawa Haruto, CEO della Harukana, un'azienda che sviluppa giochi per smartphone e tablet. Haruto è totalmente assorbito dal proprio lavoro, al punto da non tornare neanche a casa per dormire. Il distacco dalla moglie, Narusawa Michiru, è inevitabile e il rapporto con la famiglia in generale si è incrinato. Ma il rapimento di Tomoka muta tutti gli equilibri e Haruto si ritrova a dover fare i conti con tutte le sue mancanze come marito e padre. È costretto a prendere in mano la situazione e a cercare di salvare la propria figlia. I rapitori sono spietati e tassativi. Non vogliono che sia coinvolta la polizia, pena l'uccisione della bambina. Ma Haruto non cede e contatta le forze dell'ordine. Non può rivelare a nessuno del rapimento e deve trovare i soldi del riscatto da solo ed il prima possibile; perciò sottrae dei soldi dal conto dell'azienda. Il rapitore lo fa correre di qua e di là per la consegna del riscatto, ma proprio nel momento cruciale l'intervento della polizia viene scoperto ed il rapitore interrompe i contatti. Haruto riesce in qualche modo a prendere in mano la situazione estromettendo la polizia e grazie all'aiuto di due amici dell'università, Miwa Aoi, avvocato, e Todo Itsuki, ex poliziotto, riesce a portare a termine la consegna del riscatto e a salvare Tomoka. Tutto questo nelle prime puntate. Una volta risolta la situazione, che ha già dato la sua buona dose di suspense e pathos, uno pensa, ok e ora? Ecco, ora la storia si sviluppa nel vero senso della parola, perché il rapimento di Tomoka era solo la punta dell'iceberg. La vicenda si fa ancora più intricata e carica di colpi di scena. Il rapimento di Tomoka non è stato il primo e non sarà l'ultimo. Buoni e cattivi si sovrappongono e si scambiano i ruoli, tutte le certezze si incrinano e si frantumano, ciò che sembrava passato ritorna nel presente per fare nuove vittime. Sino all'ultima puntata si brancola nel buio, in attesa di un finale risolutore che faccia luce e spieghi il perché di tutto il trambusto. E lo spettatore non può fare altro che restare incollato allo schermo a chiedersi se Haruto faccia bene o male, se la polizia sia davvero una manica di incompetenti o se ci sia qualcosa di losco sotto, se tutto finirà bene o ci saranno delle vittime.
Credo che My Family, insieme a Gannibal, sia la migliore serie nipponica da me vista sinora.
Come dicevo all'inizio la trama è davvero bella, avvincente, intrigante; non ha nulla da invidiare alle serie di Hollywood. Lo dimostra anche il fatto che nel 2022 abbia fatto incetta di premi al 112° The Television Drama Academy Award (primavera 2022), come si può leggere sopra. Gli attori sono molto bravi, in primis Ninomiya Kazunari, interprete di Haruto, ma anche Tamaki Hiroshi (detective Katsuragi) e Hamada Gaku (Todo Itsuki) spiccano per la loro interpretazione.
Personalmente non sono riuscita a capire chi fosse il cattivo sino alla fine, mi ero fatta un'idea ma era del tutto sbagliata; bravissimi gli autori a sviare i sospetti e concentrarli su determinati personaggi durante la narrazione, sono stata ingannata più e più volte.
I personaggi principali meritano un focus:
Narusawa Haruto è il protagonista indiscusso, perno attorno a cui ruota tuta la vicenda. Nonostante il lavoro lo abbia portato ad allontanarsi dalla famiglia il rapimento lo redime e gli fa rivedere la lista delle priorità. Fa di tutto per salvare Tomoka, sfrutta la propria celebrità per comunicare col rapitore quando tutto sembrava perduto, gettando fango sulla polizia e le sue mancanze, cosa che più avanti però gli si ritorcerà contro. Riesce comunque a rimettere insieme i pezzi della propria vita e a ricominciare, almeno sino a quando non si presentano nuove situazioni e nuovi nemici da affrontare. Haruto non è il classico eroe alla Die Hard, è un uomo normale che cerca di affrontare i pericoli con la sua umanità e normalità. Non ha superpoteri, ma ha degli amici che lo aiutano sino alla fine.
Narusawa Michiru ha la sua parte importante all'inizio della storia, per poi ritirarsi in secondo piano dopo la risoluzione del rapimento. All'inizio della storia è evidente il distacco che si è creato tra le ed il marito, ma la gestione del rapimento la porta a riavvicinarsi a lui. Non tutto il male viene per nuocere, in fondo.
Miwa Aoi, ex fidanzato di Michiru, è un avvocato che più di una volta riesce a tirare fuori dai guai Haruto utilizzando delle strategie originali e rischiose. Senza il suo supporto la gestione del rapimento di Tomoka sarebbe stata di sicuro di qualità inferiore. Ma ne pagherà il prezzo.
Todo Itsuki è il personaggio che non ti aspetti. Sembra un gregario e niente più, importanti per le sue doti investigative e per la sua conoscenza delle forze dell'ordine. Ma in realtà in lui c'è molto di più e lo spettatore se ne accorgerà man mano che la storia progredisce. Alla fine non si sa se amarlo od odiarlo, ma la bilancia finisce per propendere più per il primo braccio.
Katsuragi Keishi inizialmente è una spina nel fianco, ma si rivela poi un prezioso alleato. Grazie al suo acume la vicenda avrà una risoluzione positiva. Porta sulle spalle il peso di un'indagine precedente analoga finita male e non si darà pace sino a che non avrà risolto il mistero del suo caso irrisolto, collegato a quello di Tomoka.
Il cattivo: non svelerò chi sia, ma posso dire che ce n'è più di uno e che la sua identità rimane un mistero sino al momento decisivo.
Per concludere, grande trama, ottimi attori, serie top. Guardatela e non ve ne pentirete.
Voto 10.