Recensione
Rosen Blood
8.5/10
Ho aspettato del tempo prima di scrivere questa recensione perché probabilmente se l’avessi scritta subito dopo aver finito quest’opera sarebbe stata del tutto diversa, e in negativo.
Il presupposto di cui bisogna tener particolarmente conto è che questo manga è composto da soli cinque volumi e per questo motivo bisogna prenderlo per quello che è: una lettura piacevole con delle buone, o meno, basi, ma nulla di più. Se si compra questo manga con l’intenzione di trovarsi di fronte a chissà che capolavoro, si parte già con il piede sbagliato.
Dopo questa breve premessa, partiamo con gli aspetti positivi che non mi hanno fatto rimpiangere per nulla di averlo nella mia collezione.
I disegni. Sembrerà banale, ma giocano un ruolo importante, soprattutto grazie anche al formato più grande rispetto al normale, riuscendo a farsi apprezzare ancora di più. Il tratto è pulito e morbido, e anche il modo in cui sono impostate le vignette e ciò che si trova al loro interno aiuta a far trasparire la velata atmosfera erotica di certe scene. Inoltre, per mio gusto personale, ho apprezzato che ci fossero molte pagine sature di riquadri dalle forme più svariate (e di conseguenza di disegni) sia perché conferiscono dinamismo, sia perché è uno stacco dalla solita impostazione monotona e rigida.
Insomma, da questo punto di vista, è promosso a pieni voti.
La caratterizzazione dei personaggi (soprattutto quelli maschili). Col passare dei volumi alcuni dei loro atteggiamenti vengono chiariti, a volte da loro stessi, a volte con dei flashback sul loro passato, e questo è decisamente un punto a suo favore. Dai primi volumi, soprattutto il primo e il secondo, pensavo che si sarebbe rimasti su un livello superficiale di narrazione, e invece mi sono dovuta ricredere. Ovviamente parliamo sempre di un’opera che si sviluppa in cinque volumi, non ci si deve aspettare chissà quale grande illuminazione.
Parlando invece della protagonista, è la tipica ragazza che si innamora del (primo) bello di turno che vede e che magicamente riesce a sciogliere il suo cuore di pietra. Per non parlare del suo inguaribile ottimismo e perseveranza nel vedere del buono in ogni persona (o meglio, vampiro), e del suo quasi irritante rifiuto nel comprendere ciò che la circonda veramente. Alla fine anche il finale rispecchia la sua personalità, ogni possibile conflitto viene risolto e vissero “tutti felici e contenti” (circa).
Positiva è anche la scelta del tipo di creatura. Che sono, dei vampiri? Forse sì, ma decisamente non come siamo abituati a conoscerli.
Arrivati a questo punto è chiaro che l’unica pecca si trova nella storia, ahimè.
Il genere è quello di un reverse harem, quindi è comprensibilissimo che ogni singolo essere maschile sia attratto dalla protagonista, il problema sorge quando appaiono altri elementi.
Ci sono figure non del tutto chiarite, come quella di Rosemary, e alcuni punti riguardanti il come e il perché di certi eventi e della storia dietro ai personaggi (di cui non posso parlare nello specifico, sebbene risulterebbe comunque superfluo al fine di questa recensione). Tutti elementi che in buona fede attribuiremo alla quantità di volumi prodotti.
Per concludere, direi che è un’opera che meriterebbe sicuramente una (ri-)lettura, specialmente se si amano i reverse harem, i vampiri, e i bei disegni.
Il presupposto di cui bisogna tener particolarmente conto è che questo manga è composto da soli cinque volumi e per questo motivo bisogna prenderlo per quello che è: una lettura piacevole con delle buone, o meno, basi, ma nulla di più. Se si compra questo manga con l’intenzione di trovarsi di fronte a chissà che capolavoro, si parte già con il piede sbagliato.
Dopo questa breve premessa, partiamo con gli aspetti positivi che non mi hanno fatto rimpiangere per nulla di averlo nella mia collezione.
I disegni. Sembrerà banale, ma giocano un ruolo importante, soprattutto grazie anche al formato più grande rispetto al normale, riuscendo a farsi apprezzare ancora di più. Il tratto è pulito e morbido, e anche il modo in cui sono impostate le vignette e ciò che si trova al loro interno aiuta a far trasparire la velata atmosfera erotica di certe scene. Inoltre, per mio gusto personale, ho apprezzato che ci fossero molte pagine sature di riquadri dalle forme più svariate (e di conseguenza di disegni) sia perché conferiscono dinamismo, sia perché è uno stacco dalla solita impostazione monotona e rigida.
Insomma, da questo punto di vista, è promosso a pieni voti.
La caratterizzazione dei personaggi (soprattutto quelli maschili). Col passare dei volumi alcuni dei loro atteggiamenti vengono chiariti, a volte da loro stessi, a volte con dei flashback sul loro passato, e questo è decisamente un punto a suo favore. Dai primi volumi, soprattutto il primo e il secondo, pensavo che si sarebbe rimasti su un livello superficiale di narrazione, e invece mi sono dovuta ricredere. Ovviamente parliamo sempre di un’opera che si sviluppa in cinque volumi, non ci si deve aspettare chissà quale grande illuminazione.
Parlando invece della protagonista, è la tipica ragazza che si innamora del (primo) bello di turno che vede e che magicamente riesce a sciogliere il suo cuore di pietra. Per non parlare del suo inguaribile ottimismo e perseveranza nel vedere del buono in ogni persona (o meglio, vampiro), e del suo quasi irritante rifiuto nel comprendere ciò che la circonda veramente. Alla fine anche il finale rispecchia la sua personalità, ogni possibile conflitto viene risolto e vissero “tutti felici e contenti” (circa).
Positiva è anche la scelta del tipo di creatura. Che sono, dei vampiri? Forse sì, ma decisamente non come siamo abituati a conoscerli.
Arrivati a questo punto è chiaro che l’unica pecca si trova nella storia, ahimè.
Il genere è quello di un reverse harem, quindi è comprensibilissimo che ogni singolo essere maschile sia attratto dalla protagonista, il problema sorge quando appaiono altri elementi.
Ci sono figure non del tutto chiarite, come quella di Rosemary, e alcuni punti riguardanti il come e il perché di certi eventi e della storia dietro ai personaggi (di cui non posso parlare nello specifico, sebbene risulterebbe comunque superfluo al fine di questa recensione). Tutti elementi che in buona fede attribuiremo alla quantità di volumi prodotti.
Per concludere, direi che è un’opera che meriterebbe sicuramente una (ri-)lettura, specialmente se si amano i reverse harem, i vampiri, e i bei disegni.