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Carino, ma niente di che.
Avendo guardato sia la prima che la seconda serie, non posso dire che sia un brutto anime, perché comunque è coinvolgente e sa fare affezionare il pubblico ai personaggi.

Il tema dei viaggi nel tempo non è originale, e in questo caso trovo sia trattato in maniera un po' superficiale, ma è una di quelle caratteristiche che, secondo me, aiutano ad aumentare la suspense, e quindi lo metto nei pro.
Lo stile di disegno non mi fa impazzire, però ogni personaggio è ben definito e riconoscibile grazie all'acconciatura e ad eventuali tatuaggi e ninnoli vari.
Il personaggio principale per me non è fastidioso, come ho letto in alcune recensioni. Il fatto che sia un piagnucolone per me è un tratto originale, e poi ha una forza diversa da quella del classico boss di gang carismatico perché eccezionalmente bravo a fare a botte o fico nell'aspetto. Takemichi, il protagonista, si fa strada nel mondo delle gang perché è tenace, si rialza sempre, si preoccupa per i suoi compagni ed è sincero. C'è da dire che queste caratteristiche emergono solo perché ha la possibilità di ripetere la sua vita passata e comportarsi in maniera diversa rispetto alla linea temporale originale, dove era un codardo.

Ho dato all'anime un voto basso perché lo trovo diseducativo, fa passare il messaggio che i teppisti sono tanto più fighi quanto più sono capaci a menare e ad acconciarsi in maniera improbabile. I personaggi sono dei ragazzini (direi quasi dei bambini) che, da quel che sembra almeno per tutta la prima parte della prima stagione, non fanno altro che andarsene in giro con le moto e fare a botte. La scuola e le famiglie si vedono solo verso la seconda parte della prima stagione (ma poco) e nella seconda stagione. Le scene in cui si prendono a pugni sono lunghissime e in molti casi ridicole, con le solite esagerazioni che in alcuni casi possono anche starci, ma qui sono un po' troppo ripetute e prolungate. Secondo me sarebbe stata una buona occasione, questo anime, per approfondire un po' meglio le tematiche legate all'educazione dei ragazzi e ai motivi che li spingono ad entrare nelle bande criminali. E soprattutto doveva fare passare il messaggio che la vita nelle gang porta, per forza di cose, a fare del male agli altri, che siano amici o sconosciuti. Invece qui a me sembra che si incolpi un personaggio particolarmente subdolo e crudele della deriva della Toman Gang e dei suoi affiliati.