Recensione
Recensione di Bellomo1586
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Ho recuperato Noritaka solo recentemente, perchè l'ho trovato ad un ottimo prezzo su internet e, incuriosito dai disegni e dai commenti presenti su questo sito, mi sono buttato nell'acquisto.
All'inizio pensavo che fosse una via di mezzo tra uno spokon e un gag manga... ma alla prima lettura mi sono reso conto che non era proprio cosi: a mio parere di spokon ha molto poco, è più un battle shonen con una dignitosa quantità di risate.
E' un fumetto con degli alti e bassi clamorosi, dove i primi 4/6 volumi sono molto carini, con un buon mix tra gag e botte e si fanno leggere con piacere; dopo, invece, diventa noioso e monotono, con una meccanica catastrofica: un liceale (che diventa sempre più grande e grosso di volta in volta), forte in un'arte marziale, sbuca dal nulla in cerca del protagonista per sfidarlo sul ring; il nostro Sawamura va in crisi; si allena seguito dal coach del gruppo di shudo della scuola con metodi alquanto strani e opinabili; batte clamorosamente il suo sfidante tramite un mix di mosse folli e peti atomici; finito il match i due diventano amici. Questo è il trend per 14 dei 18 volumi. Dopo il volume 12 Hideo Murata, lo sceneggiatore, molla la serie e rimane tutto nelle mani di Takashi Hamori, che disegna e scrive... e tutto cambia: dal volume 14 la trama prende una piega completamente diversa e diventa un mix tra il torneo Tenkaichi e un B-movie americano degli anni '90 con tanto di attori, cantanti e personaggi dell'epoca. La cosa bella è che questo cambio di rotta non mi è dispiaciuto per niente, perchè ha spezzato la monotonia della trama buttando dentro qualcosa di talmente folle che alla fin fine risulta anche gradevole da leggere.
Alla fin dei conti a quest'opera non posso dare più del 6,5 perchè di più non li vale. E' stata una buona lettura passatempistica, tra una lettura e un'altra, che mi ha fatto ridere ma al contempo anche desiderare di buttare tutto nel caminetto di casa.
All'inizio pensavo che fosse una via di mezzo tra uno spokon e un gag manga... ma alla prima lettura mi sono reso conto che non era proprio cosi: a mio parere di spokon ha molto poco, è più un battle shonen con una dignitosa quantità di risate.
E' un fumetto con degli alti e bassi clamorosi, dove i primi 4/6 volumi sono molto carini, con un buon mix tra gag e botte e si fanno leggere con piacere; dopo, invece, diventa noioso e monotono, con una meccanica catastrofica: un liceale (che diventa sempre più grande e grosso di volta in volta), forte in un'arte marziale, sbuca dal nulla in cerca del protagonista per sfidarlo sul ring; il nostro Sawamura va in crisi; si allena seguito dal coach del gruppo di shudo della scuola con metodi alquanto strani e opinabili; batte clamorosamente il suo sfidante tramite un mix di mosse folli e peti atomici; finito il match i due diventano amici. Questo è il trend per 14 dei 18 volumi. Dopo il volume 12 Hideo Murata, lo sceneggiatore, molla la serie e rimane tutto nelle mani di Takashi Hamori, che disegna e scrive... e tutto cambia: dal volume 14 la trama prende una piega completamente diversa e diventa un mix tra il torneo Tenkaichi e un B-movie americano degli anni '90 con tanto di attori, cantanti e personaggi dell'epoca. La cosa bella è che questo cambio di rotta non mi è dispiaciuto per niente, perchè ha spezzato la monotonia della trama buttando dentro qualcosa di talmente folle che alla fin fine risulta anche gradevole da leggere.
Alla fin dei conti a quest'opera non posso dare più del 6,5 perchè di più non li vale. E' stata una buona lettura passatempistica, tra una lettura e un'altra, che mi ha fatto ridere ma al contempo anche desiderare di buttare tutto nel caminetto di casa.