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7.0/10
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Che dire? Partiamo dicendo che "Ninja Kamui", seppur un anime originale non tratto da manga, è una rielaborazione o reboot in epoca moderna della storica opera "L'invincibile Ninja Kamui", con decisi e chiari cambiamenti che lo portano perlopiù a sembrare quasi un'opera a sé. Altro dettaglio per nulla trascurabile è che questo è un lavoro che nasce dalla collaborazione tra America, Corea e Giappone. È infatti un'opera americana a tutti gli effetti, trasmessa su canali TV americani (in trasmissioni per adulti), ma realizzata dall'unione artistica di Coreani, come il regista Sung Hoo Park, regista per nulla inedito nel campo dell'animazione giapponese, avendo curato decine di lavori anche abbastanza noti come "Jujutsu Kaisen" o "Yuri!!! On Ice", passando per "Fairy Tail" e così via, e il lato artistico del giapponese Takeshi Okazaki, anche lui non un novizio nel campo dell'animazione, con anche per lui una decina di lavori tra gli anni '90 e oggi.
Come detto, c'è una forte collaborazione di tre nazioni, e vi assicuro che l'ombra americana si percepisce chiaramente dal principio. Tralasciando il fatto che la vicenda si svolga proprio negli Stati Uniti, è proprio la gestione dei personaggi, specie quelli americani, ma alla fine un po' tutti, che porta a respirare la stessa "aria" che si percepisce durante la visione di film o telefilm americani.
Anche il tocco coreano è parecchio saldo, lo dico da ormai frequentatore di loro lavori ad episodi o cinematografici da qualche annetto, ed è un bene. A chiudere il tutto, i Giapponesi, con uno stile artistico molto valido, con volti ecc. che portano a un buon connubio tra diverse nazionalità, per non parlare del comparto musicale: se tralasciamo le OST, a spiccare in maniera decisa e tonante è l'opening, anche presente come OST in alcuni episodi. A parer mio, o meglio per mio gusto personale, è quella che ad oggi è la miglior opening del 2024, ma dubbi in realtà non ne avevo manco, visto che per la sigla erano stati chiamati i Coldrain, noto gruppo giapponese specializzato soprattutto nel realizzare le proprie canzoni in inglese e non giapponese, e infatti, come in varie altre loro anime opening (sempre bellissime), li ritroviamo a cantare in inglese.

Approfondendo ora il discorso sull'opera, era stato parecchio pubblicizzato nel 2023, proponendosi come un lavoro che avrebbe potuto puntare all'esser tra le migliori serie del 2024.
Ma com'è dunque questo "Ninja Kamui"? Allora, parto dicendo che sicuramente l'opera offre un primo episodio che di diritto entrerà nell'elenco dei migliori primi episodi della storia dell'animazione. Sì, perché non è certo o scontato che un primo episodio sia eccezionale, ma in questo caso lo è anche di più. Ottima la regia, ottima la storia, ottimi gli avvenimenti, la sigla usata come OST, e le animazioni, ragazzi, che animazioni! Quest'opera urla qualità e magnificenza per tutti i ventitré minuti del suo primo episodio, e ci intavola una storia che fondamentalmente è un action violence revenge. Storia quindi teoricamente semplice che si basa su odio e vendetta, ma che alla lunga sfocerà in altre emozioni.
Ma quindi, Sandro, le premesse degli autori son state mantenute? Questo lavoro è davvero un qualcosa di magistrale e tra i migliori dell'anno e ancor più, e ne esce privo di difetti? Purtroppo no.
Premetto che l'opera per intero è comunque validissima, bella e si lascia seguire come appunto un film o una serie TV, purtroppo però ha alcune pecche. Partiamo da quella che ad un certo punto chiunque durante la visione avrà notato, le animazioni: triste dire che probabilmente grande parte del budget lo avranno utilizzato per i primi tre-quattro episodi, notevole infatti il calo tra la puntata 1 e la 13, per intenderci, quindi tra l'apertura e quello che dovrebbe essere il gran finale. Chiariamo, non finiamo in animazioni terrificanti, semplicemente si nota come si passi da un 9 a un 7.
Aggiungo, per motivi di trama e di collocazione temporale, la presenza di super-tecnologie: per gusto personale la scelta della presenza dei gear a me non ha entusiasmato, a maggior ragione poi essendo fatti in CGI (sempre evitabilissima, onestamente). Anche la trama ad un certo punto, seppur prosegua la vicenda, non ha quel giusto upgrade frizzante, abbastanza da elevare l'opera a qualcosa di più. I personaggi sono anche buoni, ma allo stesso tempo troppo vuoti, a tratti noiosi.
Insomma, "Ninja Kamui" è un lavoro che parte in maniera monumentale, poi si stagna, cala qualitativamente, parlando della parte visiva, e si trascina verso un buon finale, ma che non porta all'estasi che si sarebbe pensato di provare all'inizio, dalle premesse. Aggiungo che la fine l'ho trovata gestita in maniera un po' "vuota" e frettolosa, intendo proprio la fine, gli ultimi minuti (chi lo ha visto capirà).

Ma, tirando le somme, nonostante luci e ombre, quest'opera a me è piaciuta; poteva essere eccezionale, non lo è stata, ma la ricorderò sempre per un primo episodio esemplare e una sigla che da giorni continuo ad ascoltare in ogni dove.

P.S. Durante tutta l'opera ho percepito somiglianze con "Garo: Vanishing Line", opera che tra l'altro ai tempi apprezzai anche, e, per l'appunto, non era un pensiero vacuo il mio, perché proprio Garo ebbe il medesimo regista dietro a lavorarci.

Voto: 7,25, è un'opera che in un caso o nell'altro merita una visione, per il primo episodio, per la sigla meravigliosa, e perché nel tutto è comunque una buona serie. (Vi consiglio di ascoltare su YouTube la versione full di "Vengeance" dei Coldrain)