Recensione
Recensione di Focasaggia
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«Agenzia Karukaya e le case degli spiriti», in originale «Eizen Karukaya Kaiitan» è una raccolta di storie di un solo volume, tutte ideate da Fuyumi Ono e disegnate da Kazue Katō.
“L’inquietudine che sentivo era questo peso che porto sulla coscienza.”
Chi, leggendo questa opera, si aspetta di trovarsi di fronte a scene spaventose resterà deluso. Sono i protagonisti delle varie storie ad avere paura dei luoghi in cui vivono, e la loro angoscia viene trasmessa nelle pagine e al lettore. Queste abitazioni sembrano possedute da qualcosa di sinistro, di spaventoso, di incomprensibile.
Ambienti normalmente considerati i più sicuri, quelli chiamati "casa", diventano minacciosi, sembrano quasi proiettare ombre funeste nelle menti di chi abita in quei luoghi. A volte si vive da soli, a volte queste situazioni bizzarre sembrano capitare a un solo elemento di una numerosa famiglia, tutti sembrano essere come intrappolati in qualcosa per cui non vedono alcuna fuga, solo un aiuto esterno potrà far luce su questi enigmi. Interessante infatti come un elemento comune delle storie sia il chiedere aiuto agli altri, anche quando si vorrebbe risolvere tutto da soli, cosa che non sempre sarà possibile.
La paura nasce da cosa non conosciamo, quando la luce dissipa ogni angolo buio nella nostra mente ci rendiamo conto di come quei timori non avessero senso, ma la paura non segue alcuna regola.
“Ho deciso di pensarla così.”
La lettura scorre veloce e piacevole. Tra le sei storie forse le più riuscite sono la terza “il campanellino nei giorni di pioggia” e l’ultima “fuori dalla gabbia”, ma come sempre le preferenze dipendono molto dai gusti personali. Tutte le storie sono molto differenti tra loro accontentando le più diverse preferenze.
“Io non voglio finire a vivere della compassione della gente, chiaro?!”
L'elemento di maggiore effetto dell’opera sono i personaggi, descritti minuziosamente. Ognuno di loro ha una personalità convincente, con cui si può facilmente empatizzare. A volte leggendo ci troveremo a chiederci cosa avremmo fatto noi al posto dei vari protagonisti, probabilmente troveremo molte delle loro scelte comprensibili. Obana, il protagonista, è uno dei dipendenti dei lavori edili Kumada. Il suo ruolo lo si potrebbe definire decisivo per quanto nelle storie si mostri solo per poche pagine, solitamente sul finale.
Fuyumi Ono è celebre per opere come "Twelve Kingdoms" e "Shi-ki" e non smentisce mai la sua bravura nel raccontare genere diversi di storie, particolare è l’aiuto di Kazue Katō, conosciuta per "Blue Exorcist", il suo tratto ben si addice alle varie storie, riesce a far risaltare espressioni e pensieri dei personaggi, realizzando al meglio le loro paure.
Il luogo chiamato casa potrebbe non essere sicuro come crediamo.
Opera consigliata a chi cerca una storia ben narrata, psicologica e curiosa.
“L’inquietudine che sentivo era questo peso che porto sulla coscienza.”
Chi, leggendo questa opera, si aspetta di trovarsi di fronte a scene spaventose resterà deluso. Sono i protagonisti delle varie storie ad avere paura dei luoghi in cui vivono, e la loro angoscia viene trasmessa nelle pagine e al lettore. Queste abitazioni sembrano possedute da qualcosa di sinistro, di spaventoso, di incomprensibile.
Ambienti normalmente considerati i più sicuri, quelli chiamati "casa", diventano minacciosi, sembrano quasi proiettare ombre funeste nelle menti di chi abita in quei luoghi. A volte si vive da soli, a volte queste situazioni bizzarre sembrano capitare a un solo elemento di una numerosa famiglia, tutti sembrano essere come intrappolati in qualcosa per cui non vedono alcuna fuga, solo un aiuto esterno potrà far luce su questi enigmi. Interessante infatti come un elemento comune delle storie sia il chiedere aiuto agli altri, anche quando si vorrebbe risolvere tutto da soli, cosa che non sempre sarà possibile.
La paura nasce da cosa non conosciamo, quando la luce dissipa ogni angolo buio nella nostra mente ci rendiamo conto di come quei timori non avessero senso, ma la paura non segue alcuna regola.
“Ho deciso di pensarla così.”
La lettura scorre veloce e piacevole. Tra le sei storie forse le più riuscite sono la terza “il campanellino nei giorni di pioggia” e l’ultima “fuori dalla gabbia”, ma come sempre le preferenze dipendono molto dai gusti personali. Tutte le storie sono molto differenti tra loro accontentando le più diverse preferenze.
“Io non voglio finire a vivere della compassione della gente, chiaro?!”
L'elemento di maggiore effetto dell’opera sono i personaggi, descritti minuziosamente. Ognuno di loro ha una personalità convincente, con cui si può facilmente empatizzare. A volte leggendo ci troveremo a chiederci cosa avremmo fatto noi al posto dei vari protagonisti, probabilmente troveremo molte delle loro scelte comprensibili. Obana, il protagonista, è uno dei dipendenti dei lavori edili Kumada. Il suo ruolo lo si potrebbe definire decisivo per quanto nelle storie si mostri solo per poche pagine, solitamente sul finale.
Fuyumi Ono è celebre per opere come "Twelve Kingdoms" e "Shi-ki" e non smentisce mai la sua bravura nel raccontare genere diversi di storie, particolare è l’aiuto di Kazue Katō, conosciuta per "Blue Exorcist", il suo tratto ben si addice alle varie storie, riesce a far risaltare espressioni e pensieri dei personaggi, realizzando al meglio le loro paure.
Il luogo chiamato casa potrebbe non essere sicuro come crediamo.
Opera consigliata a chi cerca una storia ben narrata, psicologica e curiosa.