Recensione
Sol Levante
6.0/10
Mi chiedo se abbia senso un esercizio di stile puramente estetico per dimostrare le potenzialità di una determinata tecnica (tecnologia 4k HDR), utilizzata per disegnare un anime sebbene di meno di quattro minuti (escludendo i titoli di coda).
La visione di "Sol Levante", scoperto per puro caso sulla nota piattaforma streaming mondiale, mi ha ricordato l'uscita sul mercato qualche anno fa di un'autovettura che, mutatis mutandis, doveva rappresentare lo stato dell'arte su quattro ruote, con una potenza per l'epoca folle di oltre 1000 cavalli, capaci di portare l'autovettura a superare ampiamente i 400 km/h. E tutti a chiedersi, al di là dello stupore, il senso di un mezzo che, oltre ad essere per pochissimi eletti, non sembra certo uno strumento per spostamenti quotidiani, anche forse per questioni di costi di esercizio.
Da quell'anno tale limite è stato ampiamente superato dal successivo modello dello stesso brand che è arrivato a 1600 cv e una velocità massima molto prossima ai 500 Km/h, e fra poco sarà sostituito da un probabile missile su quattro ruote.
Vorrà il lettore perdonare la mia metafora su "Sol Levante" e il mondo più raffinato ed estremo dell'automobilismo, ma devo andare un po' controcorrente e perlomeno apprezzare il coraggio dell'investimento effettuato dai produttori di "Sol Levante", opera originale dello studio Production I.G che, senza nomi altisonanti a regia, sceneggiatura e produzione, ha sfornato un corto molto suggestivo dal punto di vista tecnico, tanto da rimanere spiazzato dalla qualità profusa.
Se proprio devo ammettere un errore nella sua visione, è quello di non aver visto il cortometraggio con un video adeguato alla caratura con cui è stato creato: il video del mio laptop ahimè ha una risoluzione solo FHD, pur avendone attivato il flusso HDR e avendo a disposizione una connessione fino a 1 gbs. Pertanto, non credo di essere riuscito a godere appieno delle potenzialità di una sequenza di immagini di altissima qualità con animazioni che, se realizzate ad almeno 30 fps, dovrebbero risultare assolutamente fluide, soprattutto se rallentate in slow motion.
Ma tutto questo "ben di Dio" grafico, probabilmente sprecato per lo streaming online goduto con mezzi inappropriati, ma più consono se proiettato al cinema in sale adeguate anche dal punto di vista audio o su schermi di dimensioni e risoluzioni corrette, ha un senso se non supportato da una sia pur minima sceneggiatura?
Molto probabilmente no. Ed è quindi difficile pensare che "Sol Levante" abbia potuto e possa incontrare il favore degli spettatori che si ritrovano ad assistere a una sequenza di immagini e scene in una ambientazione fantasy su una sorta di metafora dell'esistenza tra lotta, morte e probabile rinascita. Un po' troppo poco e un po' troppo criptico per appassionare e far conseguire una valutazione perlomeno lusinghiera di uno sforzo tecnico ed economico che non riesce a far passare sotto traccia l'impalpabilità della trama.
Tuttavia, non me la sento di sottovalutare questo corto: al pari delle hypercar citate in precedenza in questo commento, "Sol Levante" sembra aver aperto una strada a dimostrazione che sia possibile realizzare "in manuale" (e non in CGI) un'eccellenza grafica e audio.
La visione di "Sol Levante", scoperto per puro caso sulla nota piattaforma streaming mondiale, mi ha ricordato l'uscita sul mercato qualche anno fa di un'autovettura che, mutatis mutandis, doveva rappresentare lo stato dell'arte su quattro ruote, con una potenza per l'epoca folle di oltre 1000 cavalli, capaci di portare l'autovettura a superare ampiamente i 400 km/h. E tutti a chiedersi, al di là dello stupore, il senso di un mezzo che, oltre ad essere per pochissimi eletti, non sembra certo uno strumento per spostamenti quotidiani, anche forse per questioni di costi di esercizio.
Da quell'anno tale limite è stato ampiamente superato dal successivo modello dello stesso brand che è arrivato a 1600 cv e una velocità massima molto prossima ai 500 Km/h, e fra poco sarà sostituito da un probabile missile su quattro ruote.
Vorrà il lettore perdonare la mia metafora su "Sol Levante" e il mondo più raffinato ed estremo dell'automobilismo, ma devo andare un po' controcorrente e perlomeno apprezzare il coraggio dell'investimento effettuato dai produttori di "Sol Levante", opera originale dello studio Production I.G che, senza nomi altisonanti a regia, sceneggiatura e produzione, ha sfornato un corto molto suggestivo dal punto di vista tecnico, tanto da rimanere spiazzato dalla qualità profusa.
Se proprio devo ammettere un errore nella sua visione, è quello di non aver visto il cortometraggio con un video adeguato alla caratura con cui è stato creato: il video del mio laptop ahimè ha una risoluzione solo FHD, pur avendone attivato il flusso HDR e avendo a disposizione una connessione fino a 1 gbs. Pertanto, non credo di essere riuscito a godere appieno delle potenzialità di una sequenza di immagini di altissima qualità con animazioni che, se realizzate ad almeno 30 fps, dovrebbero risultare assolutamente fluide, soprattutto se rallentate in slow motion.
Ma tutto questo "ben di Dio" grafico, probabilmente sprecato per lo streaming online goduto con mezzi inappropriati, ma più consono se proiettato al cinema in sale adeguate anche dal punto di vista audio o su schermi di dimensioni e risoluzioni corrette, ha un senso se non supportato da una sia pur minima sceneggiatura?
Molto probabilmente no. Ed è quindi difficile pensare che "Sol Levante" abbia potuto e possa incontrare il favore degli spettatori che si ritrovano ad assistere a una sequenza di immagini e scene in una ambientazione fantasy su una sorta di metafora dell'esistenza tra lotta, morte e probabile rinascita. Un po' troppo poco e un po' troppo criptico per appassionare e far conseguire una valutazione perlomeno lusinghiera di uno sforzo tecnico ed economico che non riesce a far passare sotto traccia l'impalpabilità della trama.
Tuttavia, non me la sento di sottovalutare questo corto: al pari delle hypercar citate in precedenza in questo commento, "Sol Levante" sembra aver aperto una strada a dimostrazione che sia possibile realizzare "in manuale" (e non in CGI) un'eccellenza grafica e audio.