logo GamerClick.it

-

“Failure Frame: I Became the Strongest and Annihilated Everything With Low-Level Spells” è il classico titolo che vive di luce, anzi, di popolarità riflessa. Nella sua trama ritroviamo amalgamati assieme tutta una serie di elementi già visti in altri isekai-game inspired, non riuscendo però a reggere il confronto con prodotti dalla trama, a mio dire, meglio scritta e sviluppata. Ma di cosa parla quest’anime?

La storia comincia presentando una scolaresca in autobus e i rapporti disfunzionali che intercorrono tra i vari compagni di classe, tutti dalle personalità piuttosto discutibili (esagerate al punto da essere quasi caricaturali, oserei dire). Il protagonista Tōka Mimori è uno studente anonimo, impopolare e solitario, ma apparentemente l’unico dotato di un certo senso morale verso il prossimo.
Improvvisamente, questo gruppo di studenti si ritrova teletrasportato in un contesto fantasy, al cospetto di una donna che si presenta come una divinità. La dea Vicius spiega di averli evocati in quanto eroi di un altro mondo, essenziali per proteggere il regno da una forza oscura che li minaccia. Ognuno dei ragazzi si ritrova a misurare il proprio livello magico e subito lo status quo della classe muta: gli appartenenti alla classe S e A sono in vetta e pare evidente che i favori della dea siano rivolti soprattutto a loro. Ovviamente, al nostro Tōka toccherà la fascia più bassa e peggio considerata. Sarà l’unico eroe di classe E del gruppo, il solo che dovrà subire l’eliminazione immediata, stando alle parole della dea. Vicius e gran parte dei compagni rivelano il loro lato maligno e indifferente, mentre Tōka subisce la condanna nella sua impotenza: sarà teletrasportato in un dungeon pericoloso e lì lasciato a sé stesso e alla crudeltà dei mostri che lo popolano. Tōka in preda alla rabbia e allo sconforto giura vendetta alla dea, ma l’unica tecnica di cui dispone è la capacità di alterare lo stato del suo avversario. Le sue possibilità di sopravvivenza nelle rovine appaiono molto scarse, ma non si darà per vinto. Comincia così il suo viaggio dell’eroe, nel quale non farà che livellare e sviluppare le sue abilità per raggiungere il suo proposito e sconfiggere Vicius, trovando nuovi alleati sulla sua strada.

Premesso ciò, devo citare e non a caso questi titoli: “Solo Leveling”, “The Rising of the Shield Hero” e “Tsukimichi: Moonlit Fantasy”. Questo trittico racchiude molti degli elementi chiave che si presentano anche in “Failure Frame”. Se siete approdati alla visione di quest’ultimo, dopo aver terminato uno dei titoli menzionati o altri anime simili, probabilmente siete stati colpiti dell’effetto nostalgia. Comprensibile, dato che “Failure Frame” e prodotti della stessa tipologia puntano proprio sull’offrire un riempitivo, un qualcosa che inganni l’attesa della prossima stagione o che ci accompagni nel periodo di transizione tra una serie che ci è piaciuta e un’altra.

A dimostrazione di questo, dobbiamo fare i conti con una certa e generale poca cura per i dettagli. Ne sono un esempio: l'uso quasi fastidioso della CGI, specie nei primi episodi; dialoghi poco curati e ripetitivi (grazie di qua e grazie di là); nessuna vera evoluzione di trama, ma solo cose che succedono e avversari che si susseguono; traumi buttati lì, che ritornano come motivazione solo quando servono; combattimenti dimenticabili o comunque riassumibili in poche mosse; e...

Attenzione: questa parte contiene spoiler

personalmente, mi tormento ancora nel chiedermi come nessuno abbia riconosciuto Seras con tutti quei manifesti per via delle sole orecchie! Questa si privava del sonno per cambiare il suo aspetto e restava tutto uguale praticamente… I suoi spiriti sono dei truffatori, altroché!

Fine parte contenente spoiler

In conclusione, “Failure Frame" non ha elementi innovativi e non si sviluppa con un intreccio particolarmente avvincente. Vivetelo come un piacevole intermezzo, in sostituzione o in attesa di qualcosa di maggiore qualità.

N.B. Ho citato solo tre titoli in precedenza, ma ci sono davvero tanti altri anime che potrebbero essere messi in relazione con questo isekai e per svariate ragioni: "Guin Saga", "That Time I Got Reincarnated as a Slime", "The Weakest Tamer Began a Journey to Pick Up Trash", "DanMachi", ecc.