Recensione
91 Days
8.0/10
91 Days è un anime che cattura fin dal primo episodio, immergendoti in un mondo fatto di vendetta, tradimenti e legami spezzati.
Ambientato negli anni del Proibizionismo, l'opera segue la storia di Angelo Lagusa, un uomo che ha perso tutto a causa della mafia e che dedica la sua vita a una sola cosa: la vendetta.
Il punto di forza dell'anime risiede nella sua capacità di dipingere un quadro oscuro e spietato del mondo in cui vivono i personaggi, ogni interazione, ogni decisione presa è permeata da un senso di inevitabilità e disperazione che tiene lo spettatore incollato allo schermo. I personaggi, nonostante siano legati da motivazioni personali profonde e spesso tragiche, mostrano una crescita e un'evoluzione che li rendono incredibilmente realistici e complessi.
Angelo, il protagonista, non è un eroe tradizionale; è mosso da una rabbia fredda e calcolata, una rabbia che lo consuma ma che allo stesso tempo lo definisce, la sua determinazione nel portare a termine la sua vendetta lo porta a compiere azioni moralmente ambigue, costringendo lo spettatore a riflettere sulla natura della giustizia e del sacrificio personale.
L'ambientazione storica è resa magnificamente, con una cura per i dettagli che fa risaltare l'epoca del Proibizionismo, arricchita da un design visivo che esalta il senso di decadenza e corruzione che permea la società dell'epoca. Anche la colonna sonora gioca un ruolo fondamentale nel creare l'atmosfera cupa e intensa dell'anime, con melodie che accentuano i momenti di tensione e disperazione.
91 Days non è solo un anime sulla vendetta, ma una profonda esplorazione delle emozioni umane e delle scelte che definiscono la nostra esistenza. È una storia di dolore e perdita, ma anche di resilienza e determinazione, che non lascia indifferenti e che merita di essere vissuta fino alla fine.
Ambientato negli anni del Proibizionismo, l'opera segue la storia di Angelo Lagusa, un uomo che ha perso tutto a causa della mafia e che dedica la sua vita a una sola cosa: la vendetta.
Il punto di forza dell'anime risiede nella sua capacità di dipingere un quadro oscuro e spietato del mondo in cui vivono i personaggi, ogni interazione, ogni decisione presa è permeata da un senso di inevitabilità e disperazione che tiene lo spettatore incollato allo schermo. I personaggi, nonostante siano legati da motivazioni personali profonde e spesso tragiche, mostrano una crescita e un'evoluzione che li rendono incredibilmente realistici e complessi.
Angelo, il protagonista, non è un eroe tradizionale; è mosso da una rabbia fredda e calcolata, una rabbia che lo consuma ma che allo stesso tempo lo definisce, la sua determinazione nel portare a termine la sua vendetta lo porta a compiere azioni moralmente ambigue, costringendo lo spettatore a riflettere sulla natura della giustizia e del sacrificio personale.
L'ambientazione storica è resa magnificamente, con una cura per i dettagli che fa risaltare l'epoca del Proibizionismo, arricchita da un design visivo che esalta il senso di decadenza e corruzione che permea la società dell'epoca. Anche la colonna sonora gioca un ruolo fondamentale nel creare l'atmosfera cupa e intensa dell'anime, con melodie che accentuano i momenti di tensione e disperazione.
91 Days non è solo un anime sulla vendetta, ma una profonda esplorazione delle emozioni umane e delle scelte che definiscono la nostra esistenza. È una storia di dolore e perdita, ma anche di resilienza e determinazione, che non lascia indifferenti e che merita di essere vissuta fino alla fine.
