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Il desiderio e l’emozione di vedere il proprio personaggio anime preferito prendere vita davanti ai propri occhi rappresentano il sogno di ogni "otaku". Questa è la magia del cosplay; regalare ai fan la gioia di realizzare un piccolo sogno, facendoli sentire più vicini ai loro personaggi preferiti e permettendo loro di immergersi, anche solo per un momento, in quel mondo fantastico dove hanno vissuto emozioni indimenticabili. È proprio questo uno dei tanti messaggi trasmessi da 2.5 Dimensional Seduction. Sebbene l’opera ruoti attorno al mondo del cosplay e dei cosplayer, non si limita a questo. Episodio dopo episodio, affronta un crescendo di tematiche, alcune anche molto serie, con un approccio maturo e coinvolgente.

Non conoscendo il manga originale, è stato sorprendente vedere come la maturità della storia crescesse gradualmente dopo un inizio che sembrava rappresentare tutt’altro genere di serie; una classica rom-com in cui tutte le ragazze carine si innamorano senza motivo dell’otaku protagonista, con i consueti momenti ecchi a fare da contorno. E poi, sorpresa! Un cambio di rotta inaspettato, sviluppato con gradualità, grazie all’introduzione di nuovi personaggi inseriti con un tempismo perfetto, ciascuno portando nuove tematiche e quella ventata di freschezza di cui la trama aveva bisogno.

Okumura è il presidente, nonché unico membro, del club di manga della sua scuola, ossessionato dal personaggio di Lilliel, protagonista di un manga che adora. Un giorno, nella stanza del club, fa il suo ingresso Ririsa, una ragazza che condivide la sua stessa ossessione. I due iniziano a collaborare per trasformare Lilliel in una figura il più reale possibile attraverso il cosplay. I sentimenti di Okumura per Lilliel vanno ben oltre la semplice passione di un appassionato di anime e manga; è profondamente innamorato di lei, al punto da non provare alcun interesse per le ragazze in carne e ossa. Questo è l’incipit della storia, che all’apparenza può sembrare banale, ma che si rivela ben più articolata grazie a una narrazione attenta e dettagliata, capace di sorprendere e suscitare anche una certa compassione.

Nessuno dovrebbe vergognarsi dei propri hobby o del modo in cui sceglie di viverli. Questo è uno dei messaggi centrali della serie, che ho trovato particolarmente rilevante e attuale. Ancora oggi, infatti, tendiamo a giudicare chi si dedica a passioni che riteniamo immature o futili, sminuendo ciò che per altri può essere davvero importante. Questo porta molte persone a sentirsi non accettate, addirittura sbagliate nel vivere in una contemporaneità dove è la società che stabilisce cosa sia giusto o meno fare, anche nel tempo libero. Non sentirsi liberi di esprimere se stessi, anche in pubblico, per paura di essere criticati o etichettati come insignificanti.

Con l’introduzione di nuovi personaggi, la serie esplora anche tematiche più profonde. Tra queste, spicca in particolare quella dell’amicizia. È proprio grazie alla creazione di un gruppo affiatato che i protagonisti riescono a superare i propri problemi personali, trasmettendo il messaggio che ogni ostacolo può essere affrontato se si ha il sostegno incondizionato di veri amici.

La serie presenta comunque alti e bassi. Ad esempio, la fase centrale del primo cour procede molto lentamente, prolungando eccessivamente alcune situazioni e facendo calare il ritmo. La gestione delle rom non è stata curata con molta attenzione, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche. Nei primi episodi, infatti, la parte romantica è piuttosto presente e parte del contenuto, mentre nella fase intermedia diventa completamente assente, come se tutto ciò che era accaduto prima non fosse mai successo. Poi, nel finale, la trama riprende queste dinamiche, ma nel frattempo nella serie è passato davvero molto tempo.

I personaggi sono ben caratterizzati, sia dal punto di vista emotivo che nel design. Le figure femminili, in particolare, si distinguono per il loro fascino, sia nei costumi da cosplay che in abiti normali, ma considerando che l'anime ruota attorno al tema del cosplay, questo è un aspetto abbastanza prevedibile. Forse avrei dato un po' più di spessore a Okumura, poiché in alcune fasi sembra sparire del tutto, e non è sempre chiaro chi sia effettivamente il protagonista della storia.

L'atmosfera è molto piacevole e vivace, soprattutto per chi è appassionato del mondo del cosplay. A tratti, evoca la stessa sensazione che si prova partecipando a una fiera del fumetto o a un evento dedicato agli anime e ai manga. L'intento è quello di creare un ambiente pacato e divertente, e anche quando vengono trattati temi più seri, la serie riesce a mantenere una leggerezza che non risulta mai pesante, ma che, anzi, talvolta riesce a colpire profondamente lo spettatore.

In sostanza, questa serie è stata una piacevole sorpresa. Inizialmente affrontata con poche aspettative, mi sono ritrovato a scoprire una trama molto più dinamica e profonda di quanto sembrasse. La consiglio a chi cerca non solo una visione rilassante, ma anche a chi è in cerca di tematiche più mature e sviluppi più ampi.