Recensione
36000 secondi al giorno
7.5/10
36000 secondi al giorno è una serie shoujo che ho trovato atipica nell'impostazione, simpatica e divertente nella costruzione della trama e delle situazioni che presenta.
Scritta e disegnata da Ryoko Fukuyama, autrice pubblicata in Italia credo per la prima volta, ha già goduto di una trasposizione live in patria, indice di un buon successo di pubblico.
La lettura tra un volume e il successivo appare un po' episodica, ma non è un male, e non annoia anche quando al lettore si presentano situazioni già viste in altri manga dello stesso genere, come il festival sportivo, gli esami di fine corso, le interazioni più o meno problematiche con le controparti femminili.
Potrebbe essere considerata la classica opera a sfondo scolastico, in realtà il punto di vista è insolito e originale, rappresentato da quattro amici di scuola, adolescenti comuni e apparentemente un po' stupidotti, a volte goffi, altre volte audaci, uniti insieme nel "club degli sfigati", associazione scolastica che propone di volta in volta, tutta una serie di questioni assurde e improbabili che sfociano nel nonsense (come programmare i baci con la fidanzata, e altre divertenti assurdità che fanno sorridere il lettore).
Questi quattro ragazzi hanno personalità ben definite e sviluppate; Nishina, Aoi, Maya e Shiro sono quattro amici molto uniti, che prendono tutte le questioni anche quelle amorose molto seriamente, come solo gli adolescenti sanno fare, mettendoci tutto il loro coinvolgimento e buttandola sul ridere quando è il caso, con un fraseggio comico, curioso e divertente, al limite dell'assurdità che diventa goliardata o parodia a seconda dei casi.
Le figure femminili, sono un bel quartetto come i protagonisti maschili, e l'autrice le costruisce in relazione ai rispettivi ragazzi definendo personalità e interessi, come Kano, aspirante mangaka, che con Nishina ha in comune la passione per i manga e l'idolatria verso un' autrice di shoujo, maestra e modello per la ragazza; le interazioni fra i due sono quelle forse più cariche di romanticismo, e i loro scambi di interessi sono quelli più divertenti per le situazioni fuori dall'ambito scolastico che si trovano a vivere, come la caccia all'autografo o il tentativo di Kano di pubblicare la sua prima opera.
Aoi e Mari sono i classici fidanzati che si adorano a vicenda, ma Nishina e Kano sono senza dubbio la coppia meglio descritta e definita per interessi e relazioni; la presidentessa tsundere, ragazza rigida e formale si relaziona con Shiro, un ragazzo diretto ed espansivo, disegnato con occhi grandi che fanno tenerezza, Mayama detto Maya ha un passato da sportivo interrotto per un infortunio e un interesse verso Lady Amane, fanciulla intelligente che lo sfida apertamente e lo esorta a prendere un mano il suo futuro.
Nel complesso questa non è altro che una bella storia d'amicizia tra quattro ragazzi normali (non sono più intelligenti, belli, coraggiosi o ricchi, e sfuggono ai cliché del genere) che si sostengono, si aiutano, hanno dubbi ed esitazioni riguardo al loro futuro e alla strada da percorrere, e sparano qualche assurda stupidaggine da adolescenti, figure in cui può essere facile immedesimarsi, perchè un po' tutti noi ci siamo sentiti come loro almeno una volta nella vita; non ci sono tensioni, invidie, gelosie, drammi, terzi incomodi che mettono i bastoni tra le ruote.
In definitiva è una lettura divertente, rilassante, leggera e positiva; è una commedia che porta avanti un sano messaggio sull'amicizia, che con buona volontà, va mantenuta attraverso il tempo, anche quando i tempi della scuola sono ormai finiti.
Ci sono personaggi secondari come il fratello maggiore di Aoi, un bel capitolo è dedicato a lui e alla sua storia con la sua amica del cuore, e verso gli ultimi volumi un nuovo ragazzo entra nel club degli sfigati; restano figure più marginali, direi superflue alla trama principale, ma sono caratteri sempre curiosi e interagiscono in modo funzionale ai protagonisti.
I disegni della mangaka sono belli, puliti, esteticamente validi e accattivanti, il tratto è quello tipico degli shoujo, ma l'autrice riesce ad avere un tocco personale e originale che la distingue, che mi è piaciuto molto.
Un'opera valida da seguire con interesse, che consiglio a chiunque ami questo genere.
Scritta e disegnata da Ryoko Fukuyama, autrice pubblicata in Italia credo per la prima volta, ha già goduto di una trasposizione live in patria, indice di un buon successo di pubblico.
La lettura tra un volume e il successivo appare un po' episodica, ma non è un male, e non annoia anche quando al lettore si presentano situazioni già viste in altri manga dello stesso genere, come il festival sportivo, gli esami di fine corso, le interazioni più o meno problematiche con le controparti femminili.
Potrebbe essere considerata la classica opera a sfondo scolastico, in realtà il punto di vista è insolito e originale, rappresentato da quattro amici di scuola, adolescenti comuni e apparentemente un po' stupidotti, a volte goffi, altre volte audaci, uniti insieme nel "club degli sfigati", associazione scolastica che propone di volta in volta, tutta una serie di questioni assurde e improbabili che sfociano nel nonsense (come programmare i baci con la fidanzata, e altre divertenti assurdità che fanno sorridere il lettore).
Questi quattro ragazzi hanno personalità ben definite e sviluppate; Nishina, Aoi, Maya e Shiro sono quattro amici molto uniti, che prendono tutte le questioni anche quelle amorose molto seriamente, come solo gli adolescenti sanno fare, mettendoci tutto il loro coinvolgimento e buttandola sul ridere quando è il caso, con un fraseggio comico, curioso e divertente, al limite dell'assurdità che diventa goliardata o parodia a seconda dei casi.
Le figure femminili, sono un bel quartetto come i protagonisti maschili, e l'autrice le costruisce in relazione ai rispettivi ragazzi definendo personalità e interessi, come Kano, aspirante mangaka, che con Nishina ha in comune la passione per i manga e l'idolatria verso un' autrice di shoujo, maestra e modello per la ragazza; le interazioni fra i due sono quelle forse più cariche di romanticismo, e i loro scambi di interessi sono quelli più divertenti per le situazioni fuori dall'ambito scolastico che si trovano a vivere, come la caccia all'autografo o il tentativo di Kano di pubblicare la sua prima opera.
Aoi e Mari sono i classici fidanzati che si adorano a vicenda, ma Nishina e Kano sono senza dubbio la coppia meglio descritta e definita per interessi e relazioni; la presidentessa tsundere, ragazza rigida e formale si relaziona con Shiro, un ragazzo diretto ed espansivo, disegnato con occhi grandi che fanno tenerezza, Mayama detto Maya ha un passato da sportivo interrotto per un infortunio e un interesse verso Lady Amane, fanciulla intelligente che lo sfida apertamente e lo esorta a prendere un mano il suo futuro.
Nel complesso questa non è altro che una bella storia d'amicizia tra quattro ragazzi normali (non sono più intelligenti, belli, coraggiosi o ricchi, e sfuggono ai cliché del genere) che si sostengono, si aiutano, hanno dubbi ed esitazioni riguardo al loro futuro e alla strada da percorrere, e sparano qualche assurda stupidaggine da adolescenti, figure in cui può essere facile immedesimarsi, perchè un po' tutti noi ci siamo sentiti come loro almeno una volta nella vita; non ci sono tensioni, invidie, gelosie, drammi, terzi incomodi che mettono i bastoni tra le ruote.
In definitiva è una lettura divertente, rilassante, leggera e positiva; è una commedia che porta avanti un sano messaggio sull'amicizia, che con buona volontà, va mantenuta attraverso il tempo, anche quando i tempi della scuola sono ormai finiti.
Ci sono personaggi secondari come il fratello maggiore di Aoi, un bel capitolo è dedicato a lui e alla sua storia con la sua amica del cuore, e verso gli ultimi volumi un nuovo ragazzo entra nel club degli sfigati; restano figure più marginali, direi superflue alla trama principale, ma sono caratteri sempre curiosi e interagiscono in modo funzionale ai protagonisti.
I disegni della mangaka sono belli, puliti, esteticamente validi e accattivanti, il tratto è quello tipico degli shoujo, ma l'autrice riesce ad avere un tocco personale e originale che la distingue, che mi è piaciuto molto.
Un'opera valida da seguire con interesse, che consiglio a chiunque ami questo genere.