Recensione
I''s
8.0/10
Un ragazzo e una ragazza sono scelti dal loro professore per fare uno sketch in uno spettacolo scolastico: lui è Seto Ichitaka e lei è Iori Yoshizuki. Lei intitolerà il loro quaderno di appunti I’s.
Nulla di più è la vocale iniziale di entrambi i nomi.
Iniziato in Giappone nel 1997 arrivato in Italia un paio di anni dopo su rivista (Express) per poi passare su monografico credo che questa non possa essere considerata l’opera migliore di Masakazu Katsura ma comunque è piacevole da leggere.
Nonostante io abbia gusti sessuali diversi diciamolo subito il punto forte dell’autore sono le scene ecchi che vengono a condire abbondantemente la storia. Ragazzine con o senza reggiseno, mutandine e costumi in continuazione, pose erotiche finto ingenue… lo si capisce anche dalle copertine che il forte sono le ragazze ma diciamolo le copertine sono fatte male rispetto alla più forte carica erotica sessuale delle ragazze del manga.
Il manga racconta della storia d’amore dei ragazzi da me nominati sopra che in effetti funziona male perché si piacciono da subito ma ahimè continuano ad esserci incomprensioni e timidezze soprattutto di lui.
Molte scene ecchi sono dovute alle sane fantasie del personaggio maschile nei confronti dell’altro sesso.
Il manga si divide in tre parti: tutte legate ad una ragazza che arriva si innamora di lui e prova a conquistarlo dimostrandosi più o meno disinibita e che viene alla fine dopo aver fatto guai respinta.
In effetti ci troveremo in situazioni simili più di una volta in questi quindici volumi e sebbene non infastidiscano più di tanto di certo limitano il fumetto, ma questa accusa si può fare a decine di manga sentimentali.
La domanda è queste situazioni replicate annoiano?
Per me la risposta e no, ma comunque sono un limite.
La cosa forte sono le immagini, i disegni, la disposizione delle vignette tutte cose che ti danno un buon prodotto.
E se il personaggio maschile non mi è piaciuto del tutto (non dal punto fisico ma per la sua debolezza continua e la mancanza di coraggio, per il suo essere sempre guidato da altri e per essere uomo – con i suoi desideri - non essere dunque abbastanza maschio), le ragazze non sono seguite psicologicamente loro nel manga devono essere belle (e lo sono anche se Iori assomiglia parecchio a due sue rivali) e ingenue (quella che alla fine vince) o disponibili (le altre).
In pratica è una storia di vero amore che vince sulle difficoltà, in cui la ragazza più pura sarà comunque la prescelta, in cui il ragazzo in piena tempesta di ormoni riesce a non farsi sottomettere da questi e si mantiene casto per la ragazza che ama.
Insomma in queste storie preferisco di solito Mitsuru Adachi ma anche Katsura qui fa un buon lavoro : otto.
Nulla di più è la vocale iniziale di entrambi i nomi.
Iniziato in Giappone nel 1997 arrivato in Italia un paio di anni dopo su rivista (Express) per poi passare su monografico credo che questa non possa essere considerata l’opera migliore di Masakazu Katsura ma comunque è piacevole da leggere.
Nonostante io abbia gusti sessuali diversi diciamolo subito il punto forte dell’autore sono le scene ecchi che vengono a condire abbondantemente la storia. Ragazzine con o senza reggiseno, mutandine e costumi in continuazione, pose erotiche finto ingenue… lo si capisce anche dalle copertine che il forte sono le ragazze ma diciamolo le copertine sono fatte male rispetto alla più forte carica erotica sessuale delle ragazze del manga.
Il manga racconta della storia d’amore dei ragazzi da me nominati sopra che in effetti funziona male perché si piacciono da subito ma ahimè continuano ad esserci incomprensioni e timidezze soprattutto di lui.
Molte scene ecchi sono dovute alle sane fantasie del personaggio maschile nei confronti dell’altro sesso.
Il manga si divide in tre parti: tutte legate ad una ragazza che arriva si innamora di lui e prova a conquistarlo dimostrandosi più o meno disinibita e che viene alla fine dopo aver fatto guai respinta.
In effetti ci troveremo in situazioni simili più di una volta in questi quindici volumi e sebbene non infastidiscano più di tanto di certo limitano il fumetto, ma questa accusa si può fare a decine di manga sentimentali.
La domanda è queste situazioni replicate annoiano?
Per me la risposta e no, ma comunque sono un limite.
La cosa forte sono le immagini, i disegni, la disposizione delle vignette tutte cose che ti danno un buon prodotto.
E se il personaggio maschile non mi è piaciuto del tutto (non dal punto fisico ma per la sua debolezza continua e la mancanza di coraggio, per il suo essere sempre guidato da altri e per essere uomo – con i suoi desideri - non essere dunque abbastanza maschio), le ragazze non sono seguite psicologicamente loro nel manga devono essere belle (e lo sono anche se Iori assomiglia parecchio a due sue rivali) e ingenue (quella che alla fine vince) o disponibili (le altre).
In pratica è una storia di vero amore che vince sulle difficoltà, in cui la ragazza più pura sarà comunque la prescelta, in cui il ragazzo in piena tempesta di ormoni riesce a non farsi sottomettere da questi e si mantiene casto per la ragazza che ama.
Insomma in queste storie preferisco di solito Mitsuru Adachi ma anche Katsura qui fa un buon lavoro : otto.