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7.5/10
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"Toward The Terra" è un anime da vedere. Chi è appassionato di anime giapponesi non può perdersi questo titolo. Per la verità, ho visto tanti anime nuovi, ma appena finita la visione di quest'ultimo, ho sentito l'impulso di recensirlo, perché è un bel lavoro e perché, essendo non un titolo di grido del 2007, è facile si perda nell'immensa produzione nipponica.

Avevo questo titolo da parte, mi aveva interessato il riassunto, ma faticavo ad iniziarlo. Sarò onesto: a primo impatto, ho faticato un po' a seguirne l'evoluzione, ma dopo qualche episodio vi posso garantire che è volato per tutti e ventiquattro gli episodi. È un prodotto finito, ha una storia conclusiva, quindi da quel punto di vista lascia soddisfatti.
È inutile che ve lo riassuma, esiste già una breve presentazione e vi sono decine di recensioni che ne esplicano la storia per intero. Vi posso aggiungere che, se siete stanchi dei soliti stagionali copia/incolla, che tentano di prendersi troppo sul serio, ma non hanno caratura tecnica, o per originalità tentano strade ironiche di bassa lega o come unica differenza propongono un insolito character design al protagonista, per poi banalizzarlo dopo breve, se avete voglia di una storia adulta, fatta con tutti i crismi del caso, "Toward The Terra" fa al caso vostro, per rinverdire la routine.

Sarò onesto, siamo nel 2025 e questo titolo del 2007 risente del peso dell'età.
È uno dei motivi che più mi tratteneva e mi ha dato difficoltà iniziale, ma se si guarda oltre, vi troverete davanti un'opera di fantascienza di rara bellezza e intensità emotiva.
Intendiamoci, non è tutto perfetto! Il comparto sonoro non è di quelli che si tende a ricordare, le animazioni sono classiche e risentono un po' dell'età, appunto, ma mai come in questo periodo storico la trama appare attuale e profonda. Si toccano temi come la diversità, la brutalità della guerra, l'annientamento del pensiero individuale tramite controllo educativo e manipolazione sociale, il mantenimento dello status quo, all'interno di un regime autoritario (in questo caso un super-computer autonomo dalle fattezze di intelligenza artificiale creato per la sopravvivenza della specie, ma assurto a Dio in Terra).
È un anime di fantascienza, ma le tecnologie non sono mai invasive o prioritarie sulla storia. Vi sono tante scene di combattimento, che non sfociano mai nel cringe o nello splatter o nel fanservice esasperato di tanti titoli... è una trama piuttosto matura che si concentra sulla personalità dei personaggi, su di una adeguata ricostruzione ambientale e sugli stati d'animo dei protagonisti costretti da avvenimenti più grandi di loro a doversi sobbarcare scelte difficili e a volte disumane.
La storia di districa su un lasso temporale piuttosto ampio, e quindi si concentra molto sulla crescita emotiva dei vari protagonisti. Il finale è piuttosto esplicativo, anche se può sembrare leggermente frettoloso, lasciando qualche domanda nello spettatore, ma nulla di esasperante.

Spero che questa mia recensione vi abbia creato un pochino di curiosità, perché vi assicuro per l'ennesima volta che questo titolo merita di essere gustato.