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<Attenzione contiene spoiler>

Introduzione

Il primo capitolo di una saga videoludica che ha colto tutti di sopresa e che in un certo senso ha sicuramente ed ipoteticamente rinnovato l'interesse per la storia in tutti. Un gioco di ruolo che può essere considerato pioneristico e decisamente audace, dinamico e suggestivo per chiunque lo provi. Un modo diverso di percepire, intendere e cercare di capire la storia e la storiografia, vivendola in prima persona e cercando anche di imparare da essa attraverso la creazione del proprio regno e/o impero, per la quale il giocatore non presenta vincoli di tempo: esso è libero di procedere come meglio crede nella creazione e nell'amplimento del medesimo. Tuttavia questa libertà esige anche una certa organizzazione, preparazione, resistenza, resilienza e risolutezza nell'affrontare anche i periodi più ardui e difficili. Age Of Empires si pone baluardo contro il monopolio dei giochi in prima persona, il cui genere è si quello prevalentemente militare, ma i quali enfatizzano quasi sempre e solo la violenza, mentre esso prevede anche una pianificazione, la selezione, riassetto, modifica di una o più tattiche e/o strategie per la fase offensiva, quindi possiamo associarlo subito al gioco degli scacchi, dove prima di attaccare è quasi sempre necessario effettuare più analisi, sintesi, rielaborazioni e modifche al fine di poter conseguire il proprio obiettivo gradualmente. Tuttavia con questi prevede anche la possibilità di effettuare/stringere delle alleanze, quindi si pone come progetto pioneristico per quanto riguarda i videogiochi in collaborazione e/o online che prevedono alleanze. Non solo: esso prevede una zona chat, quindi anticipa quelli che sono anche i videogiochi di oggi, nei quali la chat svolge un ruolo cruciale. Possiamo quindi affermare che la Ubi Soft, casa produttrice della saga, ha dimostrato di avere ambizione e spirito d'iniziativa per quanto concerne l'innovazione in un campo come quello videoludico, dove le novità sono in continuo fermento ed aumento.

Grafica

La grafica è un tantino approssimativa, ma questo non rappresenta un problema. A mio avviso un buon prodotto (non importa che sia un film, un videogioco o qualsiasi altro formato) non ha bisogno di essere troppo elaborato, anzi più è semplice ed essenziale più probabilità ha di sfondare nel mercato e di fare breccia nel cuore, nella mente, nell'anima e nello spirito degli utenti. Lo scorrimento della grafica è, proprio in virtù di ciò, più scorrevole, fluido e quindi più gradevole. Tra l'altro la presenza della mappa semplifica di gran lunga l'elaborazione e lo svolgimento delle operazioni con il cursore. La grafica quasi del tutto manuale, è stata successivamente elaborata al computer per conferirle quel dinamismo e quel realismo che la caratterizzano, al fine di ricordare al giocatore che le vicende che prova sono di natura reale /storica. Le ambientazioni cambiano in continuazione e questo gioca a vantaggio della saga, la quale non è mai ripetitiva, anzi permette al giocatore di reinventarsi sotto questo punto di vista.

Funzioni

Il gioco presenta molte funzioni, le quali richiedono molto tempo per essere apprese. Ma questo è anche il lato più divertente di tutta la facenda. Il fatto di poter disporre di così tante funzioni pone il giocatore nella condizione di poter elaborare strategie e/o tattiche più elaborate, complesse, versatili. Quindi l'approcio a questo gioco è del tipo il "fai da te" che mette il giocatore nella posizione di doversi spremere le meningi e fare appello a tutta la propria creatività, versatilità, fantasia ed immaginazione in modo da poter concepire una o più strategie di gioco vincenti ed in caso di fallimento di inventarne di nuove. Naturalmente ciò è vincolato anche ai limiti delle risorse disponibili che impongono al giocatore una certa parsimonia nel loro impiego e di effettuare dunque scelte e/o decisioni più precise, accurate ed oculate sia nella fase di costruzione civile che di offensiva militare.
La pecca di questo primo capitolo sta nel fatto di dover sempre ripetere la procedura di creazione delle unità sia civili che militari secondo il ritmo di un'unità alla volta che certo non si presta molto bene quando si decide di provare una campagna militare di livello difficile e/o una decisamente più specifica che richiede anche una certa preparazione/predisposizione psicologica.

In sostanza questo gioco mira a mettere alla prova la nostra attitudine all'organizzazione, alla ricerca e/o impiego di un metodo di gioco/lavoro, alla concentrazione, capacità di saper gestire più mansioni contemporaneamente, una sorta di coach videoludico che serve a migliorare le nostre capacità di concentrazione, organizzazione, rielaborazione, decision-making, problem solving ed altre soft skills sempre più richieste. Un piccolo-grande capolavoro di arte videoludica misto a pedagogia e storia.

Voto: 8,5