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"The 100 Girlfriends Who Really, Really, Really, Really, REALLY Love You": la commedia che ribalta i canoni del romance harem!

Sono una persona dai gusti semplici: io amo gli anime che prendono un genere e lo stravolgono prendendosi in giro. Delle serie parodia della propria categoria che portino una ventata d'aria fresca nel panorama del loro genere d'appartenenza. Da "Gintama", che scherza sugli shounen, passando poi per "Konosuba", che parodizza gli anime isekai, o anche "The Disastrous life of Saiki K", che unisce il genere sovrannaturale PSI e lo scolastico slice of life. E naturalmente anche "100 Girlfriends Who Really, Really, Really, Really, REALLY Love You", non è da meno, ribaltando il classico romance harem. Tutte queste serie stravolgono i canoni del loro genere e diventano delle grandiose opere comiche.

Parlando di 100 Girlfriends, in particolare, la sua forza risiede, secondo me, nei personaggi. Prendendo ogni stereotipo di ragazza, della cultura pop giapponese, e creandone una versione caricaturale ancora più potente ed esilarante. Partendo dalla rinomata e immancabile “tsundere”, passando dalla fredda “kuudere” e poi a delle varianti meno conosciute e più di nicchia, o addirittura inventate da zero, come la “pekodere”, che è perennemente affamata. Da queste caricature esagerate non è salvo neanche il protagonista maschile, che rappresenta il fidanzato perfetto oltre ogni limite, che va incontro alle richieste e le personalità diverse di tutte le ragazze! La personificazione del detto: “Le donne lo desiderano! Gli uomini vorrebbero essere come lui!”. Tutti questi personaggi, seppur con il passare degli episodi aumentino (con la premessa che la serie si chiuderà con 100 ragazze per il protagonista), riescono a splendere e avere abbastanza screen time ognuno, riuscendo a gestire questa moltitudine di attori in maniera bilanciata.

Poi le gag, estremamente riuscite, con tempi comici azzeccati, rotture della quarta parete (come, per esempio, lamentele contro l’adattamento che salta dei capitoli o che non è fedele all’opera originale da parte dei personaggi stessi), e continue citazioni ad altre serie popolari, tra One Piece, Dragon Ball e film dello studio Ghibli.

Cercandone un difetto, capisco che la visione di un'opera simile non sia esattamente per tutti. Come naturale che sia, in un anime di questo tipo, spesso si cade in battute più spinte e di fan service, che qualcuno potrebbe non apprezzare. In alcuni casi poi qualche sketch potrebbe risultare troppo esagerato, con un ritmo a volte serrato e che può far perdere il filo. Personalmente ho trovato solo un episodio, su (per ora) 24, troppo estremo nel suo voler essere parodia, ma a parte quello non c’è stata una sola puntata che non mi abbia fatto morire dal ridere.

In conclusione, una serie che mi sbilancerei nel definire capolavoro comico, con i suoi tanti alti e pochi bassi. La consiglio caldamente a chi vuole vedere qualcosa di nuovo nell'ambito delle romcom e voglia farsi due risate in leggerezza!