Correva l’anno 1992 quando vide la luce nel nostro paese il primo, magnifico, gioco dedicato a Mario per la neonata home console Super Nintendo. Il gioco si chiamava Super Mario World e vide la nascita di un nuovo personaggio, un piccolo dinosauro verde di nome Yoshi che mangiava mele e permetteva a Mario di fare salti incredibili.
Yoshi è entrato subito nel cuore degli appassionati tanto che appena tre anni dopo, nel 1995, Nintendo decise di dedicare il seguito proprio al dinosauro con il sottotitolo “Yoshi’s Island”.
Oltre venti anni dopo e svariati titoli e remake più o meno soddisfacenti, Nintendo ci riprova con Yoshi’s Woolly World affidando il nuovo titolo a Good Feel e lasciando la supervisione del progetto a Takashi Tezuka, storico Designer/Produttore/Supervisore di tutti i titoli di Mario e Zelda, a partire da Super Mario Bros.
Quello che ne esce è un gioco dalla grafica incredibilmente colorata e “lanosa”.
Benvenuti sull’isola Gomitolo, un pacifico luogo situato in mezzo all’Oceano Filato e abitato da Yoshi la cui tranquillità è interrotta dal perfido Kamek che trasforma tutti gli abitanti in gomitoli di lana. Toccherà al piccolo Yoshi verde, aiutato dal fido dinosauro-cane Poochy, salvare tutti gli amici e riportare la tranquillità nell’isola.
 
Yoshi’s Woolly World è un classico Platform a scorrimento orizzontale in cui l’obiettivo del gioco è far raggiungere a Yoshi il traguardo del livello.
Durante il percorso sarà possibile ingoiare i nostri nemici e farli diventare dei gomitoli di lana che possono essere sfruttati per colpire altri nemici, creare nuove piattaforme o intere sezioni di gioco. Ogni singolo livello è una gioia per gli occhi anche per le molteplici possibilità di interagire con esso. Ad esempio si possono letteralmente aspirare parti di muri che nascondono sezioni segrete oppure comprimerli come una fisarmonica per rivelare passaggi nascosti.
Durante ogni livello si possono raccogliere diversi oggetti tra cui:
- le perline che permettono di acquistare le spille che attribuiscono speciali poteri utili per saltare livelli o trasformare i normali gomitoli in versioni più grosse;
- i fiori di lana che permettono di sbloccare il livello segreto di ogni mondo accumulandone una certa quantità;
- i gomitoli che lo sbadato Kamek ha perso lungo la strada: raccogliendone cinque si salverà un nuovo coloratissimo Yoshi.
La difficoltà è stata ben bilanciata. All’inizio i livelli vi sembreranno piuttosto facili ma proseguendo l’avventura si raggiungeranno mondi con difficoltà medio-difficili. La vera sfida sarà trovare tutti i fiori di lana (alcuni sono nascosti molto bene) e alla fine di ogni mondo, se si saranno raccolti abbastanza fiori, si sbloccherà un gioco bonus a tempo con cui è possibile aumentare le proprie riserve di perline.
 

Per venire incontro ai giocatori meno esperti è stata introdotta una nuova modalità chiamata Relax in cui Yoshi acquisisce delle ali che gli permettono di volare. Questo permette di superare senza alcuno sforzo anche i livelli più difficili.
Se invece siete degli esperti videogiocatori troverete pane per i vostri denti con i livelli segreti sbloccabili con i fiori di lana.
Da notare la possibilità di interagire con gli Amiibo in differenti maniere. Utilizzando un Amiibo “Yoshi di lana” (ce ne sono tre in circolazione di differenti colori e realizzati davvero molto bene) apparirà durante i livelli di gioco un secondo Yoshi pronto a dare una mano all’occorrenza e inoltre sarà possibile salvare all'interno dell'Amiibo il proprio colore preferito per poterlo usare a casa di amici che possiedono una copia del gioco. Con gli altri Amiibo (tra cui Mario, Link, Splatoon, Sonic, Pac-man, Megaman e tanti altri) si potranno sbloccare nuovi e colorati outfit in tema col personaggio della statuina. Molto belli sono, ad esempio, quelli di Splatoon (con tanto di maglia griffata) e quello di Link che al posto del guscio sulla schiena ha lo scudo della triforza.
 
Per quanto riguarda la grafica ci troviamo di fronte ad un comparto tecnico ai massimi livelli per le console di nuova generazione. Non siamo certo di fronte ad un gioco fotorealistico dove milioni di pixel muovono i capelli dei protagonisti ma sembra davvero di essere immersi in un mondo lanoso anche perché tutto, ma proprio tutto, è stato creato per assomigliare a dei lavori a maglia fatti dalla nonna.
 

Dal protagonista ai nemici, dai mulini a vento alle montagne innevate (che sembrano dei cappelli invernali), dalle nuvole alle frecce che indicano il percorso, tutto è fatto di coloratissima lana. E che dire degli sfondi che sembrano lunghi drappi con sopra applicate nuvole e distanti colline?

Il comparto audio è ben strutturato con musiche di vario tipo a seconda del livello e mai banali. In generale si tratta di motivi rilassanti e le note vi entreranno direttamente in testa. E’ stata anche inserita la possibilità di riascoltare qualsiasi musica attraverso l’apposita opzione nella piazza principale dell’isola.



 
Yoshi’s Woolly World è un classico Platform game alla Mario e a livello di gameplay nulla o quasi è cambiato dal primo titolo per SNES con protagonista il dinosauro verde. Anche l’idea di base è ripresa da un titolo molto recente, Kirby e la stoffa dell’eroe, ma va lodato il lavoro dei game designer nel cercare di ricreare ogni dettaglio del gioco con fili infiniti di lana senza troppe forzature e risultati eccellenti.
Siamo di fronte ad un titolo fresco (a parte il fattore lana) ed estremamente divertente. Ogni livello saprà sorprendervi con qualche trovata geniale e i boss sono, come da tradizione, grossi e “pucciosi” al punto giusto.
Ottima anche l’idea di poter scegliere quale colore di Yoshi utilizzare tra circa cento disponibili, ma anche quella di poter ascoltare le musiche quando si vuole tramite l’opzione presente nella piazza principale.
In conclusione si può affermare che è un gioco molto solido, con grafica stupenda e ottime musiche. L’unico motivo per cui vi sconsiglierei l’acquisto è se siete allergici alla lana!