Xenoblade Chronicles X uscirà tra meno di un mese in Occidente e il canale YouTube GameXplain ha fatto notare alcune differenze emerse nel confronto tra la versione inglese e giapponese presenti nella creazione del personaggio.
Uno dei cambiamenti risulta nella modifica del bikini di Lynlee, molto più coperto rispetto alla controparte giapponese (ricordiamo che il personaggio in questione ha 13 anni).
Inoltre, nella versione giapponese del gioco, Lynlee può indossare qualsiasi costume esattamente come gli altri personaggi ma, nella versione inglese, i costumi più "scoperti" sono stati resi più "discreti" (solo nel suo caso).
La differenza più evidente, tuttavia, si manifesta nel menù per la creazione del personaggio femminile:
nella versione giapponese è presente un cursore che permette di ingrandire o diminuire la taglia del seno ma, come si può notare nel video, nella versione inglese l'opzione è stata rimossa e tutti i personaggi hanno una grandezza del seno predefinita.
Di seguito il video:
Leggere quanto evidenti modifiche nella controparte occidentale
Xenoblade Chronicles X uscirà il 4 Dicembre 2015 in Nord America ed Europa, esclusivamente su Wii U.
Fonte consultata:
Siliconera
Vergognoso il fatto che si debba arrivare a censurare un cribbio di videogioco e vergognosa Nintendo che gliela data vinta.
Il pg ha 13 anni ma non esiste il PEGI13 ma 3,7,12,16,18 (4,6,11,16,18 a scelta per alcune nazioni) e se vi andate a leggere le definizioni il gioco originale rientra tranquillamente nel PEGI12 dove si trovano giochi molto più spinti tipo Skyforge dove il seno si può raggiungere dimensioni assurde e le animazioni sociali sono molto sexy.
Il problema è molto più serio di quello che pensate, l'ONU ha chiesto al Giappone di eliminare lo sfruttamento dell'immagine minorile a sfondo "sessuale" nei manga e nei videogiochi per proteggere i minori da quelle immagini ma più in generale per proteggere il concetto di "minore" in se.
Non è una questioni di leggi o classificazione ma una questione di morale e umanità, come ti deve fare orrore nella realtà che un minore sia "usato" o visto in quella maniera così deve esserlo per una persona inventata, non essere di carne e ossa non trasforma una cosa orribile in una cosa bella.
Se pensate a certi manga o il 99% degli hentai trasformati in immagini reali vi mettereste a vomitare senza tregua però in quella forma disegnata così diversa lo tollerate e la scusa "ma i protagonisti sono tutti minori" non è una giustificazione, il problema è l'uso abbietto e chi lo vede!
Culturalmente però quei concetti nei manga partono da un altro punto di vista quindi il problema diventa labile e confuso specie in Giappone ma nel mondo occidentale quel punto di vista non esiste quindi è più che normale che i difensori dei minori siano orripilati e vogliano metterci un freno, dovremmo esserlo anche noi ma se siamo cresciuti con i manga allora riusciamo a vedere quel punto di vista e passarci su ma questo non possiamo imporlo al mondo. Se la questione rimane nei manga ha un valore abbastanza basso perché sono di loro di nicchia ma i videogiochi tralasciano il fattore culturale, passano oltre e vanno in mano anche a chi di manga/anime e cultura giapponese non capisce niente perciò sono i Giapponesi stessi che ci metto un bel freno anche se spesso esagerano per non correre rischi.
Qui potevano censurare solamente la tredicenne però la struttura del gioco sicuramente non può limitare la modifica dei modelli ad un solo pg perciò meglio eliminarla così vanno sul sicuro, io avrei fatto la stessa cosa.
Che poi il gioco, se fosse di qualità, non avrebbe certo bisogno di ceti mezzucci del genere per vendere.
Non ti piace la (o parte di) cultura che ha influenzato il gioco?
Comprensibile. Non comprarlo.
Non puoi pretendere che io, creatore di un gioco, adatti il mio lavoro alla tua cultura perchè tu, ente governativo (non i consumatori, attenzione) non gradisci.
Se ai consumatori la cosa da fastidio allora essi non compereranno il gioco o lo criticheranno pubblicamente. A questo punto io, in quanto sviluppatore, posso decidere di ascoltare le critiche ed evitare certe cose nei futuri titoli oppure continuare a fare come preferisco.
E questo perchè il lavoro è mio, non commissionato dall'ONU o chiunque sia stato infastidito. Se si tratta di una scelta di Monolith, allora non ho nulla da ridire.
Ma se, presumibilmente, Nintendo ha fatto pressioni (magari dopo averne ricevute lei stessa) allora la questione è un'oltraggio alla libertà di espressione.
E prima che tu dica che io sono un lolicon, no, assolutamente no. Anzi, il concetto stesso di loli mi da fastidio e non avrei mai inserito una ragazzina in un titolo del genere. Tanto meno le avrei fatto indossare abiti succinti.
Ma io non sono lo sviluppatore. Tu non sei lo sviluppatore. L'ONU non è lo sviluppatore.
Quindi se non ci piace non lo compriamo (e/o lo critichiamo).
Ma l'autore ha il diritto di esprimersi come meglio crede.
Ultima nota: non m'interessano i costumi di Lin, ne lo slider delle dimensioni del seno. Quello che mi preoccupa sono certi adattamenti testuali, come il cambiamento dell'acronimo BLADE, che da "Beyond the Logos Artificial Destiny Emancipator" è diventato "Builders of the Legacy After the Destruction of Earth", togliendo così ogni riferimento a dio dal nome.
Queste sono le censure che mi preoccupano.
(breve spiegazione sul nome originale http://xenoblade.wikia.com/wiki/Thread:27027)
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