La settimana scorsa siamo stati invitati da Bandai Namco presso il locale Videogames Party di Milano per visionare e testare con mano il prossimo titolo dedicato al famoso manga creato da Eiichiro Oda, One Piece.
One Piece Burning Blood, Il picchiaduro definitivo per la ciurma di cappello di paglia?
Dopo tre capitoli della saga “Pirate Warriors” concepiti in stile Musou, Bandai Namco cambia rotta e presenta One Piece Burning Blood sviluppato da Spike Chunsoft, casa di sviluppo nota per gli svariati titoli della serie Dragon Ball Tenkaichi Budokai, Pokemon Mystery Dungeon e J-Stars Victory VS.
Proprio quest’ultimo titolo uscito pochi mesi fa, che presentava tra i personaggi giocabili Rufy, è stato oggetto di alcune critiche a causa del sistema di combattimento semplicistico e della grafica non all’altezza di un titolo di nuova generazione. Per fugare qualsiasi perplessità è meglio chiarire fin da subito che One Piece Burning Blood non ha nulla a che vedere con il precedente titolo, ma andiamo con ordine.
Prima di iniziare a giocare abbiamo visto le principali caratteristiche del gioco spiegate direttamente dal Game Director Hiroyuki Kaneko e dal Game Producer Koji Makajima vestito da cosplayer di un membro della ciurma di Trafalgar Law, l’orso Bepo.
One Piece Burning Blood è un picchiaduro ad incontri in cui potremo interpretare molti dei personaggi creati da Eiichiro Oda; il sistema di combattimento è simile a quello visto nel recente Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 4 ovvero scontri Tag 3vs3 dove ogni personaggio ha la propria barra d’energia.
La Demo che abbiamo avuto modo di provare prevedeva solo le modalità un giocatore o due giocatori e la lista dei personaggi giocabili limitata a una ventina di personaggi tra cui Rufy, Zoro, Sanji, Nami, Barbabianca, Ace, Sabo, Boa Hancock, gli ammiragli della marina ed altri. In tutto ne sono stati presentati oltre trentacinque, con protagonisti anche delle ultime saghe come Trafalgar Law e DonQuixote Do Flamingo della saga di Dressrosa.
Ogni personaggio possiede diverse mosse speciali a seconda se si tratta di possessori del frutti del diavolo o manipolatori di Haki. Inoltre è data la possibilità, proprio come nel manga, di attivare le trasformazioni precedute da un breve ma spettacolare sequenza animata.
L’utilizzo dei tasti per le combinazioni di colpi è piuttosto semplice e si limita all’utilizzo del tasto quadrato e triangolo mentre il tasto cerchio è utilizzato per pararsi e schivare gli attacchi mentre la croce per saltare. La combinazione di L1 con questi tasti provoca l’attivazione degli attacchi speciali e dei Guard Break che permettono di spezzare le difese avversarie. Coi tasti R2 e L2 si possono cambiare i personaggi e se premuti al momento giusto possono offrire ancora più possibilità di effettuare combo. Premendo il tasto R3 si attiva la modalità Climax, ad esempio Luffy attiva il Gear 4th, e ripremendolo si attiva l’Ultimate Move, una mossa devastante e spettacolare allo stesso tempo.
Oltre alle classiche battaglie VS in locale con un amico o online è prevista una modalità storia chiamata Guerra Suprema che ripercorre gli eventi a partire dalla cattura di Ace da parte di Barbanera fino alla fine della grande guerra di Marineford. Sarà possibile seguire tutto l’arco narrativo con quattro personaggi diversi: Portgas D. Ace, Barbabianca, Sakazuki Akainu e ovviamente Monkey D. Rufy. Una scelta particolare che pone alcuni dubbi sull’effettiva lunghezza della modalità storia, ma non resta che aspettare l’uscita della versione retail per testare questa modalità di gioco.
Il titolo è il primo ad essere sviluppato per sistemi di nuova generazione; la grafica è molto colorata e in pieno stile Cel Shading, le animazioni dei personaggi risultano ottime nelle loro mosse speciali attivabili premendo la levetta analogica mentre non si può affermare la stessa cosa per gli sfondi che appaiono piuttosto spogli e con pochi dettagli.
I particolari inseriti dagli sviluppatori sono davvero tanti come le frasi personalizzate all’inizio dello scontro. Ad esempio se avrete in squadra Sanji e Zoro litigheranno tra di loro oppure Barbabianca e Ace vengono presentati come “padre e figlio”. Alcune particolari situazioni si possono ritrovare anche in battaglia: ad esempio se Sanji si trova ad affrontare Nami, Boa Hancock o altri personaggi femminili non sarete in grado di colpire l’avversario e l’unica cosa mossa possibile sarà mandare baci a forma di cuore, con un espressione da pesce lesso.
Un altro tema ricorrente in questo tipo di giochi sono i vestiti che si strappano se si subiscono troppi danni. Se per molti personaggi questa funzione non è particolarmente di nota, tutto cambia se il personaggio interpretato è una ragazza ed in particolare Boa Hancock il cui vestito lacerato lascia diverse parti del corpo scoperte.
La demo testata presenta molte potenzialità, in particolare il parco lottatori selezionabile, arrivato a oltre trenta personaggi, è già ampiamente numeroso e le animazioni risultano colorate e graficamente curate. Non resta che attendere l’uscita della versione completa per valutare appieno la giocabilità in modalità storia e la stabilità dei server per le sfide online.
Proprio quest’ultimo titolo uscito pochi mesi fa, che presentava tra i personaggi giocabili Rufy, è stato oggetto di alcune critiche a causa del sistema di combattimento semplicistico e della grafica non all’altezza di un titolo di nuova generazione. Per fugare qualsiasi perplessità è meglio chiarire fin da subito che One Piece Burning Blood non ha nulla a che vedere con il precedente titolo, ma andiamo con ordine.
Prima di iniziare a giocare abbiamo visto le principali caratteristiche del gioco spiegate direttamente dal Game Director Hiroyuki Kaneko e dal Game Producer Koji Makajima vestito da cosplayer di un membro della ciurma di Trafalgar Law, l’orso Bepo.
One Piece Burning Blood è un picchiaduro ad incontri in cui potremo interpretare molti dei personaggi creati da Eiichiro Oda; il sistema di combattimento è simile a quello visto nel recente Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 4 ovvero scontri Tag 3vs3 dove ogni personaggio ha la propria barra d’energia.
La Demo che abbiamo avuto modo di provare prevedeva solo le modalità un giocatore o due giocatori e la lista dei personaggi giocabili limitata a una ventina di personaggi tra cui Rufy, Zoro, Sanji, Nami, Barbabianca, Ace, Sabo, Boa Hancock, gli ammiragli della marina ed altri. In tutto ne sono stati presentati oltre trentacinque, con protagonisti anche delle ultime saghe come Trafalgar Law e DonQuixote Do Flamingo della saga di Dressrosa.
Ogni personaggio possiede diverse mosse speciali a seconda se si tratta di possessori del frutti del diavolo o manipolatori di Haki. Inoltre è data la possibilità, proprio come nel manga, di attivare le trasformazioni precedute da un breve ma spettacolare sequenza animata.
L’utilizzo dei tasti per le combinazioni di colpi è piuttosto semplice e si limita all’utilizzo del tasto quadrato e triangolo mentre il tasto cerchio è utilizzato per pararsi e schivare gli attacchi mentre la croce per saltare. La combinazione di L1 con questi tasti provoca l’attivazione degli attacchi speciali e dei Guard Break che permettono di spezzare le difese avversarie. Coi tasti R2 e L2 si possono cambiare i personaggi e se premuti al momento giusto possono offrire ancora più possibilità di effettuare combo. Premendo il tasto R3 si attiva la modalità Climax, ad esempio Luffy attiva il Gear 4th, e ripremendolo si attiva l’Ultimate Move, una mossa devastante e spettacolare allo stesso tempo.
Infine premendo la croce direzionale è possibile farsi aiutare da un personaggio di supporto: Se ne possono selezionare fino a tre prima dell'inizio di un combattimento tra una vasta scelta di personaggi secondari della serie ed ognuno con un effetto diverso.
Oltre alle classiche battaglie VS in locale con un amico o online è prevista una modalità storia chiamata Guerra Suprema che ripercorre gli eventi a partire dalla cattura di Ace da parte di Barbanera fino alla fine della grande guerra di Marineford. Sarà possibile seguire tutto l’arco narrativo con quattro personaggi diversi: Portgas D. Ace, Barbabianca, Sakazuki Akainu e ovviamente Monkey D. Rufy. Una scelta particolare che pone alcuni dubbi sull’effettiva lunghezza della modalità storia, ma non resta che aspettare l’uscita della versione retail per testare questa modalità di gioco.
Il titolo è il primo ad essere sviluppato per sistemi di nuova generazione; la grafica è molto colorata e in pieno stile Cel Shading, le animazioni dei personaggi risultano ottime nelle loro mosse speciali attivabili premendo la levetta analogica mentre non si può affermare la stessa cosa per gli sfondi che appaiono piuttosto spogli e con pochi dettagli.
I particolari inseriti dagli sviluppatori sono davvero tanti come le frasi personalizzate all’inizio dello scontro. Ad esempio se avrete in squadra Sanji e Zoro litigheranno tra di loro oppure Barbabianca e Ace vengono presentati come “padre e figlio”. Alcune particolari situazioni si possono ritrovare anche in battaglia: ad esempio se Sanji si trova ad affrontare Nami, Boa Hancock o altri personaggi femminili non sarete in grado di colpire l’avversario e l’unica cosa mossa possibile sarà mandare baci a forma di cuore, con un espressione da pesce lesso.
Un altro tema ricorrente in questo tipo di giochi sono i vestiti che si strappano se si subiscono troppi danni. Se per molti personaggi questa funzione non è particolarmente di nota, tutto cambia se il personaggio interpretato è una ragazza ed in particolare Boa Hancock il cui vestito lacerato lascia diverse parti del corpo scoperte.
La demo testata presenta molte potenzialità, in particolare il parco lottatori selezionabile, arrivato a oltre trenta personaggi, è già ampiamente numeroso e le animazioni risultano colorate e graficamente curate. Non resta che attendere l’uscita della versione completa per valutare appieno la giocabilità in modalità storia e la stabilità dei server per le sfide online.
One Piece Burning Blood è previsto in uscita per Playstation 4, Playstation Vita e Xbox One il 3 Giugno mentre ancora non è stata resa nota la data della versione PC. Oltre alla classica versione standard sarà possibile mettere le mani anche sulla esclusiva Marineford Edition che prevede 2 action figure di Barbabianca e della sua tomba e l’artbook ufficiale.
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