Sin dall’annuncio del contenuto del Season Pack i fan di Guerre Stellari hanno impazientemente atteso il terzo DLC di Star Wars Battlefront, Morte Nera, che adesso è finalmente disponibile. Lo sentite il tremito nella Forza?
 

Nella galassia lontana lontana creata ormai quasi 40 anni or sono da George Lucas esiste uno spartiacque, un evento così importante da fungere addirittura da riferimento temporale e dividere gli anni in BBY (Before the Battle of Yavin) e ABY (After the Battle of Yavin). L’Impero aveva da poco costruito la sua arma di distruzione di massa, la Morte Nera, e l’Alleanza Ribelle, una volta venuta in possesso dei relativi piani di costruzione, la affrontò a viso aperto nei pressi del pianeta Yavin, distruggendola sfruttando l’unico punto debole esistente. Questa storica battaglia è ora giocabile in Star Wars Battlefront grazie al nuovo contenuto scaricabile Morte Nera, già disponibile su Playstation 4, Xbox One ed Origin per chi ha acquistato il Season Pass ed in arrivo fra pochi giorni per gli altri giocatori.
Dal menù del multiplayer è sufficiente selezionare la nuova playlist Morte Nera per provare immediatamente le tre modalità disponibili del pacchetto. Abbiamo tre nuove mappe per la classica Eliminazione, due per Squadrone di Caccia e soprattutto un nuova esperienza da 24 giocatori divisa in tre fasi denominata Stazione da Battaglia, che è il fulcro del DLC e da cui derivano le cinque mappe citate precedentemente (per Eliminazione dalla mappa terrestre della nuova modalità ne sono state ricavate tre più piccole).
 

Nella prima fase ci troveremo tra asteroidi e rottami, in volo intorno ad uno Star Destroyer posto a protezione della vicina Morte Nera. Tecnicamente ricorda molto la modalità dei camminatori, con la differenza che si svolge tutta sui velivoli: i ribelli dovranno abbattere gli squadroni dei Tie Fighters e Tie Interceptor imperiali per consentire ad uno stormo di Y-Wing comandati dalla IA ed ai piloti in gioco di distruggere alcune parti vitali della torpediniera stellare al fine di farla esplodere. Ovviamente i soldati di Darth Vader dovranno abbattere gli X-Wing e gli A- Wing avversari, o quantomeno cercare di sopravvivere per impedirne la distruzione entro il tempo limite. È previsto l’ingresso in partita anche dei veicoli eroici, per cui oltre ai sopracitati mezzi sarà saltuariamente possibile imbattersi nel Millennium Falcon piuttosto che nella nave di Boba Fett. A tal proposito il DLC introduce ulteriori due nuovi caccia, l’Ala X “Rosso 5” e il Tie Advanced X1 che, per chi non lo sapesse, sono i mezzi pilotati rispettivamente da Luke Skywalker (aiutato a riparare i danni dal fido R2-D2) e Darth Vader, con tanto di rispettivi gregari selezionabili da due compagni di squadra finché i due leader saranno in gioco.
Questa fase risulta piuttosto sbilanciata a favore dei ribelli, che di rado non riusciranno ad avere la meglio sul Lato Oscuro. Ed è una cosa positiva, in quanto solo con una vittoria dell’Alleanza si può assistere ad una breve cutscene (in verità non troppo epica, difetto che vale per tutte le cinematic della Stazione di Battaglia) che introduce alla fase due, il salvataggio di R2-D2.
 

Il “droide che state cercando” è dentro la sala di comando della Morte Nera (sì, quella del film, dove Han e Luke lo avevano rinchiuso), e l’esercito ribelle dopo l’atterraggio nell’hangar ha l’ingrato compito di andare a recuperarlo per poi riportarlo alla nave ed ottenere così i piani di costruzione della stazione/arma spaziale. Come tali dati siano dentro R2-D2 non è ancora dato a sapere, ma a dicembre con Rogue One (nei cinema, ma anche nel quarto ed ultimo DLC di Star Wars Battlefront) ci toglieremo anche questa curiosità. Una volta raggiunto il droide possiamo accenderlo e, prendendone il comando, portarlo fino all’hotspot nell’hangar per porre fine alla missione, magari aiutandoci con qualche piccolo gadget che ha in serbo, come delle scosse elettriche contro i soldati nemici.
La fase due è anche l’unica di tutto il pacchetto in cui è possibile usare gli eroi. Se ne possono avere 3 per fazione ad ogni match, anche contemporaneamente. Il DLC ne introduce due nuovi, il cacciatore di taglie Bossk armato anche di lancia-micro-granate e visore termico ed in grado non solo di lanciare in fase di fuga una granata tossica Dioxis alle sue spalle, ma soprattutto tramite la carta attributo di rigenerare la propria salute ogni volta che uccide un soldato o danneggia un eroe. Per il lato luminoso invece l’eroe è lo Wookie che tutti volevamo, Chewbacca. Chewbie sarà armato con la sua classica e letale balestra e potrà potenziare tutti gli alleati intorno a lui dotandoli momentaneamente di corazza tramite la sua carta del ruggito possente. Inoltre da buon wookie potrà ferire i nemici nei paraggi colpendo il suolo con lo schianto a terra. Purtroppo poter usare i due nuovi eroi non è affatto semplice, e potranno passare molte partite prima di riuscire a trovare il bonus relativo all’eroe preferito. Se si aggiunge il fatto che la fase due non è giocabile a piacimento, ma intervallata dalle altre modalità e sbloccata solo dopo la vittoria ribelle della fase uno si può capire quanto (poco) spesso si potranno impersonare Chewbacca e Bossk.
Gli interni della Morte Nera sono stati ricreati in modo superbo, tutto riporta alla memoria la seconda parte di Una Nuova Speranza, e praticamente ogni location che potete ricordare è stata ricostruita con precisione maniacale. Effettuare un respawn e trovarsi praticamente dentro al compattatore di rifiuti, fortunatamente spento, lascerà di stucco i fan della saga.
 

Anche la fase due risulta non perfettamente bilanciata, ma stavolta a favore dell’Impero che se ben organizzato può anche non far spostare R2-D2 di un metro. E questo è un altro dei difetti maggiori dell’espansione, in quanto soltanto con una vittoria ribelle è possibile accedere alla terza fase e non ottenere il classico Game Over. E la terza fase è, per l’appunto, l’attacco alla Morte Nera nei pressi di Yavin. In caso di vittoria imperiale la playlist può cambiare modalità, per cui può passare anche oltre mezz’ora prima di poter tornare a provare l’arduo accesso alla battaglia finale.
Nel caso invece in cui i ribelli abbiano avuto la meglio accediamo dunque alla superficie della Morte Nera, nuovamente sui mezzi già visti nella fase uno (velivoli eroici compresi). E stavolta il gameplay è molto semplice e soprattutto talmente famoso che è quasi inutile descriverlo. Tre caccia ribelli selezionati dal server devono percorrere i tunnel, evitando il fuoco delle torrette turbolaser e dei caccia nemici. Gli altri nove giocatori dovranno fornire supporto attirando il fuoco o abbattendo gli inseguitori del trio di attacco. Se i prescelti saranno abbattuti prima di riuscire a percorrere tutta la sezione prevista ne verranno scelti altri 3 e così via fino al termine del tempo limite. Nel caso in cui invece i ribelli riescano a raggiungere tutti i chekpoint posizionati nei tunnel potranno sparare i missili a protoni che tramite il condotto di scarico colpiranno il reattore principale ponendo fine alla battaglia ed alla Morte Nera stessa, con tanto di cutscene finale dell’esplosione identica a quella del film. Il tempo che scorre inesorabile aumenta il coinvolgimento, e riuscire a terminare la missione dona al giocatore una grandissima soddisfazione, come un inseguimento riuscito dentro i tunnel, magistralmente riprodotti in ogni minimo dettaglio, risulta molto appagante ed adrenalinico.
L’espansione Morte Nera aggiunge inoltre due nuove armi e due nuovi gadget, tutti sbloccabili (non senza fatica, in verità) tramite i contratti di Hutt. Le armi sono entrambe molto potenti e dotate di un fuoco alternativo capace di uccidere con un sol colpo, e sono la Pistola K-16 Bryar ed il Blaster a ripetizione pesante TL-50. Sono piuttosto difficili da equipaggiare, sia per l’alto costo del contratto che per gli obiettivi richiesti. Tra gli altri il K-16 richiede ad esempio di effettuare 25 kill utilizzando soltanto Han Solo. Più semplici da sbloccare le due nuove carte, che prevedono un droide-medico che ad intervalli regolari cura i soldati nei paraggi ed una piuttosto classica mina da parete a raggio laser che si rivela molto utile nella protezione di R2-D2 dalle forze ribelli.
 
 
In definitiva la nuova espansione Morte Nera di Star Wars Battlefront si rivela decisamente buona, tecnicamente notevole, ma non fruibile al 100% per colpa delle difficoltà di ottenere eroi, armi e la fase principale dell’espansione stessa. Chi non ha il Season Pass e decide di comprarla può rimanere deluso nel caso non riesca ad usufruire al meglio di tutto l’ottimo potenziale, ed è un fattore da tenere presente soprattutto nel caso il tempo da dedicargli non sia elevatissimo. Per chi invece può dedicarcisi adeguatamente e/o è fan della saga di Star Wars (o ovviamente ha il Season Pass) il dubbio non si pone nemmeno. Imbracci il blast… emh, il controller e si arruoli nell’esercito, imperiale o ribelle che sia. Qui si decidono le sorti della Galassia, qui stiamo (ri)scrivendo la storia di Star Wars, qui siamo protagonisti di una delle scene più epiche e famose del cinema. May the Force be with you.