Uno dei titoli di punta di questo autunno per la neonata piattaforma unica Microsoft Xbox (ovvero Xbox One e Windows 10) è l’attesissimo Forza Horizon 3, il terzo spin-off arcade della famosa saga automobilistica targata Microsoft. Dopo i canyon statunitensi e la riviera italo-francese è il turno del continente australiano, con le sue foreste e la sua particolare fauna, a mostrarsi in gran forma sui nostri schermi.
 
 

Dopo un breve filmato introduttivo ci troviamo su una diga al volante di una Lamborghini Centenario LP 770-4 . Il colpo d’occhio è notevole, anche se per ora il paesaggio campestre non mostra passi avanti evidentissimi rispetto al già eccellente Horizon 2. Dopo qualche battaglia con la IA e non senza essere passati alla spettacolare visuale dal cockpit si iniziano ad incontrare le prime curve serie, potendo verificare così che la guidabilità dei precedenti episodi è rimasta pressoché invariata. Ed è un’ottima notizia perché la via di mezzo fra arcade e simulazione della saga, mutuata in gran parte da Project Gotham Racing, ne è sempre stata uno dei punti di forza. Più avanti avremo modo di constatare che la fisica di Forza Horizon 3 è stata resa un poco più realistica, con differenza più marcate soprattutto per le sezioni su sterrato (ce ne sono parecchie in alcune zone della estesa mappa, liberamente esplorabile anche fuori strada) ed anche tra le varie vetture. Una Ford GT ad esempio è nettamente meno docile di una Nissan Sylvia. Ma torniamo in game, affrontiamo una stretta curva a destra, e ci troviamo nella foresta. E qui il salto di qualità si fa abissale, gli alberi sono fantastici e tutti diversi, l’illuminazione che filtra dai rami è sublime e diventa difficile concentrarsi sulla guida abbagliati da quanto il gioco propone metro dopo metro. Prendiamo una bella speed trap, e meno male non dobbiamo pagare la multa, poi attraversiamo un piccolo fiume che intersecando l’asfalto ci rallenta e… e compare un big foot che da un campo si lancia sulla strada che stavamo percorrendo. Ci troviamo dunque al volante del nuovo veicolo con la musica che manda la carica agonistica a mille e ci lanciamo per le stradine sterrate del continente alla rincorsa di Range Rover e fuoristrada vari cercando di far loro mangiare (letteralmente) la polvere diretti alla location del primo Horizon Festival . Abbiamo un big foot come detto, per cui passare sul bagnasciuga non è un problema, del resto cosa c’è di più romantico che correre su un fuoristrada col sole basso ed il cielo arancione del tramonto australiano che ci fa da cornice? Una volta giunti sulla costa inizia il gioco vero e proprio, con tanto di scelta del nostro alter ego e del soprannome con cui vogliamo farci chiamare dai nostri collaboratori (purtroppo in lingua inglese, non essendoci il doppiaggio italiano). Rispetto ai primi due capitoli in Forza Horizon 3 siamo chiamati ad organizzare in prima persona i Festival, decidendo dove costruirli, ampliandoli e successivamente creando le nostre gare personalizzate con limitazioni, percorsi e condizioni a nostro piacimento. Arrivando a determinati stadi di espansione sbloccheremo anche i famosi duelli già visti nel secondo capitolo, sempre più folli e sempre più galvanizzanti.
 

Abbiamo appena fondato il primo Horizon Festival, per cui siamo pronti per il primo duello. Ci danno un buggy rosso e vediamo davanti a noi, accanto allo splendido faro, una Jeep Willys militare. Vabbè, facile, siamo nettamente più veloci, ha 70 anni quella Jeep. Se non fosse che un elicottero spunta alle nostre spalle e l'aggancia… Ok, non è così facile… Tre, due, uno. Via! E ci lanciamo giù per la discesa con la buggy che sembra un kart da fuoristrada. L’elicottero non segue la strada (beh, vola…) per cui cerchiamo di tagliare anche noi visto che il motore fisico lo permette, abbattiamo arbusti ed alberi di piccole dimensioni ed il gioco ci premia pure in Punti Esperienza ad ogni distruzione o derapata effettuata. Ad ogni checkpoint l’elicottero è sempre davanti a noi, seppur di poco. Riusciremo a batterlo?. Lui può seguire il corso del fiume mentre noi no, noi seguiamo la strada e, come visto prima, siamo rallentati ogni volta che attraversiamo un guado e siamo pure limitati nella direzione dalla fitta vegetazione imperante ovunque che rende il quadro generale sempre più bello. Quasi ci scontriamo in volo in una fase scriptata con tanto di bullet time ed arriviamo dunque a pochi metri dal traguardo, quando il velivolo lascia finalmente cadere la jeep sulla strada. La caduta la rallenta e la scompone e noi la sorpassiamo a pochi, pochissimi metri dalla bandiera a scacchi. Vittoria, come al solito sul filo di lana, ma la vena spettacolare dei duelli richiede come al solito di non discostarsi troppo dall’arrivo al foto finish.
L’essenza di Forza Horizon 3 è questa, ben delineata già dai primi minuti di gioco. Esplorare la vasta mappa, tra foreste pluviali, rive costiere, canyon e metropoli come Surfers Paradise, alla ricerca di avversari da assoldare (i famosi Drivatar già presenti nella serie, ovvero piloti della IA basati sui nostri amici reali su Xbox Live), di insegne da rompere, di gioielli dimenticati dentro qualche vecchio e polveroso garage e di nuove sfide da cercare, anche con l’aiuto del nuovo drone sbloccabile come extra tramite un sistema di punti abilità da accumulare. Ed ovviamente vincere gare e campionati per accumulare fans che permettono a determinate soglie di ampliare od aprire nuove sedi del Festival, oltre che ricevere moneta virtuale per acquistare nuove vetture o potenziamenti. Sono 350 le auto utilizzabili, con una enorme scelta di tipologie, da supercar recenti ad auto storiche, fuoristrada, station wagon d’annata, vecchie glorie come le nostre Alfa 155 Q4 o Lancia Fulvia 1.6 HF e chi più ne ha più ne metta. E come al solito potremo personalizzarle tecnicamente ed esteticamente, anche a livello molto avanzato tramite body kit completi oltre che col ben noto editor delle livree. La sopra citata 155, ad esempio, può essere trasformata in versione DTM tramite un pacchetto aerodinamico da acquistare (che per inciso costa più crediti della vettura stessa, ma ne vale davvero la pena).
 

Degne di menzione le gare clandestine, dove non solo dovremo vedercela col traffico oltre che con gli avversari, ma anche con la mancanza di barriere agli incroci. La pista viene delimitata da radi checkpoint, che da un lato permettono di tagliare fuori strada, dall’altro possono compromettere una vittoria se per qualche motivo ne viene mancato uno. Altra aggiunta, le liste dei desideri. Si tratta di piccole esibizioni di varia natura da effettuare con auto particolari trovate parcheggiate in alcune posizioni, come ad esempio dover raggiungere una determinata velocità ad una speed trap su una Ferrari 488 GTB. È un ottimo modo per poter provare, seppur per poco tempo, vetture che non sempre possiamo permetterci di comprare. Parliamo infine del sistema dei danni, piuttosto permissivo, ma non troppo arcade e forse un poco invasivo. Complice da un lato l’irruenza di alcuni drivatar che non si fanno scrupoli a sfrecciare contromano, dall’altro il fatto che in Australia si guida a sinistra e non è facile adattarvisi, non sarà difficilissimo avere grossi danni meccanici alla propria auto, ed i danni possono essere riparati solo nelle sedi dei festival...
Tutto ciò che abbiamo visto nel single player è trasportato pari pari nella modalità libera del multiplayer, dove al posto dei drivatar avremo giocatori veri che interagiranno con noi, anche se purtroppo spesso non saranno nelle vicinanze e saremo costretti ad un bel viaggio per raggiungerli. Oltre alle gare classiche potremmo fare delle partite in modalità più arcade come Eliminazione o Cattura la Bandiera che spezzano il ritmo della sessione. Altrimenti è possibile lanciarsi in una campagna cooperativa a 4 giocatori, che permette al leader di ricevere aiuti dai propri amici per raggiungere punti PE più velocemente. Questa funzione si rivela piuttosto importante in quanto moltissime caratteristiche di Forza Horizon 3 si sbloccano a determinati gradi di sviluppo dei festival, per cui raggranellare pochi punti esperienza in campagna significa dover aspettare molto tempo anche solo per sbloccare cose banali come i club. A proposito, come nei precedenti episodi è possibile invitare i propri amici in club per correre sotto la stessa insegna/tag e scalare le relative classifiche.
Dulcis in fundo abbiamo l'Avventura Online, dedicata a chi vuol gareggiare e non perdersi per le colline oceaniche. Si vota un campionato, si effettuano le 4 gare corrispondenti e ci si limita a raggiungere il luogo di partenza tra un gara e l’altra, spesso distante oltre 5 chilometri. È un difetto il fatto che vinca il campionato chi ottiene più punti esperienza al termine dei 4 turni e non tramite un classico sistema a punteggio sui piazzamenti, inoltre i punti vengono accumulati anche durante gli spostamenti. È dunque possibile ottenere risultati migliori in gara di un avversario, ma perdere il campionato perché lui ha effettuato più derapate o ha abbattuto più cancelli nel trasferimento pre-gara.
 

Come detto precedentemente la parte tecnica di Forza Horizon 3 è ai massimi livelli, le ambientazioni sono spettacolari, dettagliate ed evocative, le automobili (liberamente ammirabili nella ormai nota Forzavista) semplicemente ai limiti della perfezione e pure gli effetti sonori e le tracce audio delle varie stazioni sono davvero ben realizzate. I problemi di stuttering dei primi giorni sono ormai stati risolti dalle ultime patch e la relativa pesantezza del motore grafico è sicuramente ripagata dalla magnificenza a video. Rimane forse lievemente troppo accentuata la saturazione nelle ore più luminose del giorno, mentre dal tramonto all’alba e durante i momenti di pioggia (clima e tempo sono assolutamente dinamici) la grafica sarebbe ai limiti del fotorealismo se non fosse per la mancanza di persone in giro per le città. Il solito ottimo sistema di fotografia integrato (non disponibile nel multiplayer) permette di scattare foto bellissime e di recuperarle in alta risoluzione tramite l’applicazione Forza Hub gratuitamente scaricabile da Windows Store.
 
La sindrome da "more of the same" era rischiosa, ma Microsoft e PlayGround Games sono riusciti a migliorare praticamente in ogni aspetto un titolo che già era fra i migliori del suo genere. L'approdo su personal computer ha poi permesso di perfezionare ulteriormente la parte grafica, rendendolo probabilmente il miglior racing game del 2016. Assolutamente da provare per tutti i patiti di giochi di guida, arcade o simulativi che siano. Con la sua via di mezzo sui controlli Forza Horizon 3 può accontentare entrambi i tipi di videogiocatore.