Overlord II
Continuando con la seconda serie di questo malatissimo ma al contempo affascinantissimo isekai, a mio parere rimaniamo sugli stessi livelli: una trama e dei personaggi altamente convincenti e un world building all'altezza.
La storia riprende poco dopo ciò che abbiamo visto dopo la prima: Ainz, dopo aver resuscitato Shalltear in seguito alla sua morte in battaglia, decide di scandagliare il mondo alla ricerca dei world item, dei potenti oggetti dell'MMO Yggdrasil in grado di assoggettare completamente perfino un NPC di livello massimo come Shalltear.
In questa serie continua il lavoro di costruzione del protagonista e del suo entourage, i quali iniziano ad agire in maniere inaspettate. Se Ainz, nella prima serie, ci viene mostrato come una sorta di antieroe, qui finisce per fare delle azioni che iniziano a far dubitare lo spettatore di questa sua guisa.
Ci vengono anche presentati dei nuovi e interessanti personaggi come Zaryusu, uomo-lucertola stufo della chiusura dei suoi clan, e soprattutto Renner, principessa all'apparenza estremamente dolce e posata ma che nasconde una strana oscurità dentro di lei. Quest'ultima sarà un personaggio che brillerà molto nelle serie successive.
Un altro personaggio che è stato parecchio approfondito è Sebas Tian, uno dei dodici guardiani, che nella prima serie era stato lasciato un pochino in ombra, ed è diventato rapidamente uno dei miei preferiti. Continua anche il lavoro di costruzione di Brain e Stronoff, soprattutto grazie all'inserimento di Climb, cavaliere in erba al servizio diretto della principessa Renner.
La storia si può dividere in due archi narrativi ben distinti: la saga delle tribù degli uomini-lucertola e capitale del Regno E-Rantel e degli intrighi degli aristocratici. Entrambe sono molto interessanti e offrono ottimi spunti, soprattutto la seconda, tuttavia nella serie si inizia a sentire una mancanza fondamentale: la mancanza di avversari credibili per Ainz e i suoi. Nonostante i piccoli dubbi, l'interesse è ancora altissimo, perciò la parte è promossa.
Lato tecnico rimane invariato: animazioni tremende che ti fanno venir voglia di cavarti gli occhi e una CGI che fa salire un disagio e un imbarazzo impressionanti.
È ancora un'ottima serie nonostante tutto, ed è incredibile come non ci sia mai stata una caduta di stile per il momento.
La storia riprende poco dopo ciò che abbiamo visto dopo la prima: Ainz, dopo aver resuscitato Shalltear in seguito alla sua morte in battaglia, decide di scandagliare il mondo alla ricerca dei world item, dei potenti oggetti dell'MMO Yggdrasil in grado di assoggettare completamente perfino un NPC di livello massimo come Shalltear.
In questa serie continua il lavoro di costruzione del protagonista e del suo entourage, i quali iniziano ad agire in maniere inaspettate. Se Ainz, nella prima serie, ci viene mostrato come una sorta di antieroe, qui finisce per fare delle azioni che iniziano a far dubitare lo spettatore di questa sua guisa.
Ci vengono anche presentati dei nuovi e interessanti personaggi come Zaryusu, uomo-lucertola stufo della chiusura dei suoi clan, e soprattutto Renner, principessa all'apparenza estremamente dolce e posata ma che nasconde una strana oscurità dentro di lei. Quest'ultima sarà un personaggio che brillerà molto nelle serie successive.
Un altro personaggio che è stato parecchio approfondito è Sebas Tian, uno dei dodici guardiani, che nella prima serie era stato lasciato un pochino in ombra, ed è diventato rapidamente uno dei miei preferiti. Continua anche il lavoro di costruzione di Brain e Stronoff, soprattutto grazie all'inserimento di Climb, cavaliere in erba al servizio diretto della principessa Renner.
La storia si può dividere in due archi narrativi ben distinti: la saga delle tribù degli uomini-lucertola e capitale del Regno E-Rantel e degli intrighi degli aristocratici. Entrambe sono molto interessanti e offrono ottimi spunti, soprattutto la seconda, tuttavia nella serie si inizia a sentire una mancanza fondamentale: la mancanza di avversari credibili per Ainz e i suoi. Nonostante i piccoli dubbi, l'interesse è ancora altissimo, perciò la parte è promossa.
Lato tecnico rimane invariato: animazioni tremende che ti fanno venir voglia di cavarti gli occhi e una CGI che fa salire un disagio e un imbarazzo impressionanti.
È ancora un'ottima serie nonostante tutto, ed è incredibile come non ci sia mai stata una caduta di stile per il momento.
Si conclude anche la seconda stagione di "Overlord", un isekai che vede il protagonista, Ainz Ooal Gown, rinascere in questo nuovo mondo che man mano cercherà di sottomettere e conquistare. Infatti, dopo la prima stagione che, più che altro, introduceva il protagonista, la sua forza e il suo potere, questa stagione fa risaltare Ainz come l'anti-eroe della situazione, imponendosi con la forza e arrivando a recitare la "parte del buono" contro i suoi stessi subordinati, così da accrescere la considerazione che gli umani ripongono in lui. In poche parole, ogni azione che compie è volta ad accrescere il potere di Nazarick e a portare avanti il suo obiettivo, cioè la conquista del mondo.
La stagione può essere divisa in due archi differenti: il primo riguardante il processo di sottomissione degli uomini lucertola e il secondo, quello che ho preferito, che vede Ainz e gli altri impegnati ad annientare l'organizzazione "Otto Dita".
Durante questi tredici episodi sono, quindi, presentati moltissimi nuovi personaggi, partendo da Shasuryu e Zayusu, due uomini lucertola, a Tuare, che verrà accolta da Ainz, Reneer, la "particolare" principessa del regno, ed Evileye, un personaggio molto interessante che, purtroppo, è stato snaturato durante gli ultimi episodi. Si dà, quindi, moltissimo spazio ai personaggi secondari, ma non per questo la stagione risulta meno interessante, anzi...
Tra i tanti personaggi, tralasciando Demiurgos che mi aveva già incuriosita durante prima stagione, uno che ho parecchio rivalutato è Sebas, che ho apprezzato molto di più sia per la sua capacità combattiva sia per le sue azioni che lo differenziano dagli altri subordinati di Ainz.
Il comparto tecnico non si smentisce: le animazioni sono ottime, soprattutto quelle che riguardano gli scontri sono realizzate davvero benissimo; i disegni durante questa stagione mostrano una buona dose di fantasia, infatti molti sono i personaggi "di contorno" rappresentati in modo particolare e buffo. Per quanto riguarda OST, opening ed ending, si confermano ottime come per la stagione precedente.
Dopo la prima stagione, le mie aspettative non erano altissime per questa, ma mi sono dovuta ricredere. Tra tutti, ci sono personaggi a cui è stato concesso pochissimo spazio (massimo una o due apparizioni di pochi minuti), che gradirei vedere approfonditi durante la terza stagione; infatti le scene finali, così come le prime del primo episodio, impongono dubbi sugli eventi futuri.
Ovviamente, prima di guardare questa, bisogna guardare la prima stagione, che consiglio vivamente, così da guardare, poi, anche questa!
Voto: 9/10
La stagione può essere divisa in due archi differenti: il primo riguardante il processo di sottomissione degli uomini lucertola e il secondo, quello che ho preferito, che vede Ainz e gli altri impegnati ad annientare l'organizzazione "Otto Dita".
Durante questi tredici episodi sono, quindi, presentati moltissimi nuovi personaggi, partendo da Shasuryu e Zayusu, due uomini lucertola, a Tuare, che verrà accolta da Ainz, Reneer, la "particolare" principessa del regno, ed Evileye, un personaggio molto interessante che, purtroppo, è stato snaturato durante gli ultimi episodi. Si dà, quindi, moltissimo spazio ai personaggi secondari, ma non per questo la stagione risulta meno interessante, anzi...
Tra i tanti personaggi, tralasciando Demiurgos che mi aveva già incuriosita durante prima stagione, uno che ho parecchio rivalutato è Sebas, che ho apprezzato molto di più sia per la sua capacità combattiva sia per le sue azioni che lo differenziano dagli altri subordinati di Ainz.
Il comparto tecnico non si smentisce: le animazioni sono ottime, soprattutto quelle che riguardano gli scontri sono realizzate davvero benissimo; i disegni durante questa stagione mostrano una buona dose di fantasia, infatti molti sono i personaggi "di contorno" rappresentati in modo particolare e buffo. Per quanto riguarda OST, opening ed ending, si confermano ottime come per la stagione precedente.
Dopo la prima stagione, le mie aspettative non erano altissime per questa, ma mi sono dovuta ricredere. Tra tutti, ci sono personaggi a cui è stato concesso pochissimo spazio (massimo una o due apparizioni di pochi minuti), che gradirei vedere approfonditi durante la terza stagione; infatti le scene finali, così come le prime del primo episodio, impongono dubbi sugli eventi futuri.
Ovviamente, prima di guardare questa, bisogna guardare la prima stagione, che consiglio vivamente, così da guardare, poi, anche questa!
Voto: 9/10
"Overlord 2" è un'opera meravigliosa, che adoro e mi emoziona ogni volta che la rivedo; ormai l'ho vista più di dieci volte, ricordo per sempre l'emozione che ho provato la prima volta guardandola, fremevo dall'eccitazione. Bando agli indugi, sono qui per fare una recensione il più oggettiva possibile.
L'anime è un isekai, e seconda stagione di "Overlord".
La sigla iniziale rispetto a quella della precedente stagione non è un gran che, ottima invece quella finale, ottimo il comparto audio interno agli episodi, qualcosa di davvero ben curato, soprattutto nei momenti epici e solenni dove la colonna sonora dà il meglio di sé.
Per quanto riguarda il comparto visivo, è migliorato rispetto alla prima stagione, a volte si può notare che va un po' a scatti, ma di rado, per il resto le animazioni sono molto belle e fluide.
La trama si svolge con un intreccio apparentemente semplice, che lascia adito a sotto-trame ben congegnate, per poi convergere a quella principale, arricchendola; la narrazione nella parte iniziale perde di mordente divenendo lenta, quasi noiosa ma necessaria all'introduzione di nuovi personaggi e concetti; riprende la narrazione ritmata della serie precedente dalla seconda parte della stagione, ricca di momenti ecchi di fanservice e momenti di introspezione del protagonista. Mancano dei momenti che sia nella light novel che nel manga ci sono e arricchiscono la storia, e in alcuni punti danno una lieve spiegazione in più, ma immagino che li abbiano tagliati per dei motivi.
Tutti i personaggi sono molto ben caratterizzati e vengono scoperti a poco a poco, per non parlare del loro design molto ben fatto e attinente al manga e alla light novel; ottime le ambientazioni, meravigliosa Nazarick.
Ovviamente, essendo una seconda stagione, non c'è finale, e bisogna andare a vedere la terza stagione, per non parlare della quarta...
In conclusione, il mio anime preferito, che secondo me tutti dovrebbero provare a vedere.
L'anime è un isekai, e seconda stagione di "Overlord".
La sigla iniziale rispetto a quella della precedente stagione non è un gran che, ottima invece quella finale, ottimo il comparto audio interno agli episodi, qualcosa di davvero ben curato, soprattutto nei momenti epici e solenni dove la colonna sonora dà il meglio di sé.
Per quanto riguarda il comparto visivo, è migliorato rispetto alla prima stagione, a volte si può notare che va un po' a scatti, ma di rado, per il resto le animazioni sono molto belle e fluide.
La trama si svolge con un intreccio apparentemente semplice, che lascia adito a sotto-trame ben congegnate, per poi convergere a quella principale, arricchendola; la narrazione nella parte iniziale perde di mordente divenendo lenta, quasi noiosa ma necessaria all'introduzione di nuovi personaggi e concetti; riprende la narrazione ritmata della serie precedente dalla seconda parte della stagione, ricca di momenti ecchi di fanservice e momenti di introspezione del protagonista. Mancano dei momenti che sia nella light novel che nel manga ci sono e arricchiscono la storia, e in alcuni punti danno una lieve spiegazione in più, ma immagino che li abbiano tagliati per dei motivi.
Tutti i personaggi sono molto ben caratterizzati e vengono scoperti a poco a poco, per non parlare del loro design molto ben fatto e attinente al manga e alla light novel; ottime le ambientazioni, meravigliosa Nazarick.
Ovviamente, essendo una seconda stagione, non c'è finale, e bisogna andare a vedere la terza stagione, per non parlare della quarta...
In conclusione, il mio anime preferito, che secondo me tutti dovrebbero provare a vedere.
E' la seconda stagione dell'opera "Overlord", sempre di altissimo livello, con scontri, violenza e le strategie del nostro Ainz, anche se leggermente inferiore alla prima. E' un po più lenta rispetto alla precedente, a causa dell'entrata di nuovi personaggi e dell'approfondimento su di essi, che tolgono all'andamento della storia un po' di azione.
Comunque, resterete sempre attaccati fino all'ultimo secondo allo schermo, in attesa di vedere la puntata successiva, per vedere l'evolversi della storia, nonostante sia una serie di passaggio per introdurre la terza stagione.
Comunque, resterete sempre attaccati fino all'ultimo secondo allo schermo, in attesa di vedere la puntata successiva, per vedere l'evolversi della storia, nonostante sia una serie di passaggio per introdurre la terza stagione.
Un ottimo seguito, che da un lato fa presagire una conclusione della storia davvero lontana, ma d'altro canto fa notevoli passi avanti, rimediando a molte mancanze della prima stagione. Fin dall'inizio si dimostra promettente, concentrandosi sugli uomini lucertola in un modo molto meno sbrigativo di quanto mi aspettassi, facendoceli conoscere bene e permettendo loro di intraprendere un battaglia accesa e onorevole, uniti tra loro non solo dal nemico comune, ma pure dal dover evitare una faida tra tribù per nulla banale. In questo seguito si sorvola inoltre sulla fazione sacerdotale apparentemente legata ad Yggdrasil, e ci si concentra su quella più vicina, aiutata in precedenza per accrescere informazioni e fama di Momon/Ainz, in vista di conquistarla in modo più subdolo della semplice sottomissione con la forza, che, invero, potrebbe permettersi, pure senza rimpinguare le schiere di servitori zombi di basso rango. In effetti, tutti questi intrighi machiavellici di Ainz sono sicuramente astuti ma non del tutto necessari, però sono una componente abbastanza comune negli isekai, dove il protagonista anche se avvantaggiato ama sempre ponderare tutto, come a dimostrare che nonostante la sua vita sociale misera era abile online per un motivo non comune. Quindi non sorprende affatto questo aspetto, né si può dire che non sia utile sia alla piacevolezza della visione sia allo scopo ultimo di Ainz, stavolta dichiaratamente di conquista totale dei regni esistenti. Gli intrighi si fanno sempre più fitti e sia il protagonista che i suoi servitori non sembrano trovare difficoltà alcuna a rigirarsi come meglio credono gli esseri umani, nemmeno tra le loro fila di comando.
Cosa non da poco, l'aspetto malvagio degli abitanti della Catacomba di Nazarick è ben più evidente. Nel poco tempo dedicatogli, l'elfo Mare si conferma nella sua ingenuità e timidezza un mostro sadico, cancellando totalmente l'impressione iniziale. Al contempo, il suo signore Ainz tra resurrezioni mancate/concesse, dimostrazioni di forza ulteriori e debiti ripagati a chi non vi è più, appare piacevolmente più complesso del previsto nel dare "bastone e carota" agli esseri da sottomettere. Tutto per lui deve avere un tornaconto per la sua gilda, ma in qualche modo ha un suo codice di condotta. Ainz dichiara pure il suo evidente affetto filiale per i suoi attendenti, anche il più basso dei mostriciattoli, a patto che sia stato originato ai tempi di Yggdrasil; tuttavia la sua irritazione per una possibile loro disfatta appare un po' eccessiva, considerando che può riportarli indietro. Non ne fa mai una questione di prezzo, e nemmeno di onta razziale (diversamente dai suoi sgherri), si dimostra semplicemente ipocrita, vista la situazione, come del resto lui stesso aveva accennato di essere nella prima stagione.
Stavolta, anche gli umani sorprendono in positivo: se prima erano personaggi gradevoli di poco conto e di incerta durata, stavolta ne vediamo alcuni chiaramente importanti per la storia, e vediamo riconfermate anche alcune vecchie conoscenze come Gazef e Brain. Mi è piaciuto molto anche il modo di rappresentare il regno degli uomini, squallido, corrotto con schiavitù, prostituzione, percosse divertite; la stessa famiglia reale, in parte collusa col malaffare, non pare affatto intenzionata a restare sullo sfondo come in principio il vecchio re faceva intendere. Uno di rampolli poi è tutt'altro che angelico, una sorta di variante non istintiva degli yandere, che sa pianificare e aspettare per il suo obbiettivo. Ma devo dire che ho gradito tutti i nuovi personaggi introdotti, ognuno interessante a modo suo, dal fedele ma scarso cavaliere Climb alle forti guerriere della Rosa Blu, soprattutto Evileye e la mascolina Gagaran, per finire con Brain, che potrebbe mostrare dei miglioramenti in futuro, per quanto risibili confrontati al potere nemico.
La maggiore differenza con la stagione precedente però sarà il servitore di cui vedremo stavolta maggiori dettagli. Se precedentemente si erano dedicati a Shalltear Bloodfallen, senza però approfondirla più di tanto oltre a poteri e forza, stavolta invece vedremo meglio la psicologia del maggiordomo Sebas, che non sarà inerme per la maggior parte del tempo, ma anzi agirà secondo il suo codice d'onore, dimostrandosi, per quanto fedele e all'occorrenza spietato, comunque un bel personaggio, forse il migliore tra i suoi colleghi mostri. Detto questo, un possibile voltafaccia da parte sua è totalmente da escludere in futuro, la sua fedeltà ad Ainz è assoluta come il resto della servitù. L'avergli affiancato temporaneamente la crudele domestica slime Solution è una stata una scelta saggia, in quanto si può considerare caratterialmente il suo opposto, e il loro scontro silenzioso mette ulteriormente in chiaro la loro comune priorità, Nazarick.
Nota finale di lode: concentrandosi sugli avversari di Ainz più che sulle sue macchinazioni, vedremo da parte di umani e lucertoloidi combattimenti più sofferti, lunghi ed equilibrati, soprattutto coi fratelli Shasha, di conseguenza la visione risulterà più soddisfacente, nonostante qualche cliché nei dialoghi e nelle azioni.
In breve, la prima stagione era molto valida, ma non mi aveva convinto del tutto, questa seconda mostra una maggiore confidenza col soggetto e dei notevoli miglioramenti. Mi è piaciuta molto, a questo punto non posso che consigliare questa serie, sperando che la terza continui in positivo, e ribadendo a chiunque abbia voglia di darle un'occhiata che la visione potrebbe farsi più lunga del previsto con questo andazzo.
Cosa non da poco, l'aspetto malvagio degli abitanti della Catacomba di Nazarick è ben più evidente. Nel poco tempo dedicatogli, l'elfo Mare si conferma nella sua ingenuità e timidezza un mostro sadico, cancellando totalmente l'impressione iniziale. Al contempo, il suo signore Ainz tra resurrezioni mancate/concesse, dimostrazioni di forza ulteriori e debiti ripagati a chi non vi è più, appare piacevolmente più complesso del previsto nel dare "bastone e carota" agli esseri da sottomettere. Tutto per lui deve avere un tornaconto per la sua gilda, ma in qualche modo ha un suo codice di condotta. Ainz dichiara pure il suo evidente affetto filiale per i suoi attendenti, anche il più basso dei mostriciattoli, a patto che sia stato originato ai tempi di Yggdrasil; tuttavia la sua irritazione per una possibile loro disfatta appare un po' eccessiva, considerando che può riportarli indietro. Non ne fa mai una questione di prezzo, e nemmeno di onta razziale (diversamente dai suoi sgherri), si dimostra semplicemente ipocrita, vista la situazione, come del resto lui stesso aveva accennato di essere nella prima stagione.
Stavolta, anche gli umani sorprendono in positivo: se prima erano personaggi gradevoli di poco conto e di incerta durata, stavolta ne vediamo alcuni chiaramente importanti per la storia, e vediamo riconfermate anche alcune vecchie conoscenze come Gazef e Brain. Mi è piaciuto molto anche il modo di rappresentare il regno degli uomini, squallido, corrotto con schiavitù, prostituzione, percosse divertite; la stessa famiglia reale, in parte collusa col malaffare, non pare affatto intenzionata a restare sullo sfondo come in principio il vecchio re faceva intendere. Uno di rampolli poi è tutt'altro che angelico, una sorta di variante non istintiva degli yandere, che sa pianificare e aspettare per il suo obbiettivo. Ma devo dire che ho gradito tutti i nuovi personaggi introdotti, ognuno interessante a modo suo, dal fedele ma scarso cavaliere Climb alle forti guerriere della Rosa Blu, soprattutto Evileye e la mascolina Gagaran, per finire con Brain, che potrebbe mostrare dei miglioramenti in futuro, per quanto risibili confrontati al potere nemico.
La maggiore differenza con la stagione precedente però sarà il servitore di cui vedremo stavolta maggiori dettagli. Se precedentemente si erano dedicati a Shalltear Bloodfallen, senza però approfondirla più di tanto oltre a poteri e forza, stavolta invece vedremo meglio la psicologia del maggiordomo Sebas, che non sarà inerme per la maggior parte del tempo, ma anzi agirà secondo il suo codice d'onore, dimostrandosi, per quanto fedele e all'occorrenza spietato, comunque un bel personaggio, forse il migliore tra i suoi colleghi mostri. Detto questo, un possibile voltafaccia da parte sua è totalmente da escludere in futuro, la sua fedeltà ad Ainz è assoluta come il resto della servitù. L'avergli affiancato temporaneamente la crudele domestica slime Solution è una stata una scelta saggia, in quanto si può considerare caratterialmente il suo opposto, e il loro scontro silenzioso mette ulteriormente in chiaro la loro comune priorità, Nazarick.
Nota finale di lode: concentrandosi sugli avversari di Ainz più che sulle sue macchinazioni, vedremo da parte di umani e lucertoloidi combattimenti più sofferti, lunghi ed equilibrati, soprattutto coi fratelli Shasha, di conseguenza la visione risulterà più soddisfacente, nonostante qualche cliché nei dialoghi e nelle azioni.
In breve, la prima stagione era molto valida, ma non mi aveva convinto del tutto, questa seconda mostra una maggiore confidenza col soggetto e dei notevoli miglioramenti. Mi è piaciuta molto, a questo punto non posso che consigliare questa serie, sperando che la terza continui in positivo, e ribadendo a chiunque abbia voglia di darle un'occhiata che la visione potrebbe farsi più lunga del previsto con questo andazzo.
"Overlord" 2 è la seconda stagione dell'omonima serie.
In questa seconda stagione, il racconto si sposta perlopiù su nuovi personaggi e sulle loro storie, infatti gli eroi principali della prima stagione fanno da spettatori o quasi, per poi tornare prepotentemente verso il finale. Nettamente inferiore alla prima stagione, secondo me, l'introduzione di tantissime new entry rende a volte un po' legnosa la storia, e alcuni episodi risultano meno scorrevoli, e ciò è dovuto soprattutto al fatto di dover raccontare le loro storie. Nel complesso è una serie azzeccata, le battaglie e i nemici si confermano di ottimo livello; attendo con ansia la terza stagione, questa la reputo una di passaggio.
In questa seconda stagione, il racconto si sposta perlopiù su nuovi personaggi e sulle loro storie, infatti gli eroi principali della prima stagione fanno da spettatori o quasi, per poi tornare prepotentemente verso il finale. Nettamente inferiore alla prima stagione, secondo me, l'introduzione di tantissime new entry rende a volte un po' legnosa la storia, e alcuni episodi risultano meno scorrevoli, e ciò è dovuto soprattutto al fatto di dover raccontare le loro storie. Nel complesso è una serie azzeccata, le battaglie e i nemici si confermano di ottimo livello; attendo con ansia la terza stagione, questa la reputo una di passaggio.