Hahà vabbè dai, non sarà una frase post-mortem non tradotta a rovinare il gioco. Quello che mi stupisce davvero comunque è il fatto che i traduttori debbano giocarsi il titolo per tradurlo: è vero che in quel modo hanno ben presente le atmosfere, le situazioni specifiche e imparano a conoscere i personaggi (perciò potranno scegliere i vocaboli più adatti) però credevo ci fosse un metodo meno, uhm, diretto.