In linea di massima sono d'accordo con te, quello dell'orientamenteo sessuale è un elemento che 8 volte su 10 non ha rilevanza ai fini di storia o caraterizzazione e 9 volte su 10 è solo politica/marketing.
Il caso di Celeste è però leggermente diverso per due motivi, il primo è che la storia verte molto sull'introspezione della protagonista e una cosa del genere può avere senso che venga toccata, poi non era fondamentale infatti sono tutte elucubrazioni nate da dettagli di un DLC.
Il secondo motivo è che dei fan si sono sentiti 'offesi' dall'ambiguità della cosa ed è nato un dibattito di cui una giornalista si è fatta portavoce, costringendo moralmente l'autore a prendere posizione.
Il colpo di scena è che l'autore stesso ha ammesso di voler diventare trans e l'ambiguità non era dovuta a questioni politiche, ma piuttosto da un suo 'conflitto interiore' perché non si sentiva pronto a rivelare al mondo questo suo lato.
Secondo me è una bella storia. Spesso sono gli utenti a rimanere toccati dai prodotti, ma qui è l'autore stesso che ha scoperto una parte di sé che non conosceva durante il lavoro
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Non capisco perché gli sviluppatori spesso se ne escano con queste notizie come se il tutto dovesse far cambiare completamente l'identità del protagonista o del gioco.
Di sicuro la mia opinione su un videogame, possa essere negativa o positiva, non cambierà a seconda che ad un personaggio al suo interno piacciano uomini o donne (o che sia bisessuale-trans).