Sì diciamo che se il gioco piace la scelta migliore è sempre quella dato che online non riesci a divertirti coi mazzi che vuoi tu, anche se c'è da dire che stando ai leak nei prossimi update introdurrano già varie modalità che permetteranno di giocare le varie "epoche" del gioco ^^Penso comunque che se ti fai la cerchia di amici non ultra competitivi e che amano variare, con cui sai che puoi divertirti, il gioco può comunque essere un buon passatempo.
La mia conoscenza sul mondo competitivo di YGO effettivamente non è poi così vasta, come dicevo ho seguito con interesse l'evoluzione del gioco, ma da lontano, perciò lungi dall'essere un giocatore competitivo. La mia grossa critica non va tanto al flow della partita quanto al sistema chiuso di creazione mazzi, troppo guidato e rigido per i miei gusti.
Con tutto il dovuto rispetto per chi ha scritto la recensione, che rimane una lettura scorrevole ed interessante, frasi come questa dimostrano una scarsa comprensione di quella che può essere l'effettiva complessità di una partita di Yu-Gi-Oh! moderna. Sono particolarmente stupito che una frase come questa sia stata scritta proprio in relazione a Master Duels, dove Maxx "C" è a 3, e capire quando sia ottimale attivare quella carta e come giocarci attorno è conditio sine qua non per vincere molte partite.
Prendendola semplicemente come un'opinione sul gioco la prima risposta che mi viene in mente è semplicemente che, con il dovuto rispetto, si vede che chi l'ha scritta non ha mai "veramente" giocato a Yugioh e crede che sia andato a rovinarsi perché le sue memorie si limitano al parchetto con gli amici (e, parliamoci chiaro, al parchetto con gli amici è difficile trovare un gioco che *non* ti lasci bei ricordi).
Yugioh per i primi 5 anni (2 in occidente) era letteralmente un abominio. Pochissima originalità, partite estremamente ripetitive e bilanciamento quasi inesistente con carte che variano dal ridicolosamente forte al completamente inutile. Le uniche ragioni per cui ha avuto successo sono state la spinta dell'anime e il fatto che l'unica competizione fosse Magic, che era rivolto a un target molto diverso. L'avessero rilasciato negli ultimi dieci anni avrebbe avuto meno successo di Artifact.
Verso il 2004 c'è stata una svolta e il gioco ha iniziato ad essere più serio, ma era comunque molto embrionale, aveva un bilanciamento molto precario e risultava comunque essere per molti "la brutta copia di Magic" (anche se molti altri la ritengono "l'era d'oro" di Yugioh, e ha infatti dato vita al cosiddetto "GOAT format" che viene giocato anche tuttora)
La vera identità di Yugioh viene 3/4 anni dopo, con appunto l'avvento degli archetipi (necessari non per rendere tutto "più accessibilie" ma anzi meno, non avendo una rotazione di set come pressoché ogni altro TCG se non ci fossero ogni carta dovrebbe essere scritta in modo estremamente restrittivo per evitare interazioni pericolose con tutte le diecimila carte uscite prima di essa), e in seguito i metodi aggiuntivi di evocazione.
Soggettivamente la "caduta" del gioco per me è avvenuta negli ultimi 5/6 anni con l'avvento dei Link e la sovrabbondanza di handtrap, che rendono il gioco estremamente dipendente dalla prima mano e a parer mio inutilmente complesso, ma riconosco che è solo un mio parere e ho molti amici che apprezzano il gioco anche in questa sua "nuova veste". Sfido però a trovare una sola persona con un minimo di esperienza competitiva negli ultimi 20 anni che trovi lo Yugioh del 2002/2003 "un bel gioco".
Personalmente sarò nella minoranza ma sono uno di quelli a cui ancora non va giù che i Pendulum siano rimasti "castrati" anche nella Master Rule 5. Di base è una meccanica che anche senza vincoli ha avuto bisogno di carte ridicolosamente forti per combinare qualcosa nel meta (vedi Plushfire o Towers), secondo me non ci sarebbero stati problemi a lasciarli "liberi" (ovviamente riaggiustando la Banned List di conseguenza per PePe e similia).Permetto di puntualizzare solo due cosettine.
Concordo su tutto, ma, la caudta del gioco è stata dai Pendulum. Non per le carte in se, ma per le Master Rule che c'erano, oltre che per il fatto che molte persone avevano iniziato a smettere proprio per quello, erano sbilanciati. Tra l'altro, le HT proprio dall'era di ARC-V hanno iniziato a diffondersi per bene.
Secondo, gli archetipi diciamo che già esistevano nel 2004.. me pare. Cioè, le Lady Arpie ad esempio?
In definitivia il mio svarione è inutile perché se il gioco si è continuato ad evolvere in questa direzione per anni attraverso ventordici serie animate e non solo significa che piace così e i noiosi come me, semplicemente, continueranno a giocare maggiormente ad altro.
Yu-Gi-Oh! Duel Links e Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution sono considerati dei character games, ovvero titoli che permettono ai giocatori di immergersi nel manga e negli anime di Yu-Gi-Oh ma Yu-Gi-Oh! Master Duel invece permetterà loro di godere a pieno del gioco di carte in sé.
Il fatto è che appunto, il titolo è molto fuorviante considerando che l'articolo ha ben poco a che fare con Master Duel. Se appunto il "rant" fosse stato seguito da un'effettiva recensione ci poteva anche stare, ma così sarebbe stato meglio un titolo più alla "Yu-Gi-Oh!: da Duel Monsters a Master Duel" o qualcosa di simile, in quel caso avrei apprezzato di più.Come segnalato più volte, questa non è tanto una recensione quanto uno sproloquio tremendamente personale di un appassionato di giochi di carte a cui non è piaciuta la strada intrapresa da YGO
Master Duel è stata la scusa per parlarne e, come detto nella parte finale dello scritto, è un ottimo titolo su più fronti: se questa fosse stata una delle mie normali recensioni ne avrai analizzato i vari aspetti e avrei messo (almeno parzialemente) da parte quelli che sono i miei gusti, concentrandomi sui pro e contro del sistema. E ce ne sono parecchi, anche solo perché Master Duel riesce benissimo nell'arduo compito di introdurre i neofiti al competitivo, cosa decisamente non da poco!
Qui però il mio obiettivo era un altro: l'articolo non voleva presentare il gioco, ma parlare del tcg in modo più ampio partendo dal mio personale punto di vista. Forse Rantcensione non era abbastanza chiaro come titolo, ma i toni comici dello scritto e la mancanza di voto e obiettività sono tutte scelte volute.
Personalmente è stato il mio primissimo gioco di carte che mi ha avvicinato al format, e nonostante ne abbia provati e apprezzati un buon numero è rimasto comunque il mio preferito (almeno appunto, lo Yugioh fino a 5/6 anni fa). Pokémon è interessante ma il fattore fortuna è un po' troppo pesante, idem Hearthstone se non di più, Weiss Schwarz è molto originale nel format ma poco nelle carte singole (gira e rigira un sacco di carte sono praticamente identiche), Force of Will è praticamente Magic ma con delle scimmie nel team di bilanciamento, Keyforge anche interessante ma ha avuto scelte molto opinabili nella gestione e nel marketing... in conclusione Yugioh è rimasto tutto sommato il gioco migliore che ho provato, con unica (grande) pecca il prezzo del competitivo, che è però risolvibile giocando mazzi più economici, proxy o simulatori online.Se avete piacere, mi piacerebbe molto sapere come vi siete avvicinati al mondo di YGO e come siete stati catturati dal suo lato competitivo. Quali sono i vostri tcg preferiti?
Onestamente? Neanche poi troppo. Il lato competitivo è sempre stato parte integrante del gioco e le nuove meccaniche non hanno praticamente mai completamente rivoluzionato il gioco (salvo i Link che sono arrivati stravolgendo del tutto le regole in un modo che non è piaciuto praticamente a nessuno, e infatti quasi tutti i cambiamenti sono stati poi "annullati" dalla Master Rule successiva). Le lamentele vengono principalmente da chi non ha mai effettivamente provato i nuovi metodi di evocazione, che in realtà sono per la stragrande maggioranza delle variazioni sulla fusione contatto che già esisteva in Duel Monsters con gli XYZ (non le carte nere, i macchinoni di Kaiba). Per dire, i Pendulum l'hanno "rivoluzionato" così tanto che per quasi un annetto neanche li giocava nessuno...così come è un dato di fatto che il cambio sia stato massivo tra una serie e l'altra, lasciando spiazzati i giocatori sia in positivo che negativo. Ogni nuova evocazione ha rivoluzionato il gioco - o per lo meno ci ha provato - e non penso che questa sia la strada giusta per un tcg...
Non sono d'accordo semplicemente per il fatto che non c'è nemmeno una definizione specifica su cosa sia "for fun" e cosa no. Non esiste un formato simil-pauper alla magic o a tier come nel battling di Pokémon, la cosa che più ci si avvicina è appunto il Goat Format. Se fossero due giochi così diversi ci sarebbe una chiara distinzione, ma chiedendo ad anche una dozzina di persone otterrai definizioni molto diverse di "for fun".I tcg sono il mio genere preferito e YGO-competitivo per me è quasi un gioco a parte rispetto a quello for fun. Entrambi gli stili hanno i loro pregi e difetti come qualsiasi altro tcg e Konami stessa questo lo sa bene, difatti indirizza i singoli giochi verso target specifici: competitivi interessati al gioco in se e fan delle serie animate. Vi riporto questa traduzione del senior producer di Konami in seguito all'annuncio degli ultimi tre giochi di YGO:
Yu-Gi-Oh! Duel Links e Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution sono considerati dei character games, ovvero titoli che permettono ai giocatori di immergersi nel manga e negli anime di Yu-Gi-Oh ma Yu-Gi-Oh! Master Duel invece permetterà loro di godere a pieno del gioco di carte in sé.
Il fatto è che di per sé lo Yugioh di Takahashi era molto confusionario, e le regole cambiavano completamente da una saga all'altra. Per renderlo giocabile la Konami ha dovuto rimaneggiarlo molto (come per Capsule Monsters, se non vado errato), e il risultato che ne è uscito è stato appunto "un brutto clone di Magic", almeno per i primi anni. Il pezzo forte dello Yugioh di Takahashi non era certo il suo Duel Monsters, e infatti è stato praticamente abbandonato nell'ultima saga. Takahashi non è un inventore di giochi, è un mangaka shonen, e sa fare bene il suo di lavoro: raccontare una storia di personaggi che combattono per i propri ideali. Duel Monsters era solo uno dei tanti veicoli per lui, e probabilmente l'avrebbe abbandonato dopo il Duelist Kingdom se non fosse stato per la pressione degli editor.Ricordo quando davano a YGO del brutto clone di Magic e a ripensarci adesso fa proprio ridere Lo YGO degli inizi, come detto anche da voi, era praticamente l'unico competitor in circolazione per Magic e viveva più di luce riflessa per l'anime/manga che non per il gioco in sè. L'autore ha tutta la mia stima perché si è lanciato su tanti giochi diversi oltre quelli di carte e in un modo o nell'altro li ho apprezzati tutti (Capsule Monster su Ps2 mi aveva divertito da matti! Duelist of the Roses invece decisamente meno...). Una persona sola non può certo stare dietro ad un team specializzato e non c'è dubbio che lo YGO di Konami sia più strutturato di quello di Takahashi, solo avrei preferito prendesse una direzione più 'sul campo' e meno 'sulle combo di evocazioni'.
Che pallosi.. credevo di trovare delle letture interessanti e dei bei litigi.. e invece.. gente che si dà manforte a vicenda "sì anche io bla bla però boh come ho già detto gnegne".
E il recensore? Svariona prima, svariona dopo, svariona sempre. Pure nei commenti, non sta mai zitto un attimo. Che palle.
Palloso. Come il gioco.
Voto: 52
Pro: è Yu-Gi-Oh! e alla gente piace.
Contro: bisogna spendere soldi per un gioco palloso.
Giudizio finale: palloso.
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Ottima recensione