Fairy Fencer F
- Titolo originale
- Fearī Fensā Efu
- Titolo inglese
- Fairy Fencer F
- Titolo Kanji
- フェアリーフェンサーエフ
- Nazionalità
- Giappone
- Categoria
- Single-Player
- Genere
- J-Rpg
- Anno
- 2013
- Stato in patria
- Pubblicato
- Stato in Italia
- Pubblicato
- Piattaforme
- Nintendo Switch, PlayStation 3, PlayStation 4, Windows
- Disponibilità
- Idea Factory (compralo su Amazon.it)
- Valutazione cc
- 7,024 (#1947 in game) (3 valutazioni con 1 recensioni)
- Immagini
- 0 (by Redazione)
- Tag generici
- PC PlayStation-4 PlayStation-3
- Nella tua lista
- Per utilizzare la tua lista personale devi essere registrato.
- Nelle liste come
- 0 In corso, 7 Completo, 1 Pausa, 1 Sospeso, 0 Da rigiocare, 3 Da giocare
Trama: Eoni fa, una dea benevola e un “Vile God” combatterono per il destino del mondo, ma la loro forza era equivalente e i due finirono per sigillarsi l’un l’altro conficcandosi decine di armi dal grande potere magico, rimanendo così sopiti nei secoli. Tali armi leggendarie sono oggi chiamate Fury e rimangono sparse per il mondo: ognuna di esse contiene una Fairy (fata), e di tanto in tanto capita che queste scelgano umani meritevoli, detti Fencer, donando il loro potere allo scopo di raccogliere le altre Fury e risvegliare la dea benevola. Esistono ovviamente esseri umani dagli intenti meno nobili che mirano al risveglio dell’altra divinità, quella maligna, tramite lo stesso procedimento.
La nostra storia vede come protagonista Fang, un ragazzo svogliato all’inverosimile con la passione per il buon mangiare come unica ragione di vita, al punto che il gioco inizia con lui in prigione per furto di cibo. La Fata Eryn va a scegliersi come Fencer proprio un tipo del genere, il quale pensa più alla “faticaccia” che dovrà fare per ritrovare tutte le Fury piuttosto che al resto, e il rapporto con quella che sarà la sua partner di certo non inizia nel migliore dei modi. Ben presto però Eryn si accorge della malleabilità di Fang, basta infatti la promessa di un buon buffet per farlo smuovere e su ciò la ragazza punterà per tirar fuori il suo entusiasmo in quei suoi momenti di cronica svogliatezza.