Berserk and the Band of the Hawk
Il 2016 è stato un anno "sorprendente" per Berserk, per 3 ragioni:
1) il manga finalmente era ripreso con una certa regolarità
2) era stata annunciata una nuova serie tv
3) era stato annunciato pure un nuovo videogioco, il primo dal lontano 2004!
A fine 2016 oramai molti fan erano rimasti delusi, a causa dell'ennesima "pausa di riflessione" dell'autore, e della serie tv tecnicamente poco soddisfacente. Restava ancora da verificare se anche il videogame sarebbe stato una delusione, ma in occidente non l'avremmo scoperto prima di febbraio 2017.
Dopo oltre due settimane di gioco intenso fortunatamente posso dire che non sono rimasto deluso da "Berserk & the Band of the Hawk", anche se purtroppo non sono tutte rose e fiori, alcuni difetti ci sono e possono pesare parecchio nel giudizio complessivo dell'opera.
Ma andiamo con ordine: come molti sanno, questo nuovo gioco di Berserk è stato realizzato dalla Koei Tecmo, nota in particolar modo per i suoi giochi "musou" (warriors, in occidente), in genere hack'n slash o beat'em up tridimensionali in cui l'obbiettivo del giocatore è fare strage di orde di nemici (in genere con un'intelligenza artificiale molto ridotta, se non inesistente!) e sconfiggere il boss di fine livello, e/o completare alcuni obiettivi specifici. Come "One Piece Pirate Warriors", o "Ken's Rage", questo videogioco di Berserk non sfugge ai vari cliché che, nel bene o nel male, hanno portato il genere "musou" al successo in Giappone prima, e nel resto del mondo poi. Chi sperava di trovarsi di fronte ad un videogame stile "Dark Souls" o qualche elemento strategico è rimasto sicuramente assai deluso.
Ad ogni modo, le modalità di gioco disponibile sono essenzialmente tre:
1) la modalità campagna, che permette di ripercorrere la storia di Berserk in ordine cronologico, da poco prima che Guts entrasse nella Squadra dei Falchi, fino a quando si imbarca per raggiungere l'isola di Skellig (non viene fatta alcuna menzione della vita di Guts da piccolo)
2) la modalità "free", libera, che permette di affrontare le missioni già sbloccate con qualsiasi personaggio disponibile (al contrario nella campagna principale si può usare quasi sempre solo Guts)
3) la modalità "Endless Eclipse", che in pratica è una modalità "immaginaria", nel senso slegata dalla storia vera e propria, in cui i personaggi interagiscono in maniera differente da quello che si vede nei manga.
La campagna vera e propria ci vede entrare nei panni del mercenario Guts, dal suo combattimento temerario contro il temibile Bazooso, fino ai volumi più recenti, ripercorrendo tutte le avventure e disavventure più tragiche che hanno segnato la sua vita. La cosa interessante è che le varie missioni sono precedute o inframmezzate da filmati presi dai tre film animati realizzati alcuni anni fa e, per gli eventi successivi, da filmati realizzati in CG 3D. Com'è prevedibile le missioni cercano di ripercorrere le battaglie e gli eventi del manga in maniera il più fedele possibile (come ad esempio la battaglia di Dordrey), ma ovviamente non sempre è stato possibile farlo. Emblematico poi il fatto che sia stata eliminato ogni riferimento alla mini-saga di Lucine (come del resto è successo anche nell'anime), così come molti personaggi e sotto-trame non appaiono affatto (ad esempio Azan, Luka e le sue compagne, la figlia del Conte, Theresia, ed altri, alcuni apostoli della Nuova Squadra dei Falchi...). Chiaramente adattare una tale mole di volumi in un unico videogioco non era impresa semplice, e si è scelto di "potare" le parti ed i personaggi meno importanti o più problematici. Inoltre l'impressione generale è che gli sviluppatori si siano concentrati maggiormente sulla cosiddetta "Golden Age" che sulle parti successive.
Ad ogni modo non mancano battaglie impegnative contro i boss di fine livello, che siano umani o Apostoli, essendoci 4 livelli di difficoltà anche i giocatori più esperti ed esigenti riusciranno a trovare un livello di sfida che li terrà impegnati.
Sulla modalità "libera" non c'è molto da aggiungere, se non che si potranno affrontare i livelli già terminati con uno degli otto personaggi giocabili (e ciascun personaggio è disponibile in diverse versioni, più o meno potenziate: potremo dunque affrontare Zodd utilizzando Griffith o lo stesso Zodd (e non solo!), il tutto per divertimento o per raccogliere i behelit che cci permetteranno di sbloccare alcune immagini nella galleria (nulla di trascendentale, ma è comunque un incentivo per completare il gioco al 100%).
La modalità più interessante è però quella della'Endless Eclipse: chiamatela "Modalità Sogno" come in "Ken's Rage", o chiamatela modalità "massacro indiscriminato", è probabilmente il punto forte dell'intero gioco. Come si può intuire, in teoria è una modalità infinita, composta però da qualche decina di livelli diversi. Se si riesce a raggiungere il livello 100 ed a sconfiggere il potente Femto si possono sbloccare cose molto interessanti, come ad esempio l'armatura da berserker di Guts o la forma trasformata di Zodd, che ovviamente sono molto più potenti e resistenti dei personaggi base. Sconfiggendo Femto con tutti i personaggi si può sbloccare, chi l'avrebbe mai detto, Femto stesso. Ma non crediate sia una passeggiata, anche perché i punti di salvataggio sono presenti solo ogni venti livelli, è possibile recuperare energia solo una volta ogni cinque livelli, ed i boss dei livelli più avanzati non scherzano affatto! Inoltre affrontare Femto con personaggi come Guts o Zodd è un conto, affrontarli con Shielke o Casca o lo stesso Griffith è molto, molto diverso, ed ovviamente più difficile (ma anche appassionante, se vogliamo!).
Dal punto di vista tecnico la versione PS Vita del gioco non brilla particolarmente per la grafica: ad un primo impatto infatti si rimane un po' delusi dalla resa generale, soprattutto dalla povertà degli scenari, che purtroppo sono anche scarsamente interattivi: si possono distruggere alcuni oggetti presenti, ma nulla di più. Mancano molti degli effetti grafici presenti nelle versioni PC e PS4 (ad esempio i riflessi dell'acqua), il che rende il gioco poco accattivante esteticamente. Alcuni livelli inoltre sono fin troppo scuri, cosa non particolarmente gradevole. Purtroppo la PS Vita non può fare miracoli, non ha un hardware all'altezza della PS3, figuriamoci il confronto con la PS4 o il PC! L'impressione però è che con una migliore ottimizzazione si sarebbe potuto ottenere una grafica migliore: evidentemente il budget non enorme per effettuare il porting del gioco su una console come la PS Vita deve aver pesato parecchio sul risultato finale (che non è malvagio, si intende, è solo che in passato la console ha dimostrato di poter raggiungere vette molto più elevate!).
Niente da eccepire per quanto riguarda la colonna sonora originale, gli effetti sonori e le voci (solo giapponesi): i sottotitoli sono disponibili, ahimè, solo in inglese, con sommo dispiacere di tutti i fan che non masticano molto bene la lingua, senza contare che il font utilizzato è un po' troppo piccolo, ed a volte si fa fatica a leggere quello che c'è scritto.
Altro difetto, secondo me piuttosto importante, è il numero troppo esiguo di personaggi giocabili: come detto sono solo otto, che per un gioco di tipo "musou" sono pochini: rispetto a giochi come "One Piece Pirate Warriors 3", che conta diverse decine di personaggi giocabili, è un numero quasi ridicolo, infimo direi, anche considerando che ci sono diversi personaggi che avrebbero meritato di essere utilizzabili; ad esempio Shilat (il leader dei Barkilaka), il già citato Azan, Boscogne, il Cavaliere del Teschio, Mozgus (perché no?), i vari apostoli della Nuova Squadra dei Falchi, Pippin, Gambino (volendo) e tutti gli altri personaggi che probabilmente dimentico. Molti dei personaggi citati sono già presenti nel gioco, sarebbe "bastato" realizzare delle combo avanzate per ciascuno di loro, e personalmente avrei pure pagato per poterli utilizzare, come già era capitato con alcuni personaggi in "Ken's Rage", che costavano circa otto euro l'uno come DLC. Un'occasione perduta, insomma, che contribuisce ad abbassare il voto complessivo di mezzo punto (se non di un punto intero), una mezza delusione. Non resterebbe da sperare che Koei Tecmo decida in un futuro prossimo di realizzare un nuovo Berserk Musou con nuovi contenuti extra (sulla base del gioco attuale), anche se è un'eventualità abbastanza remota, a meno che non venga realizzata in futuro qualche nuova serie animata o film, non si sa mai.
Chi dunque si aspettava il videogame definitivo su Berserk sarà rimasto profondamente deluso, chi si aspettava invece un solido "musou" e niente di più probabilmente sarà stato accontentato.
Per chi è titubante e ancora non l'ha acquistato consiglio di aspettare qualche offerta, perché se forse questo non è un gioco che merita di essere acquistato al day one a prezzo pieno, resta comunque un gioco più che valido per molti giocatori, che siano o meno fan di Berserk.
1) il manga finalmente era ripreso con una certa regolarità
2) era stata annunciata una nuova serie tv
3) era stato annunciato pure un nuovo videogioco, il primo dal lontano 2004!
A fine 2016 oramai molti fan erano rimasti delusi, a causa dell'ennesima "pausa di riflessione" dell'autore, e della serie tv tecnicamente poco soddisfacente. Restava ancora da verificare se anche il videogame sarebbe stato una delusione, ma in occidente non l'avremmo scoperto prima di febbraio 2017.
Dopo oltre due settimane di gioco intenso fortunatamente posso dire che non sono rimasto deluso da "Berserk & the Band of the Hawk", anche se purtroppo non sono tutte rose e fiori, alcuni difetti ci sono e possono pesare parecchio nel giudizio complessivo dell'opera.
Ma andiamo con ordine: come molti sanno, questo nuovo gioco di Berserk è stato realizzato dalla Koei Tecmo, nota in particolar modo per i suoi giochi "musou" (warriors, in occidente), in genere hack'n slash o beat'em up tridimensionali in cui l'obbiettivo del giocatore è fare strage di orde di nemici (in genere con un'intelligenza artificiale molto ridotta, se non inesistente!) e sconfiggere il boss di fine livello, e/o completare alcuni obiettivi specifici. Come "One Piece Pirate Warriors", o "Ken's Rage", questo videogioco di Berserk non sfugge ai vari cliché che, nel bene o nel male, hanno portato il genere "musou" al successo in Giappone prima, e nel resto del mondo poi. Chi sperava di trovarsi di fronte ad un videogame stile "Dark Souls" o qualche elemento strategico è rimasto sicuramente assai deluso.
Ad ogni modo, le modalità di gioco disponibile sono essenzialmente tre:
1) la modalità campagna, che permette di ripercorrere la storia di Berserk in ordine cronologico, da poco prima che Guts entrasse nella Squadra dei Falchi, fino a quando si imbarca per raggiungere l'isola di Skellig (non viene fatta alcuna menzione della vita di Guts da piccolo)
2) la modalità "free", libera, che permette di affrontare le missioni già sbloccate con qualsiasi personaggio disponibile (al contrario nella campagna principale si può usare quasi sempre solo Guts)
3) la modalità "Endless Eclipse", che in pratica è una modalità "immaginaria", nel senso slegata dalla storia vera e propria, in cui i personaggi interagiscono in maniera differente da quello che si vede nei manga.
La campagna vera e propria ci vede entrare nei panni del mercenario Guts, dal suo combattimento temerario contro il temibile Bazooso, fino ai volumi più recenti, ripercorrendo tutte le avventure e disavventure più tragiche che hanno segnato la sua vita. La cosa interessante è che le varie missioni sono precedute o inframmezzate da filmati presi dai tre film animati realizzati alcuni anni fa e, per gli eventi successivi, da filmati realizzati in CG 3D. Com'è prevedibile le missioni cercano di ripercorrere le battaglie e gli eventi del manga in maniera il più fedele possibile (come ad esempio la battaglia di Dordrey), ma ovviamente non sempre è stato possibile farlo. Emblematico poi il fatto che sia stata eliminato ogni riferimento alla mini-saga di Lucine (come del resto è successo anche nell'anime), così come molti personaggi e sotto-trame non appaiono affatto (ad esempio Azan, Luka e le sue compagne, la figlia del Conte, Theresia, ed altri, alcuni apostoli della Nuova Squadra dei Falchi...). Chiaramente adattare una tale mole di volumi in un unico videogioco non era impresa semplice, e si è scelto di "potare" le parti ed i personaggi meno importanti o più problematici. Inoltre l'impressione generale è che gli sviluppatori si siano concentrati maggiormente sulla cosiddetta "Golden Age" che sulle parti successive.
Ad ogni modo non mancano battaglie impegnative contro i boss di fine livello, che siano umani o Apostoli, essendoci 4 livelli di difficoltà anche i giocatori più esperti ed esigenti riusciranno a trovare un livello di sfida che li terrà impegnati.
Sulla modalità "libera" non c'è molto da aggiungere, se non che si potranno affrontare i livelli già terminati con uno degli otto personaggi giocabili (e ciascun personaggio è disponibile in diverse versioni, più o meno potenziate: potremo dunque affrontare Zodd utilizzando Griffith o lo stesso Zodd (e non solo!), il tutto per divertimento o per raccogliere i behelit che cci permetteranno di sbloccare alcune immagini nella galleria (nulla di trascendentale, ma è comunque un incentivo per completare il gioco al 100%).
La modalità più interessante è però quella della'Endless Eclipse: chiamatela "Modalità Sogno" come in "Ken's Rage", o chiamatela modalità "massacro indiscriminato", è probabilmente il punto forte dell'intero gioco. Come si può intuire, in teoria è una modalità infinita, composta però da qualche decina di livelli diversi. Se si riesce a raggiungere il livello 100 ed a sconfiggere il potente Femto si possono sbloccare cose molto interessanti, come ad esempio l'armatura da berserker di Guts o la forma trasformata di Zodd, che ovviamente sono molto più potenti e resistenti dei personaggi base. Sconfiggendo Femto con tutti i personaggi si può sbloccare, chi l'avrebbe mai detto, Femto stesso. Ma non crediate sia una passeggiata, anche perché i punti di salvataggio sono presenti solo ogni venti livelli, è possibile recuperare energia solo una volta ogni cinque livelli, ed i boss dei livelli più avanzati non scherzano affatto! Inoltre affrontare Femto con personaggi come Guts o Zodd è un conto, affrontarli con Shielke o Casca o lo stesso Griffith è molto, molto diverso, ed ovviamente più difficile (ma anche appassionante, se vogliamo!).
Dal punto di vista tecnico la versione PS Vita del gioco non brilla particolarmente per la grafica: ad un primo impatto infatti si rimane un po' delusi dalla resa generale, soprattutto dalla povertà degli scenari, che purtroppo sono anche scarsamente interattivi: si possono distruggere alcuni oggetti presenti, ma nulla di più. Mancano molti degli effetti grafici presenti nelle versioni PC e PS4 (ad esempio i riflessi dell'acqua), il che rende il gioco poco accattivante esteticamente. Alcuni livelli inoltre sono fin troppo scuri, cosa non particolarmente gradevole. Purtroppo la PS Vita non può fare miracoli, non ha un hardware all'altezza della PS3, figuriamoci il confronto con la PS4 o il PC! L'impressione però è che con una migliore ottimizzazione si sarebbe potuto ottenere una grafica migliore: evidentemente il budget non enorme per effettuare il porting del gioco su una console come la PS Vita deve aver pesato parecchio sul risultato finale (che non è malvagio, si intende, è solo che in passato la console ha dimostrato di poter raggiungere vette molto più elevate!).
Niente da eccepire per quanto riguarda la colonna sonora originale, gli effetti sonori e le voci (solo giapponesi): i sottotitoli sono disponibili, ahimè, solo in inglese, con sommo dispiacere di tutti i fan che non masticano molto bene la lingua, senza contare che il font utilizzato è un po' troppo piccolo, ed a volte si fa fatica a leggere quello che c'è scritto.
Altro difetto, secondo me piuttosto importante, è il numero troppo esiguo di personaggi giocabili: come detto sono solo otto, che per un gioco di tipo "musou" sono pochini: rispetto a giochi come "One Piece Pirate Warriors 3", che conta diverse decine di personaggi giocabili, è un numero quasi ridicolo, infimo direi, anche considerando che ci sono diversi personaggi che avrebbero meritato di essere utilizzabili; ad esempio Shilat (il leader dei Barkilaka), il già citato Azan, Boscogne, il Cavaliere del Teschio, Mozgus (perché no?), i vari apostoli della Nuova Squadra dei Falchi, Pippin, Gambino (volendo) e tutti gli altri personaggi che probabilmente dimentico. Molti dei personaggi citati sono già presenti nel gioco, sarebbe "bastato" realizzare delle combo avanzate per ciascuno di loro, e personalmente avrei pure pagato per poterli utilizzare, come già era capitato con alcuni personaggi in "Ken's Rage", che costavano circa otto euro l'uno come DLC. Un'occasione perduta, insomma, che contribuisce ad abbassare il voto complessivo di mezzo punto (se non di un punto intero), una mezza delusione. Non resterebbe da sperare che Koei Tecmo decida in un futuro prossimo di realizzare un nuovo Berserk Musou con nuovi contenuti extra (sulla base del gioco attuale), anche se è un'eventualità abbastanza remota, a meno che non venga realizzata in futuro qualche nuova serie animata o film, non si sa mai.
Chi dunque si aspettava il videogame definitivo su Berserk sarà rimasto profondamente deluso, chi si aspettava invece un solido "musou" e niente di più probabilmente sarà stato accontentato.
Per chi è titubante e ancora non l'ha acquistato consiglio di aspettare qualche offerta, perché se forse questo non è un gioco che merita di essere acquistato al day one a prezzo pieno, resta comunque un gioco più che valido per molti giocatori, che siano o meno fan di Berserk.