Retro City Rampage
"Retro City Rampage" è un videogame indie realizzato dalla società canadese Vblank Entertainment. Si tratta di una parodia dei giochi alla "Grand Theft Auto", di cui riprende il gameplay di base, e anche di tantissimi altri videogame degli anni '80 come "Super Mario", "Zelda", "Sonic", solo per citare i più famosi, da cui riprende alcuni elementi o in alcuni casi interi livelli.
Ci sono però anche tantissime citazioni al cinema di quel periodo ("Ritorno al futuro", "Ghostbusters", ecc.) e alla cultura popolare in generale.
Trama
La trama vede il protagonista, chiamato semplicemente "The Player" ovvero Il Giocatore, entrare a far parte di una banda criminale. Durante una rapina in banca, però, Il Giocatore a causa di varie vicende finisce nel futuro, dove viene salvato dal dottor Choc, arrivato in quel tempo con la sua "macchina del tempo", che però si rompe subito dopo. Scopo del Giocatore è dunque quello di riuscire a trovare tutti i pezzi necessari a riparare l'automobile con la quale tornare... nel passato.
Per farlo dovrà accettare missioni da tutti i più loschi individui della città.
Gameplay
Il gameplay del gioco è di base lo stesso di "Grand Theft Auto 2": si va in giro per la città, si rubano auto, si spara ai nemici o ai pedoni, e si eseguono missioni. Durante le missioni però le cose cambiano drasticamente. La maggior parte delle missioni sono effettivamente missioni di guida, il cui scopo è andare dal punto A al punto B in un determinato lasso di tempo, ma ce ne sono altre che invece hanno obiettivi e gameplay completamente diversi. Ciò è dovuto alla sua natura di gioco parodia. Alcune missioni sono dei veri e propri rifacimenti di livelli presi da altri giochi. C'è infatti un intero livello subacqueo preso da un videogame delle Tartarughe Ninja (il più difficile di quel gioco, tra l'altro) o uno preso da "Contra", nonché combattimenti contro i boss presi da "Sonic", e via dicendo. Ciò rende le cose un po' confuse, perché il videogame, sempre per rifarsi al vecchio stile dei vecchi giochi, è avaro di istruzioni, e molto punitivo per chi sbaglia, costringendo il giocatore a dover ripetere molte volte alcune fasi solo per capire cosa fare e come farlo.
Grafica e audio
La grafica di tutto il gioco è ovviamente realizzata, come dice il titolo stesso, in modo retrò e in 8 bit, per ricordare proprio un vecchio videogame. I modelli di tutto (personaggi, veicoli) sono piccoli e di pochi colori, così come anche la città vista dall'alto. L'effetto è molto riuscito e fa sembrare davvero il videogame come se fosse stato realizzato negli anni '80.
Se però questo non bastasse, per i più nostalgici ci sono alcune opzioni che permettono di attivare dei filtri visivi che cambiano le schermate facendole diventare come quelle di un cabinato arcade o come una vecchia TV a tubo catodico.
Anche per l'audio vale più o meno lo stesso discorso. Non ci sono voci e tutti i suoni e musiche sono realizzate in formato midi.
Longevità e difficoltà
Il videogame è abbastanza corto. La storia è composta in tutto da sessantadue missioni, ma sono tutte molto brevi, le più lunghe durano al massimo dieci minuti, e pertanto per completare il gioco bastano poche ore, cinque o sei. Questo però in linea teorica, perché bisogna fare i conti con la difficoltà del gioco, che all'inizio sembra davvero molto facile, ma proseguendo rivela tutta la sua perfidia.
Le ultime dieci missioni sono qualcosa di assolutamente terribile da questo punto di vista. Difficili e parecchio frustranti, richiedono uno sforzo fisico e mentale notevole per essere portate a compimento.
Traduzione e localizzazione
Il videogame è disponibile in tutte le maggiori lingue europee, e tra queste c'è anche l'italiano. Tutti i testi sono stati tradotti, sia quelli in game che i vari menù. La traduzione è buona ma non perfetta, ci sono alcuni errori (tipo la pistola a raggi laser che in inglese si chiama Light Gun è diventata "pistola leggera") e qualche gioco di parole fatto su alcuni nomi che purtroppo con la traduzione si perde. Nel complesso però non ci si può lamentare.
Conclusioni
"Retro City Rampage" nasce come parodia, e in quello riesce benissimo. Le varie citazioni e apparizioni di personaggi famosi, che siano essi presi da film o da videogame, fanno sempre sorridere, e la trama fuori di testa invoglia abbastanza il giocatore a continuare per sapere cosa potrà succede ancora man mano che si prosegue, ma riesce anche a guadagnarsi una sua identità ben definita.
L'effetto minestrone si sente solo un po' all'inizio, ma tutte le varie cose sono talmente ben incastrate che dopo si finisce per accettare tutto naturalmente, anche ad esempio l'essere attaccati da un idraulico sovrappeso mentre si è costretti ad esplorare le fogne della città.
Nonostante questo, però, "Retro City Rampage" non è comunque un gioco per tutti.
Per apprezzarlo pienamente bisogna conoscere gli anni '80 e inizio '90, per capire tutti i vari riferimenti, ma soprattutto bisogna anche conoscere i videogame di quel periodo per non rischiare di rimanere bloccati senza capire cosa fare in alcuni punti.
Se siete tra queste persone, allora "Retro City Rampage" vi divertirà sicuramente, anche con la sua alta difficoltà.
Ci sono però anche tantissime citazioni al cinema di quel periodo ("Ritorno al futuro", "Ghostbusters", ecc.) e alla cultura popolare in generale.
Trama
La trama vede il protagonista, chiamato semplicemente "The Player" ovvero Il Giocatore, entrare a far parte di una banda criminale. Durante una rapina in banca, però, Il Giocatore a causa di varie vicende finisce nel futuro, dove viene salvato dal dottor Choc, arrivato in quel tempo con la sua "macchina del tempo", che però si rompe subito dopo. Scopo del Giocatore è dunque quello di riuscire a trovare tutti i pezzi necessari a riparare l'automobile con la quale tornare... nel passato.
Per farlo dovrà accettare missioni da tutti i più loschi individui della città.
Gameplay
Il gameplay del gioco è di base lo stesso di "Grand Theft Auto 2": si va in giro per la città, si rubano auto, si spara ai nemici o ai pedoni, e si eseguono missioni. Durante le missioni però le cose cambiano drasticamente. La maggior parte delle missioni sono effettivamente missioni di guida, il cui scopo è andare dal punto A al punto B in un determinato lasso di tempo, ma ce ne sono altre che invece hanno obiettivi e gameplay completamente diversi. Ciò è dovuto alla sua natura di gioco parodia. Alcune missioni sono dei veri e propri rifacimenti di livelli presi da altri giochi. C'è infatti un intero livello subacqueo preso da un videogame delle Tartarughe Ninja (il più difficile di quel gioco, tra l'altro) o uno preso da "Contra", nonché combattimenti contro i boss presi da "Sonic", e via dicendo. Ciò rende le cose un po' confuse, perché il videogame, sempre per rifarsi al vecchio stile dei vecchi giochi, è avaro di istruzioni, e molto punitivo per chi sbaglia, costringendo il giocatore a dover ripetere molte volte alcune fasi solo per capire cosa fare e come farlo.
Grafica e audio
La grafica di tutto il gioco è ovviamente realizzata, come dice il titolo stesso, in modo retrò e in 8 bit, per ricordare proprio un vecchio videogame. I modelli di tutto (personaggi, veicoli) sono piccoli e di pochi colori, così come anche la città vista dall'alto. L'effetto è molto riuscito e fa sembrare davvero il videogame come se fosse stato realizzato negli anni '80.
Se però questo non bastasse, per i più nostalgici ci sono alcune opzioni che permettono di attivare dei filtri visivi che cambiano le schermate facendole diventare come quelle di un cabinato arcade o come una vecchia TV a tubo catodico.
Anche per l'audio vale più o meno lo stesso discorso. Non ci sono voci e tutti i suoni e musiche sono realizzate in formato midi.
Longevità e difficoltà
Il videogame è abbastanza corto. La storia è composta in tutto da sessantadue missioni, ma sono tutte molto brevi, le più lunghe durano al massimo dieci minuti, e pertanto per completare il gioco bastano poche ore, cinque o sei. Questo però in linea teorica, perché bisogna fare i conti con la difficoltà del gioco, che all'inizio sembra davvero molto facile, ma proseguendo rivela tutta la sua perfidia.
Le ultime dieci missioni sono qualcosa di assolutamente terribile da questo punto di vista. Difficili e parecchio frustranti, richiedono uno sforzo fisico e mentale notevole per essere portate a compimento.
Traduzione e localizzazione
Il videogame è disponibile in tutte le maggiori lingue europee, e tra queste c'è anche l'italiano. Tutti i testi sono stati tradotti, sia quelli in game che i vari menù. La traduzione è buona ma non perfetta, ci sono alcuni errori (tipo la pistola a raggi laser che in inglese si chiama Light Gun è diventata "pistola leggera") e qualche gioco di parole fatto su alcuni nomi che purtroppo con la traduzione si perde. Nel complesso però non ci si può lamentare.
Conclusioni
"Retro City Rampage" nasce come parodia, e in quello riesce benissimo. Le varie citazioni e apparizioni di personaggi famosi, che siano essi presi da film o da videogame, fanno sempre sorridere, e la trama fuori di testa invoglia abbastanza il giocatore a continuare per sapere cosa potrà succede ancora man mano che si prosegue, ma riesce anche a guadagnarsi una sua identità ben definita.
L'effetto minestrone si sente solo un po' all'inizio, ma tutte le varie cose sono talmente ben incastrate che dopo si finisce per accettare tutto naturalmente, anche ad esempio l'essere attaccati da un idraulico sovrappeso mentre si è costretti ad esplorare le fogne della città.
Nonostante questo, però, "Retro City Rampage" non è comunque un gioco per tutti.
Per apprezzarlo pienamente bisogna conoscere gli anni '80 e inizio '90, per capire tutti i vari riferimenti, ma soprattutto bisogna anche conoscere i videogame di quel periodo per non rischiare di rimanere bloccati senza capire cosa fare in alcuni punti.
Se siete tra queste persone, allora "Retro City Rampage" vi divertirà sicuramente, anche con la sua alta difficoltà.