Nel parlare di dungeon crawler non si può non tornare con la mente agli anni '80, quando, nel periodo in cui la neonata industria dei videogiochi stava lentamente prendendo avvio, qualche mente geniale ebbe l'idea di ricreare sui pc una modalità di gioco nata nella realtà di Dungeons & Dragons, basata sulla semplice idea di un eroe che percorre ambiente labirintici, combattendo contro vari mostri, alla ricerca di misteriosi tesori.

Dotati di un comparto grafico decisamente rudimentale, approdarono sul mercato una miriade di titoli ispirati a questa idea: Wizardry, The Bard's Tale, Cosmic Soldier, Might and Magic, Megami Tensei, Phantasy Star, Dungeon Master, Madou Monogatari e Gauntlet, inaugurando quella che sarebbe passata alla storia come l'epoca d'oro dei dungeon crawler.

Demon Gaze

Lentamente dimenticati con l'avvento delle nuove tecnologie e con i progressi grafici da esse consentiti,
i dungeon crawler sono comunque riusciti a sopravvivere nel corso del tempo grazie a serie come Etrian Odyssey della Atlus o, volendo citare un titolo per pc abbastanza recente, il molto apprezzato Legend of Grimrock della Almost Human Ltd.

Sviluppato dalla Kadokawa Games e dalla Experience Inc per PlayStation Vita, Demon Gaze si colloca dunque in questa lunga tradizione videoludica e, dopo aver ottenuto un grande successo in termini di vendite in Giappone (anche a causa dello suo stile smaccatamente old school), Nis America ha deciso di localizzarlo e portarlo in occidente nella speranza di poter bissare anche qui da noi il risultato ottenuto in madre patria.
Trama
La trama di Demon Gaze prende avvio all'interno di un sotterraneo, quando il protagonista di nome Oz si risveglia sperduto e privo di memoria all'interno di quella che, in apparenza, sembra essere una prigione. Aggredito da un demone segregato in una delle celle, Oz viene quindi soccorso dalla prosperosa Lancelorna e condotto all'interno della Taverna della principessa Drago, ove la stessa  Lancelorna e la bellissima locandiera Fran Pendoll spiegano allo sperduto Oz di averlo soccorso diversi giorni prima mentre era completamente privo di sensi. Lorna e Fran, quindi, introducono il protagonista nella realtà della Taverna della principessa Drago, che, pur essendo in apparenza una semplice locanda, è in realtà una vera e propria base operativa per i mercenari impegnati a combattere i demoni sparsi nel mondo di Mythrid allo lo scopo di conquistare preziosi tesori. Addestrato da Lorna, Oz ben presto finisce sul campo di battaglia; egli però non è semplice mercenario, il suo occhio magico, infatti, gli conferisce l'incredibile abilità di sigillare i demoni, acquisendone i poteri, e nel giro di poco Fran e Lorna comprendono che il misterioso ragazzo da loro soccorso è in realtà quello che viene definito un Demon Gazer.

Demon Gaze

Come si può comprendere da questa breve sinossi, l'ambientazione di Demon Gaze rientra quindi nel più classico stile fantasy, e la trama, in particolare, si incentra sulla narrazione della lotta tra il Demon Gazer Oz e i demoni sparsi per le sei regioni che compongono il mondo di Mythrid (il castello di Grimodal, la Città Vecchia, il Cimitero degli Schiavi, il Sipario degli Alberi Stella e la Taverna della principessa Drago). La storia narrata, tuttavia, non è particolarmente lunga o avvincente, e, anche tenuto conto delle caratteristiche del genere cui appartiene Demon Gaze, non è più di tanto erroneo sostenere che essa, pur risultando comunque piacevole, sia quasi un aspetto secondario. Più sviluppata, invece, è la caratterizzazione dei personaggi secondari, che, grazie soprattutto ai numerosi dialoghi che si svolgono durante le soste del protagonista presso la Taverna della principessa Drago, risultano ben realizzati, con caratteri definiti e un passato individuale (anche se a volte solo abbozzato) che conferisce maggior solidità alle loro figure. Assolutamente irrilevanti sono invece i membri del party che affiancano il giocatore nelle sue battaglie, giacché la possibilità di personalizzare gli stessi in quasi ogni aspetto, si traduce nell'assenza di qualsiasi forma di caratterizzazione.

Nel complesso, Demon Gaze non è quindi un gioco dalla trama indimenticabile e, se la combinazione storia-personaggi riesce comunque a fornire una 'cornice' piacevole, il gioco sviluppato dalla Kadokawa Games sembra volersi attenere agli standard più rigidi del genere dungeon crawler, ove la parte del leone solitamente non è rivestita dalla trama, ma dal gameplay a base di grind.
Gameplay
Il gameplay si Demon Gaze si articola in tre fasi. La prima si svolge presso la Taverna della principessa Drago, ove il giocatore può interagire con i personaggi secondari, accettare quest, reclutare nuovi membri del gruppo, acquistare e vendere l'equipaggiamento e le pozioni da utilizzare durante il combattimento, e infine organizzare il party con cui dare la caccia ai demoni.

Demon Gaze Demon Gaze

La seconda fase, invece, è costituita dall'esplorazione delle diverse zone/dungeon che compongono il mondo di Mythrid, con il giocatore che, in un ambiente 3D basilare, si muove lungo dei percorsi simili a corridoi in cui è possibile imbattersi in misteri da risolvere e demoni da sconfiggere in scontri che, salvo alcune eccezione, si attivano casualmente muovendosi lungo i vari 'corridoi' (i nemici comunque non sono mai rappresentati sulla mappa, al più sono segnalati con dei cartelli). In aggiunta alle quest, il cui numero è in ogni caso abbastanza limitato, uno degli obbiettivi principali della fase di esplorazione è costituito dallo conquista della demon soul e dallo sblocco dei circoli di evocazione, i quali, oltre a fungere da save point, rappresentano un punto di connessione con il mondo dei demoni, ove, grazie a particolari gemme ottenute dai nemici sconfitti, è possibile evocare demoni in grado di 'lasciare' al termine del combattimento equipaggiamento da indossare ovvero rivendere. A dominare comunque le azioni del giocatore è la necessità di sconfiggere demoni per far soldi. Elemento principale del gameplay di Demon Gaze, infatti, è il grind (ovvero lo sconfiggere nemici in serie), che consente non solo di salire di livello, ma, sopratutto, permette di ottenere ingenti quantità d'oro necessarie sia per aggiornare/potenziare l'equipaggiamento, sia per pagare l'affitto presso la Taverna della principessa Drago (ogni volta che si torna presso la Taverna Fran pretenderà il pagamento dell'affitto, e, per espandere il party, sarà necessario ovviamente affittare nuove stanze, fino ad un massimo di cinque).

La terza fase, infine, è costituita dai combattimenti, impostati secondo il classico stile a a turni. Al di là dell'impostazione di base (piuttosto semplice), il sistema di combattimento è però decisamente articolato, e tra il posizionamento del gruppo sul campo di battaglia, la grande varietà di skill, e la possibilità di Oz di evocare i demoni catturati (con relativi rischi), il risultato è di ottimo livello, soprattutto se si considera che, aumentando la difficoltà del gioco, il livello di sfida diventa veramente elevato ed in grado di soddisfare anche i videogiocatori dai palati più fini.

Demon Gaze

Dal punto di vista del gameplay, in conclusione, Demon Gaze si può definire un vero e proprio gioco old school, in cui l'unica concessione alla modernità è il sistema di messaggi dei Demon Gazer che consente ai giocatori di lasciare lungo i dungeon dei messaggi (vuoi per avvisare della presenza di pericoli o di porte segrete, ma anche per ingannare) visibili a tutti i giocatori connessi alla rete (vista l'evidente incidenza sul livello di difficoltà del gioco, vi è comunque la possibilità di rinunciare a tali messaggi).
Grafica e Audio
Per quanto riguarda la parte tecnica, partendo dal presupposto che la visuale del giocatore rimane sempre in prima persona, le fasi del gioco ambientate nella Taverna della principessa Drago e i combattimenti sono rappresentante interamente con modelli bidimensionali di elevata qualità (è presente anche un certa dose di immagini ecchi). Se nel caso dei personaggi secondari questa scelta si rivela particolarmente felice grazie agli ottimi disegni utilizzati, nei combattimenti l'uso esclusivo di modelli bidimensionali conferisce però al gioco un'eccessiva staticità. La fase dell'esplorazione, invece, si svolge in un ambiente 3D veramente basilare con pochi poligoni e textures di bassa risoluzione, e se è vero che nei dungeon crawler la grafica non riveste certo un ruolo centrale, qualcosina di più poteva essere fatta sotto tale aspetto dalla Kadokawa Games, che si è veramente limitata a fare il minimo sindacale. Il difetto più grande del reparto grafico di questo gioco, però, è costituito dalla totale mancanza di scene animate, soprattutto nelle diverse 'cut-scenes' (se così le vogliamo chiamare) che si attivano durante i combattimenti o i dialoghi.

Eccellente la parte sonora del gioco, con un doppiaggio (anche se non completo) disponibile sia in inglese che in giapponese (quest'ultimo impreziosito da interpreti del calibro di Saori Hayami, Atsuko Tanaka e Yukari Tamura), e ottime musiche che ben si adattano alle diverse ambientazioni del gioco, il cui unico difetto è forse l'eccessiva ripetitività (inserire qualche canzone in più non avrebbe fatto male).


 
In conclusione Demon Gaze è un gioco old school che, pur inserendo qualche novità a livello di gameplay (dalla gestione dei demoni catturati, ai messaggi dei demon gazer), mira, neanche tanto velatamente, a riproporre senza tante contaminazioni una modalità di gioco incredibilmente simile a quella dei dungeon crawler delle origini, con un risultato finale decisamente apprezzabile che ha consentito al lavoro della Kadokawa Games di ottenere un grande successo in madre patria. Ciò detto, Demon Gaze è un gioco consigliato sicuramente agli amanti del genere, i quali, grazie al livello di difficoltà piuttosto elevato, potranno trovare pane per i loro denti (soprattutto nei boss fight), allo stesso tempo, però, la curva di apprendimento ben livellata e alcuni accorgimenti come il sistema di messaggi dei demon gazer lo rendono comunque un gioco adatto anche a chi desidera cimentarsi per la prima volta con un dungeon crawler.