Ambientato tra Resident Evil 5 e il 6, ma seguito del capitolo esordito inizialmente su 3DS, Revelations 2 viene riproposto in una nuova ed inedita formula per la saga, ovvero quella episodica. Qui recensiremo i primi due episodi di quello che ritengo il seguito del miglior Resident Evil inedito pubblicato negli ultimi anni, dopo essere stato deluso dal quinto e soprattutto dal sesto episodio.
Il gioco è disponibile per PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 ed Xbox One, quella a cui ho giocato e su cui si basano le mie considerazioni è la versione PlayStation 4. I vari capitoli sono disponibili a un costo contenuto o in unica soluzione a soli 24,99 Euro. Il 20 di Marzo uscirà invece la versione retail, che oltre i quattro capitoli che compongono la trama principale offrirà diversi extra.
E’ un giorno di festa per TerraSave, organizzazione che lotta in tutto il mondo per limitare i danni legati al bioterrorismo. Proprio durante il ricevimento la sede viene attaccata da un gruppo terroristico sconosciuto che rapisce o uccide i dipendenti presenti. Claire Redfield si risveglia in una prigione, con la cella aperta, e inizia ad esplorare i sotterranei incontrando Moira Burton. Le due fanno squadra e iniziano e cercare una via di fuga, scoprendo di non essere sole e che la loro compagnia non è delle più gradite. Nel mentre Barry Burton, padre di Moira, sta cercando la figlia e scopre che è probabilmente confinata in un’isola, sulla quale si reca. Appena sbarcato si trova alle spalle un’inquietante bambina di nome Natalia, che dice di essere cresciuta in quel luogo e che non ha affatto paura dagli zombi e delle altre minacce che l’isola nasconde.
Non intendo fare spoiler sulla trama, tuttavia va segnalata la presenza di una “Guardiana”, che soprattutto nel secondo episodio risulta uno dei perni della narrazione.
Resident Evil Revelations 2 riprende lo stile che la saga ci ha proposto da Resident Evil 4: ci troveremo quindi con una telecamera mobile che segue il vostro giocatore e la possibilità di mirare quando sparate grazie alle leve analogiche. Se avete giocato a qualsiasi Resident Evil dal 4 in poi, tutto vi risulterà molto familiare, anche se sono fortunatamente presenti delle importanti innovazioni che obbligano i giocatori ad un approccio più strategico, in cui diventa fondamentale la cooperazione fra i due personaggi che vi troverete sempre a controllare.
In questa ottica vi è un’interessante modalità cooperativa offline, molto piacevole e intelligente, pertanto se avete un amico nei paraggi vi consiglio di coinvolgerlo nelle vostre partite, sebbene vedrete il vostro schermo sensibilmente ridotto. Le differenze tra il personaggio di supporto e quello primario sono così marcate che giocare in due offre un’esperienza che prima la saga non era mai riuscita a proporre in modo convincente.
Caire è il classico personaggio alla Resident Evil, non è dotata di particolari abilità, se non quella di sparare con l’arsenale in suo possesso. Discorso simile anche per Barry, via che quest’ultimo è meglio equipaggiato ed è anche in grado di cogliere i nemici alle spalle e ucciderli senza che possano reagire. Più interessante è Moira che, sebbene non ami usare le armi da fuoco, grazie alla sua torcia riesce a stordire gli avversari e renderli facili vittime per Claire. Grazie al piede di porco può inoltre a dare il colpo di grazia ai nemici a terra e ovviamente è indispensabile per forzare porte e serrature. Sempre grazie alla luce può infine trovare oggetti nascosti e altri collezionabili. Ancora più insolito è il personaggi di Natalia che ha il potere di percepire i nemici nelle vicinanze e, pure lei, riesce a scoprire gli oggetti nascosti.
Le due coppie propongono due stili diversi di gioco, con il duo Claire e Moira che risulta più votato all’azione, ma che vede in Moira, soprattutto nella seconda parte, il personaggio che meno di tutti mi è piaciuto. Il duo Barry e Natalia, invece, l’ho trovato più interessante: l’esplorazione deve procedere in modo più cauto e il personaggio di Natalia è veramente interessante, ha risvolti importanti nella trama e dei poteri che la rendono a tratti indispensabile. Praticamente userete solo lei, tranne quando dovrete eliminare le minacce che avete individuato. Tra l’altro nella seconda parte ci sono dei nemici invisibili che ammazzano in modo istantaneo Barry, Natalia è l’unico modo per individuali. Non nego che tutto questo, senza contare alcuni enigmi e il mattone che Natalia può usare, mi hanno fatto venire in mente The Last of Us.
Per quel che riguarda le armi e gli equipaggiamenti, sono presenti i soliti elementi tipici della saga con l’aggiunta di qualche oggetto in più da combinare, per esempio per creare tipi diversi di bombe o esche, che rendono l’esperienza un po’ più tattica.
Nata come evoluzione della modalità Mercenari, la modalità Raid trova in Resident Evil Revelations 2 un restyling davvero sorprendente che la rende qualcosa di più di un semplice contorno atto ad aumentare la longevità della modalità campagna. Scelto uno dei personaggi disponibili lo potete equipaggiare e dotare di alcune abilità. Man mano che proseguite acquisirete monete, nuove abilità e armi extra, senza contare che il personaggio che usate acquisterà esperienza e aumenterà di livello.
I livelli sono piuttosto lineari e consistono nel sconfiggere un numero predefinito di avversari, una volta fatto vi si apriranno le porte per il livello successivo. La cosa sorprendente di questa modalità è la grandissima quantità di sbloccabili, che aumenta in modo incredibile la longevità di Resident Evil Revelations 2. Avrete ovviamente a disposizione più munizioni del normale, pertanto non dovrete lesinare sulle stesse come nella modalità normale.
Grafica e comparto tecnicoIl gioco offre un discreto impatto grafico, ma è lontano dallo sfruttare le capacità di Playstation 4, anzi, anche un identico risultato per Playstation 3 non sarebbe stato esente da difetti. Le texture non fanno gridare al miracolo e a livello poligonale vi è qualche imperfezione, con muri invisibili e qualche compenetrazione poligonale di troppo. A questo si aggiunge la poca fantasia nella scelta delle location, già viste in altri capitoli e riciclate anche all’interno del gioco, visto che Barry e Natalia ricalcano le impronte di Claire e Moira.
Nulla di questo comunque va incidere sulla giocabilità, che rimane molto buona grazie ad un sistema di controllo collaudato e qui ulteriormente ottimizzato e migliorato.
Molto meglio il sonoro, il fattore che più di tutti riesce a creare tensione.
Il gioco è disponibile per PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 ed Xbox One, quella a cui ho giocato e su cui si basano le mie considerazioni è la versione PlayStation 4. I vari capitoli sono disponibili a un costo contenuto o in unica soluzione a soli 24,99 Euro. Il 20 di Marzo uscirà invece la versione retail, che oltre i quattro capitoli che compongono la trama principale offrirà diversi extra.
Dopo la recensione dei primi 2 episodi, ci apprestiamo ora a dare un’occhiata a quanto accade negli ultimi 2.
Trama
E’ un giorno di festa per TerraSave, organizzazione che lotta in tutto il mondo per limitare i danni legati al bioterrorismo. Proprio durante il ricevimento la sede viene attaccata da un gruppo terroristico sconosciuto che rapisce o uccide i dipendenti presenti. Claire Redfield si risveglia in una prigione, con la cella aperta, e inizia ad esplorare i sotterranei incontrando Moira Burton. Le due fanno squadra e iniziano e cercare una via di fuga, scoprendo di non essere sole e che la loro compagnia non è delle più gradite. Nel mentre Barry Burton, padre di Moira, sta cercando la figlia e scopre che è probabilmente confinata in un’isola, sulla quale si reca. Appena sbarcato si trova alle spalle un’inquietante bambina di nome Natalia, che dice di essere cresciuta in quel luogo e che non ha affatto paura dagli zombi e delle altre minacce che l’isola nasconde.Non intendo fare spoiler sulla trama, tuttavia va segnalata la presenza di una “Guardiana”, che soprattutto nel secondo episodio risulta uno dei perni della narrazione.
Update episodi 3 e 4: la storia si conclude con due finali diversi, uno buono e uno cattivo. Il trigger, per scegliere il finale è nascosto nell’episodio 3 nella parte di Claire/Moira: se lo sbagliate, dovrete rigiocarlo. Il finale buono l’ho trovato soddisfacente, anche se lascia aperta la strada per un ulteriore seguito. La trama prevede, nel terzo capitolo, alcuni colpi di scena che fanno partire con buone basi il quarto capitolo, che sfortunatamente fa rientrare tutto nei clichè della saga. Ho trovato particolarmente deludente la parte relativa a Claire e Moira, che termina in modo sbrigativo e poco ispirato.
GamePlay
Resident Evil Revelations 2 riprende lo stile che la saga ci ha proposto da Resident Evil 4: ci troveremo quindi con una telecamera mobile che segue il vostro giocatore e la possibilità di mirare quando sparate grazie alle leve analogiche. Se avete giocato a qualsiasi Resident Evil dal 4 in poi, tutto vi risulterà molto familiare, anche se sono fortunatamente presenti delle importanti innovazioni che obbligano i giocatori ad un approccio più strategico, in cui diventa fondamentale la cooperazione fra i due personaggi che vi troverete sempre a controllare.In questa ottica vi è un’interessante modalità cooperativa offline, molto piacevole e intelligente, pertanto se avete un amico nei paraggi vi consiglio di coinvolgerlo nelle vostre partite, sebbene vedrete il vostro schermo sensibilmente ridotto. Le differenze tra il personaggio di supporto e quello primario sono così marcate che giocare in due offre un’esperienza che prima la saga non era mai riuscita a proporre in modo convincente.
Caire è il classico personaggio alla Resident Evil, non è dotata di particolari abilità, se non quella di sparare con l’arsenale in suo possesso. Discorso simile anche per Barry, via che quest’ultimo è meglio equipaggiato ed è anche in grado di cogliere i nemici alle spalle e ucciderli senza che possano reagire. Più interessante è Moira che, sebbene non ami usare le armi da fuoco, grazie alla sua torcia riesce a stordire gli avversari e renderli facili vittime per Claire. Grazie al piede di porco può inoltre a dare il colpo di grazia ai nemici a terra e ovviamente è indispensabile per forzare porte e serrature. Sempre grazie alla luce può infine trovare oggetti nascosti e altri collezionabili. Ancora più insolito è il personaggi di Natalia che ha il potere di percepire i nemici nelle vicinanze e, pure lei, riesce a scoprire gli oggetti nascosti.
Le due coppie propongono due stili diversi di gioco, con il duo Claire e Moira che risulta più votato all’azione, ma che vede in Moira, soprattutto nella seconda parte, il personaggio che meno di tutti mi è piaciuto. Il duo Barry e Natalia, invece, l’ho trovato più interessante: l’esplorazione deve procedere in modo più cauto e il personaggio di Natalia è veramente interessante, ha risvolti importanti nella trama e dei poteri che la rendono a tratti indispensabile. Praticamente userete solo lei, tranne quando dovrete eliminare le minacce che avete individuato. Tra l’altro nella seconda parte ci sono dei nemici invisibili che ammazzano in modo istantaneo Barry, Natalia è l’unico modo per individuali. Non nego che tutto questo, senza contare alcuni enigmi e il mattone che Natalia può usare, mi hanno fatto venire in mente The Last of Us.
Per quel che riguarda le armi e gli equipaggiamenti, sono presenti i soliti elementi tipici della saga con l’aggiunta di qualche oggetto in più da combinare, per esempio per creare tipi diversi di bombe o esche, che rendono l’esperienza un po’ più tattica.
Update episodi 3 e 4: Le dinamiche sopra non cambiano più di tanto, la coppia Claire e Moira è indirizzata in situazioni in cui vi è più azione ed è protagonista di un terzo episodio in ascesa, mentre la loro apparizione nel quarto è sin tropo fugace e tutta action, senza alcun boss finale. Barry e Natalia sono invece protagonisti di un episodio 3 forse non al livello degli altri a loro dedicati, in compenso il quarto è piuttosto lungo e ricco di cose da fare, tra enigmi, qualche scontro e la bella idea del gas velenoso, che obbliga i giocatori a cercare con una certa apprensione le aree non contaminate. Lungo non vuol dire tuttavia entusiasmante, visto che la parte legata alle carrucole è un po’ noiosa e sembra essere stata aggiunta un po’ per allungare l’episodio.
Nel complesso il terzo episodio offre situazioni di maggiore tensione, mi ha disturbato maggiormente, tende ad innalzare un po' il livello di difficoltà, rendendolo il mio preferito. Il quarto sembra stato realizzato in modo un po' frettoloso, nonostante preveda uno scontro finale piuttosto tosto.
Nel complesso il terzo episodio offre situazioni di maggiore tensione, mi ha disturbato maggiormente, tende ad innalzare un po' il livello di difficoltà, rendendolo il mio preferito. Il quarto sembra stato realizzato in modo un po' frettoloso, nonostante preveda uno scontro finale piuttosto tosto.
Modalità Raid
Nata come evoluzione della modalità Mercenari, la modalità Raid trova in Resident Evil Revelations 2 un restyling davvero sorprendente che la rende qualcosa di più di un semplice contorno atto ad aumentare la longevità della modalità campagna. Scelto uno dei personaggi disponibili lo potete equipaggiare e dotare di alcune abilità. Man mano che proseguite acquisirete monete, nuove abilità e armi extra, senza contare che il personaggio che usate acquisterà esperienza e aumenterà di livello.I livelli sono piuttosto lineari e consistono nel sconfiggere un numero predefinito di avversari, una volta fatto vi si apriranno le porte per il livello successivo. La cosa sorprendente di questa modalità è la grandissima quantità di sbloccabili, che aumenta in modo incredibile la longevità di Resident Evil Revelations 2. Avrete ovviamente a disposizione più munizioni del normale, pertanto non dovrete lesinare sulle stesse come nella modalità normale.
Grafica e comparto tecnico
Nulla di questo comunque va incidere sulla giocabilità, che rimane molto buona grazie ad un sistema di controllo collaudato e qui ulteriormente ottimizzato e migliorato.
Molto meglio il sonoro, il fattore che più di tutti riesce a creare tensione.
Update episodi 3 e 4: poco da aggiungere, confermo le belle musiche ed effetti sonori, che aiutano i momenti di azione. C’è parecchio riciclo di ambientazioni, un po’ di backtracking, ma nel quarto episodio ho trovato una location che mi è piaciuta e che probabilmente è la migliore del gioco.
Edizione retail
Il gioco è anche presente in edizione retail che, pur essendo più costosa, offre:
- tutti e quattro gli episodi principali
- due episodi spin-off aggiuntivi focalizzati sulle storie di ognuno dei nuovi personaggi introdotti nella saga: Moira Burton e Natalia Korda
- un nuovo personaggio per la modalità RAID : Hunk
E alcuni extra inediti:
- nuovi personaggi per la modalità RAID : Wesker;
- quattro costumi alternativi per ogni personaggio principale (Claire, Moira, Barry e Natalia)
- il “RAID mode Throwback Stage Pack” che include quattro stage per la modalità RAID ispirati alle ambientazioni dei recenti episodi della serie Resident Evil
- tutti e quattro gli episodi principali
- due episodi spin-off aggiuntivi focalizzati sulle storie di ognuno dei nuovi personaggi introdotti nella saga: Moira Burton e Natalia Korda
- un nuovo personaggio per la modalità RAID : Hunk
E alcuni extra inediti:
- nuovi personaggi per la modalità RAID : Wesker;
- quattro costumi alternativi per ogni personaggio principale (Claire, Moira, Barry e Natalia)
- il “RAID mode Throwback Stage Pack” che include quattro stage per la modalità RAID ispirati alle ambientazioni dei recenti episodi della serie Resident Evil
Conclusioni: dopo averlo giocato per intero posso affermare che, se amate la saga, Resident Evil Revelations 2 è un titolo che merita di essere giocato. Ho preferito il primo Revelations, ma lo ritengo più interessante di Resident Evil 5 e 6.
Non ha probabilmente potuto usufruire di un gran budget di produzione, lo si nota dalla poca varietà delle ambientazioni, per il backtracking e un comparto tecnico non all’altezza di PS4. Tuttavia è pur vero che costa solo 24,99 €, offrendo un ottimo rapporto qualità e prezzo. Compresi i due capitoli extra, il gioco, a seconda di come lo giocherete, offre tra le 10 e le 15 ore di divertimento. A questo si aggiunge la modalità Raid, davvero ben realizzata, che ne raddoppia la longevità e si dimostra un piacevolissimo diversivo.
Non ha probabilmente potuto usufruire di un gran budget di produzione, lo si nota dalla poca varietà delle ambientazioni, per il backtracking e un comparto tecnico non all’altezza di PS4. Tuttavia è pur vero che costa solo 24,99 €, offrendo un ottimo rapporto qualità e prezzo. Compresi i due capitoli extra, il gioco, a seconda di come lo giocherete, offre tra le 10 e le 15 ore di divertimento. A questo si aggiunge la modalità Raid, davvero ben realizzata, che ne raddoppia la longevità e si dimostra un piacevolissimo diversivo.
A livello di tensione, sebbene vi sia una tendenza maggiormente action, sono proposte situazioni in grado di farvi andare avanti con cautela e con un po’ di apprensione. Si nota poi che Capcom abbia provato a offrire qualcosa di diverso, con dinamiche di gioco non classiche della saga, grazie ai due atipici personaggi di supporto. L’esperimento è riuscito a metà, meglio Natalia di Moira.
La struttura episodica non penalizza il gioco e sfocia in una trama che trovo, sebbene cada in qualche clichè tipico della saga, soddisfacente e con un finale, se prendete quello buono, che mi è piaciuto. Ad essere onesto, alla fine del terzo episodio, che forse è il migliore, avevo maggiori aspettative, deluse soprattutto da quanto visto nella parte Claire/Moira nel quarto. Rimane un discreto Resident Evil, che mi sento di consigliare.
La struttura episodica non penalizza il gioco e sfocia in una trama che trovo, sebbene cada in qualche clichè tipico della saga, soddisfacente e con un finale, se prendete quello buono, che mi è piaciuto. Ad essere onesto, alla fine del terzo episodio, che forse è il migliore, avevo maggiori aspettative, deluse soprattutto da quanto visto nella parte Claire/Moira nel quarto. Rimane un discreto Resident Evil, che mi sento di consigliare.
Pro
- Aggiunto un inedito fattore stealth
- Modalità cooperiva offline molto divertente
- Gameplay più complesso e vario dei precedenti capitoli
- Modalità Raid divertente
Contro
- Non sempre riesce a mettere tensione
- Grafica non all’altezza di una console Next Gen
- Ambientazioni ripetitive e non sempre ispirate
É un titolo un po' forte "Revelations"(tratto dalla Bibbia)... già lo avevano contestato per Persona
La gente si lamentava pure quando è uscito RE Code veronica perchè era troppo "action" rispetto al 2 o al 3. No, ma scherziamo? o.o
Secondo me con questo gioco si è recuperata gran parte di quell'atmosfera horror che avrebbe sempre dovuto avere Resident Evil. Non ci sono troppi nemici, almeno rispetto al 5 o al 6, le ambientazioni sono le classiche da horror: l'isola, la prigione... la torre in effetti è un'idea nuova ma a mio parere funziona. In certe situazioni ti ritrovi senza pallottole, costretto a scappare (cosa che mi succedeva spesso quando giocavo ai vecchi capitoli. In quelli nuovi mai successo, visto che le munizioni si trovavano ad ogni angolo e in ogni cadavere).
L'unica cosa che mi dispiace, e che poi è anche la pecca della maggior parte dei giochi attuali, è che la partita è sempre troppo lineare. Vista la grafica sarebbe bello aggiungere cose da esplorare, segreti particolari (e non quelle solite cretinate a cui bisogna sparare per avere punti). Gli enigmi non è che mi manchino molto, in questa serie non sono mai stati particolarmente brillanti e secondo me certe volte facevano anche perdere tempo inutile.
Un bel gioco!
Non ho capito bene la storia dei prezzi a dire il vero...
Riferendomi alla versione PS3 (che è l'unica che m'interessa) Resident Evil Revelations costa ancora quasi 70 euro mentre il 2 è sui 50
Revelations 2 per Ps4 mi risulta sia in vendita a 60 euro!
A cosa si riferiscono dunque quei prezzi? All'acquisto della copia digitale su PS Store per caso?
La grafica non è tutto ma pensare che non si facciano passi avanti certo non fa piacere, soprattutto su Ps4 che avrebbe un software molto più potente e dal quale sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di sfavillante e invece...
Per quanto mi riguarda non sono affatto rimasto deluso dai più recenti Resident Evil, Il 4 l'ho amato, il 5 è riuscito a farmi divertire e il 6 lo devo ancora giocare, da quel poco che ho visto ha una connotazione forse sin troppo "cinematografica" ma non credo che la cosa mi dispiacerà poi tanto.
Il Code Veronica fu l'unico Resident Evil che mi fece letteralmente annoiare ed è l'unico Resident Evil che ho abbandonato senza portare a conclusione in effetti.
la componente horror che la critica tanto rinfaccia ai Resident Evil attuali - a mio avviso- più che da un calo della serie deriva dalla "assuefazione" dei players a scene horror di un certo tipo, ormai abbiamo visto di tutto... insomma, quando i primi capitoli di Resident Evil (e Silent Hill) vennero alla luce furono una vera e propria rivoluzione e crearono delle atmosfere particolari anche perchè calcavano un terreno ancora "inesplorato"; si c'erano stati altri capitoli horror in precedenza (Alone in The Dark per esempio fu uno dei precursori) ma si trattava di qualcosa di diverso, la strada al survival horror fu aperta da Resident Evil e Silent Hill rivoluzionare il genere oggi non è tanto facile e il solo miglioramento grafico (assente in questo caso) da solo non è sufficiente.
La componente "sparatutto" che molti hanno criticato, a me non è dispiaciuta affatto, la accolsi molto tiepidamente agli inizi ma mi dovetti ricredere dato che si rivelò assai appropriata - a mio avviso ovviamente-
Tornare ad un gameplay "vecchio stampo" dunque non so che effetto potrebbe farmi a questo punto.
Mi è venuta voglia di andarmi a giocare Resident Evil 6... che quasi mi ero dimenticato di avere ^__^'
Fattore tecnico a parte, Questo capitolo l'ho trovato diverso da Resident Evil 5 e 6, con l'ultimo che detta in modo chiaro è il peggior capitolo per me mai uscito. La trama non mi sembra male anche se sì, è abbastanza lineare, non è che gli altri capitoli non lo siano.
Sul fattore horror o non horror, sono uno che si impressiona e ha paura facilmente, ma qui di paura non ne ho praticamente mai avuta. C'è un po' di tensione, sopratutto nelle parti stealth, ma è per non la paura, ma per il fatto di non sbagliare. Le ambientazioni rimangono quelle tipiche di un horror, ma a parte questo, il resto è abbastanza un trova il nemico e affrontalo in qualche modo. Ci si aspetta il nemico, l'unica difficoltà è tirarlo già non sprecando munizioni, appunto, io lo vedo più una componente stealth che horror.
Insomma, do ragione che il fattore survival rimane, quello horror secondo me passa in secondo piano.
Ciao,
Tacchan
Al di là del fatto poi che per il Raid non hanno usato fin da subito le mappe della campagna, c'è che per valutaro comunque è troppo presto: il primo aveva una cosa chiamate "Nuova Partita+", che ti permetteva di partire con l'intero arsenale accumulato durante tutta la partita appena conclusa, mentre adesso, beh, è ancora da vedere se ci sarà.
Questione hardware: su PS3 se sparate una fucilata in faccia a bruciapelo ad un mostro il framerate va sottozero. Sigh.
E poi beh questa storia del "è horror / no invece non è più horror / ma cosa no / no l'unico horror sei tu / no tu / invece tu bubububu" ha veramente rotto : state decidende tutto da soli... prendetelo per quello che è e stop
Comunque sono dell'idea che tanto valeva che gli altri 2 episodi prima di recensirlo, dal momento che c'è ancora molto da scoprire sia in termini di storia che di cosa sarà possibile fare a campagna ultimata.
Sulla questione horror o no, da una parte hai ragione, dall'altra però tieni presente che ci sono diverse persone che prendono un gioco anche per la sua capacità di spaventare. Per cui parlarne è giusto, il dibattito non è solo dialettico.
P.T. trovo sia molto più d'effetto per stare su PS4, come lo è in tema zombie ZombieU. Due titoli che mi hanno fatto paura, in attesa di Fatal Frame su Wii U in occidente
Ciao
Tacchan
A questo si aggiunge che la modalità cooperativa fa calare molto la tensione in un titolo che vuole essere horror. Modalità cooperativa che, comunque, mi è molto piaciuta.
Il vero problema del gioco è il fattore tecnico, per esempio mi è capitato che un mutante/zombie, compito, iniziasse a strisciare in tondo, andandosi a incastrare tipo in un angolo della stanza.
Un altra cosa che ho notato riguarda la parte stealth: l'intelligenza artificiale ha alcuni buchi. Per esempio con Barry mi appresto a fare fuori alle spalle il primo zombie, con 2 proprio davanti a questo. Lo prendo, lo ammazzo in mezzo agli altri, che non si accorgono di me. Quindi finito con questo prendo il secondo, lo ammazzo, e così il terzo, senza che nessuno mi faccia un graffio o mi guardi, tutto quello che serve è avere sorpreso il primo.
Se tecnicamente fosse stato più curato, non avrei remore a dire che è di ran lunga il miglior Resident Evil uscito negli ultimi anni. Il mio preferito dal primo Revelations.
Ciao,
Tacchan
La scelta degli "episodi" come formato è qualcosa di osceno.
Non vale la pena giocarci su console next gen.
Consiglio di comprare la scatola, almeno si può restituire.
Poi il retail avrà delle cose in più, vedi gli episodi spin-off. A meno che non siano inclusi già nel digital pack e abbia capito male io.
edit: ah no no, il bundle digitale include anche gli spinoff. ... allora mi chiedo perchè in retail costi il doppio (oO)
> meglio Natalia di Moira.
... eh, certo ('==) . Se non fosse che è Moira quella che ti permette di uccidere l'80% dei nemici praticamente senza usare proiettili ma stordendoli con la torcia e attaccandoli corpo a corpo. Pur rischiando qualcosa, ok , ma vuoi mettere la foga che ti danno quelle 2 mentre prendono calci e sprangate uno zombi alto quanto un armadio?
Poi , beh ci credo io che tutti stanno fissi su Natalia: in giro con 'sto cavolo di occhio dell'aquila perennemente attivo! Proprio bello sapere in anticipo dove sono i nemici e qual'è il loro punto debole! Tanto valeva allora mettere la minimappa stile Hitman Absolution modalità normale, in cui vedi i nemici vicini, lontani e quelli posti ai piani sopra e sotto. Wow.
"Eh ma ci sono anche i nemici invisibili!" ho letto in giro. Beh ma scusate, ci vuole tanto a lasciare la bimba a fare da esca o buttare giù una bottiglia fumogena quando la vista diventa disturbata? No no , non sia mai che debba anche usare il cervello quando gioco ad un Resident Evil.
Natalia vero che ha l'occhio sempre attivo, ma a me la cosa mette più tensione e mi fa procedere con più attenzione. non è che sia sempre così chiaro e preciso l'occhio, insomma, a volte non sapere è meglio che sapere.
Sicuramente è una questione di gusti, a me piace più Natalia, di molto. Moira mi ha detto molto poco.
Ciao,
Tacchan
Gli sviluppatori con gli ultimi Resident Evil hanno semplicemente deciso di cambiare genere per cercare di vendere a un bacino di utenza più ampio.
Potrei comunque provarlo e, spero vivamente, cambiare idea.
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