Dragon Ball Z: Extreme Butoden è l'ultima creazione della Bandai Namco in collaborazione con Arc System Works, che porta nuovamente i giocatori nel mondo creato da Akira Toriyama, grazie ad un fighting game in 2D rilasciato su console Nintendo 3DS, con uno dei roster più ricchi della serie, con tantissimi personaggi giocabili e alleati da utilizzare nel corso delle battaglie.
Come prassi in ormai tutti i picchiaduro, Dragon Ball Z: Extreme Butoden presenta diverse modalità per poter giocare con i nostri guerrieri: Modalità Storia, in cui rivivere le vicende della serie Z; Modalità Avventura, ideata per cimentarci in una storia del tutto originale al fine di ottenere nuovi personaggi (sbloccabili soddisfando requisiti del tipo ''Vinci l'incontro entro 10 secondi o più''); Modalità Torneo, in cui punteremo alla vittoria con sfide di difficoltà elevata; Modalità Battaglia, ideale per combattere la CPU; Modalità VS, per affrontare un amico in wireless o creare una lobby; ed infine Modalità Missione, ideata per creare, vedere e modificare le Guild Card attraverso lo streetpass. Ultima sezione ma non meno importante è la classica sezione Extra, che, forse poco utile per chi ama solo l'azione, è certamente la più interessante per i fan curiosi di vedere gli artwork dei propri personaggi preferiti.
Insomma, niente di particolarmente innovativo, ma, visto il genere, le premesse per un fighting game dedicato ad una delle serie anime e manga più famose al mondo sono ottime ed in linea con quanto già fatto in passato.
Dal punto di vista narrativo, la storia, si sa, è sempre la stessa, e se vorrete cimentarvi nella Modalità Storia vi ritroverete a guidare Goku e compagni in una strenua lotta contro i soliti e acerrimi nemici, in una serie di battaglie alternate da cutscene impreziosite dagli splendidi artwork disegnati dal maestro Toriyama, e da dialoghi che, purtroppo, non presentano un reale doppiaggio, fatta eccezione per qualche borbottio di tanto in tanto per sottolineare una frase.
Nel complesso, la narrazione a prima vista sembra ben fatta e presenta addirittura una sottosezione con storia ''What if'' dedicata rispettivamente a ciascuno dei personaggi più importanti, ma, stranamente, dalla fine della saga dei Saiyan in poi diventa scarna e sbrigativa quasi come se gli sviluppatori non vedessero l'ora di portarci al finale, e ciò ovviamente si ripercuote sul risultato finale, soprattutto considerando quante storie la lunghissima serie di Dragon Ball ha da narrarci.
Bandai Namco ha comunque cercato di colmare il parziale vuoto dato dalla Modalità Storia con una Modalità Avventura che propone un nuovo viaggio per Goku, mai visto prima d'ora, che lo vedrà andare alla ricerca delle sette sfere del drago per fermare il risveglio di alcuni nuovi nemici, affrontando i personaggi che fanno da sfondo alla serie in combattimenti ambientati nei vari scenari del gioco che mutano mano mano che si prosegue negli scontri/incontri. Proprio in tal senso, un'aggiunta senza dubbio interessante consiste nei requisiti di battaglia: in base alla nostra performance otterremo infatti una S, una A o una classificazione più bassa, e, tanto più alta sarà la valutazione, tanto più grande la possibilità di ottenere un nuovo personaggio sbloccabile o un partner da aggiungere ad Assistenza Z. Insomma, una bella sfida per i collezionisti, visto anche che alcuni dei requisiti sono molto difficili da soddisfare, e sapranno mettere alla prova anche i più abili.
Per quanto riguarda il sistema di combattimento in sé, va subito detto che esso è semplice ed intuitivo: possiamo utilizzare i tasti direzionali o il pad per spostarci o parare i colpi, X per un attacco forte, Y per uno debole, A per i colpi energetici e B per saltare; il tasto dorsale L combinato con A permette di sprigionare una delle mosse classiche del personaggio da noi scelto, mentre R serve per ricaricare il Ki (l'aura). Come da prassi, poi, combinando più tasti è possibile sferrare potenti attacchi, anche se sono alquanto limitati a livello numerico, la cui potenza peraltro è inversamente proporzionale ai punti ferita rimanenti del personaggio utilizzato.
Trattandosi di un gioco per 3DS il touchscreen ovviamente non viene dimenticato, e toccandolo potremo scambiare il nostro personaggio con un altro o richiamare l'aiuto di un alleato che, dopo brevi colpi al nemico (se riuscirà a darglieli), sparirà, per poi ricomparire una volta che vedremo ricaricata la sua barra (di solito avviene molto velocemente).
Parlando di longevità, va detto che il titolo permette di giocare con 24 personaggi (bene o male i classici personaggi della serie), senza contare quelli sbloccabili tramite codici. A questi vanno poi aggiunti i personaggi che ci aiuteranno nel corso dei combattimenti (assist), che sono tanti e in un certo senso sembrano essere stati inseriti per compensare la quantità di personaggi giocabili (buona ma non eccelsa). L'impossibilità di utilizzarli, però, non è necessariamente un aspetto negativo, poiché alla fine molti di essi non sono mai stati inseriti in un videogioco dedicato alla serie, e rappresentano quindi una piacevole aggiunta che aiuta ad immergersi nel meraviglioso mondo di Dragon Ball.
Per quanto concerne la longevità in senso stretto, invece, non aspettatevi un Dragon Ball lungo 50 ore, poiché basteranno pochissime ore (dalle due ore alle quattro) per completare solo la storia principale; anche se poi il gioco ne richiederà di più se vorrete sbloccare tutti i personaggi. Insomma, si tratta in ogni caso di un titolo breve, ma rigiocabile, un po' come tutti i picchiaduro.
Passando al lato tecnico, non ci si può esimere dell'osservare come gli sviluppatori abbiano dimostrato molta pigrizia sul lato grafico del titolo: il 3D è quasi del tutto opzionale, mentre gli sprite in 2D non proprio dettagliatissimi; a salvarsi sono probabilmente solo i fondali, che comunque sono curati in modo poco più che sufficiente.
L'audio fa storcere parecchio il naso, e se, come detto, gran parte del gioco non è doppiata, le voci presenti risultano quasi soffocate o uscite da un gioco retro, rendendo peraltro molto difficile capire cosa dicano effettivamente i personaggi.
Il Dragon Ball definitivo di nuova generazione?
Come prassi in ormai tutti i picchiaduro, Dragon Ball Z: Extreme Butoden presenta diverse modalità per poter giocare con i nostri guerrieri: Modalità Storia, in cui rivivere le vicende della serie Z; Modalità Avventura, ideata per cimentarci in una storia del tutto originale al fine di ottenere nuovi personaggi (sbloccabili soddisfando requisiti del tipo ''Vinci l'incontro entro 10 secondi o più''); Modalità Torneo, in cui punteremo alla vittoria con sfide di difficoltà elevata; Modalità Battaglia, ideale per combattere la CPU; Modalità VS, per affrontare un amico in wireless o creare una lobby; ed infine Modalità Missione, ideata per creare, vedere e modificare le Guild Card attraverso lo streetpass. Ultima sezione ma non meno importante è la classica sezione Extra, che, forse poco utile per chi ama solo l'azione, è certamente la più interessante per i fan curiosi di vedere gli artwork dei propri personaggi preferiti.
Insomma, niente di particolarmente innovativo, ma, visto il genere, le premesse per un fighting game dedicato ad una delle serie anime e manga più famose al mondo sono ottime ed in linea con quanto già fatto in passato.
Dal punto di vista narrativo, la storia, si sa, è sempre la stessa, e se vorrete cimentarvi nella Modalità Storia vi ritroverete a guidare Goku e compagni in una strenua lotta contro i soliti e acerrimi nemici, in una serie di battaglie alternate da cutscene impreziosite dagli splendidi artwork disegnati dal maestro Toriyama, e da dialoghi che, purtroppo, non presentano un reale doppiaggio, fatta eccezione per qualche borbottio di tanto in tanto per sottolineare una frase.
Nel complesso, la narrazione a prima vista sembra ben fatta e presenta addirittura una sottosezione con storia ''What if'' dedicata rispettivamente a ciascuno dei personaggi più importanti, ma, stranamente, dalla fine della saga dei Saiyan in poi diventa scarna e sbrigativa quasi come se gli sviluppatori non vedessero l'ora di portarci al finale, e ciò ovviamente si ripercuote sul risultato finale, soprattutto considerando quante storie la lunghissima serie di Dragon Ball ha da narrarci.
Bandai Namco ha comunque cercato di colmare il parziale vuoto dato dalla Modalità Storia con una Modalità Avventura che propone un nuovo viaggio per Goku, mai visto prima d'ora, che lo vedrà andare alla ricerca delle sette sfere del drago per fermare il risveglio di alcuni nuovi nemici, affrontando i personaggi che fanno da sfondo alla serie in combattimenti ambientati nei vari scenari del gioco che mutano mano mano che si prosegue negli scontri/incontri. Proprio in tal senso, un'aggiunta senza dubbio interessante consiste nei requisiti di battaglia: in base alla nostra performance otterremo infatti una S, una A o una classificazione più bassa, e, tanto più alta sarà la valutazione, tanto più grande la possibilità di ottenere un nuovo personaggio sbloccabile o un partner da aggiungere ad Assistenza Z. Insomma, una bella sfida per i collezionisti, visto anche che alcuni dei requisiti sono molto difficili da soddisfare, e sapranno mettere alla prova anche i più abili.
Per quanto riguarda il sistema di combattimento in sé, va subito detto che esso è semplice ed intuitivo: possiamo utilizzare i tasti direzionali o il pad per spostarci o parare i colpi, X per un attacco forte, Y per uno debole, A per i colpi energetici e B per saltare; il tasto dorsale L combinato con A permette di sprigionare una delle mosse classiche del personaggio da noi scelto, mentre R serve per ricaricare il Ki (l'aura). Come da prassi, poi, combinando più tasti è possibile sferrare potenti attacchi, anche se sono alquanto limitati a livello numerico, la cui potenza peraltro è inversamente proporzionale ai punti ferita rimanenti del personaggio utilizzato.
Trattandosi di un gioco per 3DS il touchscreen ovviamente non viene dimenticato, e toccandolo potremo scambiare il nostro personaggio con un altro o richiamare l'aiuto di un alleato che, dopo brevi colpi al nemico (se riuscirà a darglieli), sparirà, per poi ricomparire una volta che vedremo ricaricata la sua barra (di solito avviene molto velocemente).
Parlando di longevità, va detto che il titolo permette di giocare con 24 personaggi (bene o male i classici personaggi della serie), senza contare quelli sbloccabili tramite codici. A questi vanno poi aggiunti i personaggi che ci aiuteranno nel corso dei combattimenti (assist), che sono tanti e in un certo senso sembrano essere stati inseriti per compensare la quantità di personaggi giocabili (buona ma non eccelsa). L'impossibilità di utilizzarli, però, non è necessariamente un aspetto negativo, poiché alla fine molti di essi non sono mai stati inseriti in un videogioco dedicato alla serie, e rappresentano quindi una piacevole aggiunta che aiuta ad immergersi nel meraviglioso mondo di Dragon Ball.
Per quanto concerne la longevità in senso stretto, invece, non aspettatevi un Dragon Ball lungo 50 ore, poiché basteranno pochissime ore (dalle due ore alle quattro) per completare solo la storia principale; anche se poi il gioco ne richiederà di più se vorrete sbloccare tutti i personaggi. Insomma, si tratta in ogni caso di un titolo breve, ma rigiocabile, un po' come tutti i picchiaduro.
Passando al lato tecnico, non ci si può esimere dell'osservare come gli sviluppatori abbiano dimostrato molta pigrizia sul lato grafico del titolo: il 3D è quasi del tutto opzionale, mentre gli sprite in 2D non proprio dettagliatissimi; a salvarsi sono probabilmente solo i fondali, che comunque sono curati in modo poco più che sufficiente.
L'audio fa storcere parecchio il naso, e se, come detto, gran parte del gioco non è doppiata, le voci presenti risultano quasi soffocate o uscite da un gioco retro, rendendo peraltro molto difficile capire cosa dicano effettivamente i personaggi.
Considerazioni finali
Pur con i suoi difetti, Dragon Ball Z: Extreme Butoden è comunque uno dei migliori picchiaduro per 3DS, con il suo ricco roster di personaggi e una modalità storia impreziosita dagli splendidi artwork che fanno da contorno. Non sarà un Dragon Ball Tenkaichi 3 o un bel Budokai, ma, anche grazie alle diverse modalità di gioco, si fa rispettare in quasi ogni aspetto, anche se gli sviluppatori avrebbero potuto porre maggior cura nella realizzazione di alcune parti.
Pro
- Tanti personaggi giocabili e non
- Molte modalità di gioco
- Belli gli artwork della Modalità Storia e Avventura
Contro
- Audio e grafica decisamente migliorabili
- Modalità storia sbrigativa e superficiale
Un picchiaduro di poco conto, peccato.
Certo, è solo la demo, ma è quella che dovrebbe far invogliare all'acquisto, e non l'ha fatto (per me almeno)
Alla fine però sono caduto in tentazione e l'ho recuperato e avrei fatto meglio a restare dell'ideologia iniziale.
Per carità, non è un titolo da bocciare in toto, di ciofeche vere e proprie basate su Dragon Ball se ne sono viste di ben peggiori (Dragon Ball Z: Taiketsu e Dragonball Evolution rimanendo in tema picchiaduro), qui i problemi principali sono lo scarso roster di personaggi giocabili (di cui uno da sbloccare tramite codice) e il fatto che moltissimi siano stati relegati a meri supporti senza una vera ragione.
Fra l'altro il senso di rendere giocabile Super Saiyan Blue Goku (questo sarà ora il nuovo nome ufficiale del Super Saiyan God Super Saiyan, andatavi a leggere il fumetto di Dragon Ball Super curato da Toyotaro) senza avere né Golden Freezer né Super Saiyan Blue Vegeta giocabili a completare il cast di Resurrection 'F'?
Poi il resto vien da sé, come già specificato nella recensione, manca una vera e propria cura di fondo al tutto: poca differenziazione dei personaggi, il roster già scarno è pieno zeppo di doppioni (4 Goku, 4 Gohan e 2 Vegeta su un totale di poco più di 20 personaggi giocabili, praticamente quasi metà del cast), fondali e design dei vari lottatori poco curati e un parlato letteralmente gracchiante da far raggelare il sangue, specie utilizzando il Dio della Distruzione che quando termina un incontro abbandona lo stage fischiettando.
Se facciamo il confronto con il precedente picchiaduro uscito su Nintendo DS (Dragon Ball Z: Supersonic Warriors 2) sia per quanto concerne la mole di personaggi utilizzabili che le modalità di gioco presenti, Dragon Ball Z: Extreme Butoden risulta superiore ad esso solo per quanto riguarda il fattore aggiornamento, dato che contando sia i giocabili che i supporti, EB ricopre tutta la saga di Dragon Ball in modo più completo (c'è il prequel Jaco the Galactic Patrolman, tutta la saga di Dragon Ball, i 13 film di Dragon Ball Z anche se solo alcuni sono stati tenuti in considerazione, Dragon Ball GT, gli special/OVA prodotti anche di recente ed i due recenti lungometraggi BoG ed F, addirittura è stato preso in considerazione Dragon Ball Online tramite Miira e Towa, già riapparsi in Dragon Ball Xenoverse) rispetto al predecessore che però vantava un roster molto più fornito e la possibilità di utilizzare attacchi supremi combinati più tante chicche qui non presenti.
Un'occasione mancata, se curato meglio sotto l'aspetto grafico e sonoro (sopratutto per quanto riguarda le voci, cavoli persino in Street Fighter Alpha 3 Upper, che era una conversione per Game Boy Advance, il falsetto di Ken utilizzato per la voce di Sakura risultava molto più curato) e con un roster più fornito (e senza tutti questi doppioni inutili) Extreme Butoden poteva rappresentare un ritorno in grande stile di Dragon Ball su console portatile Nintendo, mentre giudicando il prodotto attuale possiamo quasi considerarlo una sorta di Beta di un progetto che forse in futuro verrà migliorato.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.