Negli ultimi mesi l’industria videoludica si è divisa tra software house che preferiscono rimandare l’uscita di un prodotto pur di offrire un’esperienza completa fin da subito e quelle che invece, per esigenze monetarie, fanno uscire comunque il titolo con patch per eliminare i difetti fin dal primo giorno d’uscita.

Vale la pena solcare i cieli con Rodea: The Sky Soldier ?

 
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Rodea The Sky Soldier purtroppo non rientra in nessuno dei due casi. E’ un titolo la cui uscita è stata rimandata più e più volte e, purtroppo, i difetti tecnici non sono stati risolti e non verranno mai corretti.
Il gioco nasce come progetto nel lontano 2010 dalla mente di Yuji Naka, uno dei più grandi Game Designer in circolazione che può vantare nel suo curriculum titoli del calibro di Sonic the Hedgehog e NiGHTS into Dreams. Inizialmente previsto per Nintendo Wii il gioco ha trovato diversi problemi di pubblicazione fino all’annuncio di una versione per Nintendo 3DS e il cambio di piattaforma da Wii a Wii U. Altri ritardi hanno contraddistinto l’uscita che da Settembre 2015 è passata a metà Ottobre ed infine ulteriormente ritardata al 13 Novembre.
 
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Koch Media, che distribuisce il gioco in Italia, ci ha fornito una copia del gioco sia per Wii U che per 3DS quindi andremo a recensire entrambe le versioni del titolo.
 
TRAMA

L’impero di Naga sta affrontando una grave crisi energetica ed è al limite dalla sopravvivenza quando il malvagio imperatore Geardo trova una nuova fonte energetica situata nelle isole volanti di Garuda, un lontano continente che si trova allineato con la terra una volta ogni mille anni.
 
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Ad opporsi all’imminente invasione delle pacifiche isole ci sono la figlia dell’imperatore Cecilia e la sua guardia del corpo, il cyborg Rodea. Dopo aver rubato la Chiave del Tempo, un artefatto necessario per aprire una porta tra i due mondi e dare inizio all’invasione, i due sono braccati dalle truppe imperiali e poco prima di essere catturati Cecilia divide in due parti la chiave del tempo consegnandone una parte a Rodea e tenendone una parte per se stessa. Con le ultime forze a disposizione Cecilia riesce a teletrasportare il cyborg a Garuda sventando i malvagi piani del padre.
Dopo un sonno lungo mille anni Rodea viene ritrovato da Ion, una ragazza-meccanico che vive a Garuda, e la minaccia dell’imperatore Geardo torna a spaventare l’indifeso popolo delle isole nel cielo.
 
GAMEPLAY

L’obiettivo di Rodea è quello di salvare Garuda e la principessa Cecilia sconfiggendo dei nemici robotizzati che incontrerà nei diversi livelli di gioco. Nell’avventura verrà aiutato da Ion che a bordo di un dirigibile si occuperà di dare indicazioni lungo i livelli, ma anche di potenziare il cyborg attraverso delle parti meccaniche che si potranno ottenere sconfiggendo i nemici.
Il titolo sviluppato da Kadokawa Games e prodotto da NIS America vi farà ricordare in più occasioni le due creature di Yuji Naka. Il protagonista infatti può volare liberamente, seppur per un breve periodo di tempo, come NiGHTS e possiede un attacco rotante uguale a quello del famoso porcospino blu. Addirittura in tutti i livelli sono presenti degli anelli che permettono a Rodea di dare una poderosa spinta alla velocità e raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili.
 
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Nel gioco sono presenti oltre 25 livelli dove si incontreranno diversi boss, alcuni giganteschi come il Titano al quinto livello, e alcuni amici da aiutare nelle loro richieste. In ogni livello si potranno raccogliere diverse medaglie di bronzo, argento e oro che permetteranno una volta ritornati alla mappa del mondo di sbloccare musiche, livelli nascosti e addirittura la possibilità di giocare in modalità prima persona tutti i livelli.
 
VERSIONE Wii U

Le ottime premesse viste sopra si scontrano con un sistema di controllo a dir poco imbarazzante e con una telecamera che, almeno inizialmente, vi farà venire il mal di testa da quanto è mal gestita dal sistema.
Fin da subito vi renderete conto che il gioco era stato progettato per essere giocato con il Wiimote (lo stesso Naka ha detto in un’intervista che il modo migliore per giocare è la versione Wii inclusa nelle prime tirature della versione Wii U), e proprio per questo risulta incomprensibile che non sia stata implementata la possibilità di usare, al posto del Gamepad, proprio il Wiimote.
 
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A proposito di Gamepad, lo schermo è totalmente inutilizzato se non per alcune comunicazioni di Ion che si possono vedere anche sullo schermo principale. Anche qui poteva essere fatto di più, per esempio dare la possibilità di giocare l’intero titolo sullo schermo del Pad come avviene in molti altri giochi della home console di casa Nintendo.
Passerete la prima ora a chiedervi cosa dovete fare, a gestire una camera che spesso va dove vuole con un sistema di puntamento dei nemici impreciso, a cercare di salire su una piattaforma senza riuscirci, a morire senza capire il motivo. Insomma avrete voglia di prendere il disco e la confezione e farci passare sopra un camion.
Passati questi primi momenti e preso confidenza con i pur problematici controlli vi troverete a volare ed esplorare tutte le isole e le piattaforme volanti liberi di cercare tutte le medaglie e sconfiggere i nemici che vi si pareranno davanti.
 
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Rodea the Sky Soldier doveva uscire cinque anni fa e nulla è stato fatto per rendere più attuale la grafica. I limiti sono davvero imbarazzanti e fin dalla prima partita vi sembrerà di essere davanti a uno dei primissimi giochi di Playstation 2 o Nintendo Wii con modelli poligonali limitatissimi e una definizione delle texture al limite del ridicolo: solo le scene di intermezzo si salvano anche grazie ai protagonisti realizzati in puro stile giapponese.
 
VERSIONE 3DS

La versione per Nintendo 3DS mantiene gli aspetti positivi nella storia e nel character design dei personaggi presenti nella versione per Wii U, ma presenta le stesse limitazioni nella giocabilità e nella grafica. In particolare, l’impossibilità di gestire in modo ottimale la visuale di gioco impedisce di avere un controllo preciso dei movimenti del protagonista in volo e la mancanza di una mappa consultabile non permette di capire dove muoversi per raggiungere l’obiettivo del livello finendo per girare a caso e non trovando tutte le medaglie collezionabili.

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Non è chiaro per quale motivo l’opzione per l’uso del giroscopio non sia attivata di default e si debba modificare le impostazioni di gioco, ma anche il fatto che una volta attivato il giroscopio sia utilizzabile solo durante le fasi di volo e solo per movimenti dall’alto verso il basso senza garantire una visuale a 360 gradi presente in altri titoli quali Kid Icarus Uprising.
 
Rodea The Sky Soldier poteva contare su un’ottima idea, una buona caratterizzazione dei personaggi e delle belle musiche, il tutto è stato però rovinato da dei controlli a dir poco imbarazzanti e una grafica ai livelli dei primi titoli per Wii.
Dopo la prima ora di gioco, quando avrete finalmente preso confidenza con la problematica telecamera e i tasti, potrete finalmente librarvi in volo ed esplorare tutte le isole di Garuda. E’ un vero peccato che l’idea originale non sia stata sviluppata nel miglior modo possibile trascurando gli aspetti grafici e di giocabilità del titolo.
La versione 3DS può vantare la stessa grafica della versione Wii U ma soffre ancora di più i problemi di controlli anche per la mancata implementazione del joystick destro presente nel New 3DS mentre i controlli della visuale con giroscopio si limitano all’asse alto/basso mancando completamente quello destra/sinistra e sono utilizzabili solamente durante il volo del protagonista.
In conclusione Kadokawa Games ha sbagliato tutto nella gestione e nella realizzazione di questo titolo e quello che resta è solo l’amarezza per un’occasione mancata che poteva, e doveva, essere sfruttata in modo migliore.