La Formula 1 è stata uno dei primi sport che si è cercato di riprodurre con i videogiochi, grazie all’introduzione della grafica 3D c’è stato un bel salto in avanti che si sperava potesse parzialmente ripetere con la potenza messa a disposizione dall’attuale generazione di console. Purtroppo F1 2015, il primo gioco di Formula 1 per PlayStation 4 ed Xbox One, non era riuscito a soddisfare in pieno i fan del più importante sport motoristico al mondo, vediamo quindi se con F1 2016 Codemasters è riuscita a farsi perdonare.
Lo scorso anno Codemasters ha portato per la prima volta la Formula 1 su PlayStation 4 ed Xbox One, nonostante la bravura del team e le alte aspettative però F1 2015 non era risultato all’altezza, il team inglese ha quindi dato ascolto alle critiche ed ai suggerimenti dei fan per questo F1 2016. Alla base di entrambi i titoli c’è sempre la terza versione dell’EGO Engine 3.0 anche se affinato nei circa 13 mesi passati tra la vecchia e la nuova versione, la maggior parte però degli sforzi si è concentrata sulle meccaniche di gioco.
La più gradita novità, ma anche richiesta, è stata la reintroduzione di una modalità carriera assente stranamente nel 2015. Questa si articola in ben 2 modalità ovvero “Carriera” e “Carriera Pro” che differiscono per alcuni particolari, in Pro infatti avremo meno libertà di gestione della partita per quanto riguarda gli aiuti e la visuale. Deciso quale versione affrontare, ci troviamo davanti alla creazione del nostro avatar con tanto di livrea del casco e sigla del pilota per le classifiche. Il passaggio successivo è decisamente più delicato, ci vede infatti impegnati nel selezionare il nostro mezzo per correre la stagione, le scuderie sono divise in 3 fasce ed in base a quella selezionata cambieranno i risultati richiesti, dovremo infatti vincere il campionato subito oppure in più stagioni per maturare come piloti. Fare le cose con calma, selezionando quindi una monoposto di seconda o terza fascia, avrà anche un altro vantaggio, oltre a subire meno pressione infatti avremo un bonus nei punti che otterremo per far evolvere l’auto, ma di questo ne parleremo tra poco.
Scelto il mezzo eccoci al gioco o quasi, ci ritroviamo infatti nell’hub principale che è formato dal nostro motordrome, seduti alla scrivania con davanti il pc ci si avvicina una ragazza presentandosi come la nostra agente, sarà lei ad interfacciarsi tra noi e la squadra per farci sapere come procedono le cose e quali siano le aspettative e la soddisfazione/insoddisfazione del team per i nostri risultati. Dal pc potremo poi gestire tutta la nostra carriera, da qui infatti si avviano le varie sessioni di gioco (per ogni grand premio sono contemplate le 3 sessioni di prove libere, le qualifiche e poi la gara, in fase di configurazione potremo deciderne comunque la durata di tutte le sessioni o limitarci al giro veloce e la gara), si gestisce lo sviluppo dell’auto interfacciandosi così con il team di ingegneri, si possono verificare le varie classifiche (rivalità con il compagno/avversario, risultati nei vari gp) e vedere alcuni video tutorial. Dopo questa fase finalmente possiamo scendere in pista, siamo all’interno dell’abitacolo della nostra monoposto circondati dai meccanici ed il nostro ingegnere di pista, tramite lo schermo davanti a noi possiamo verificare l’andamento delle prove (chi è in pista, i tempi fatti e quanto manca alla fine della sessione eventualmente accelerandolo) oltre ad accettare alcune prove che in caso di completamento ci daranno punti per sviluppare l’auto, l’ingegnere invece può passarci un tablet per gestire l’assetto dell’auto.
Più volte abbiamo parlato di sviluppo dell’auto, ma come funziona? Andando sull’apposita voce del nostro pc, quando siamo nell’hub principale, potremo avviare delle ricerche per migliorare alcuni aspetti dell’auto, queste durano da un gran premio all’altro e per poter essere fatte richiedono un certo punteggio. Durante le prove libere quindi dovremo svolgere alcuni compiti specifici, ovvero imparare l’andamento del circuito, cercare la prestazione veloce e quella di durata non consumando troppo gli pneumatici, che a seconda dell’esecuzione ci restituiscono i punti da poter spendere sull’auto.
Dopo questa elaborata parentesi sulla modalità carriera è tempo però di scendere veramente in pista e vedere come si comporta questo F1 2016. L’EGO Engine è stato ben sfruttato fornendo una grafica di buon livello, ma con qualche alto e basso, che scorre fluida a 60 frame senza grosse incertezze. Dicevamo tra qualche alto e basso, precisiamo però che sono più gli aspetti positivi dei negativi, di contro più che altro troviamo la riproduzione delle figure umane, tendenzialmente di medio livello con alcuni personaggi noti riprodotti peggio di altri. Altro aspetto poco convincente è la riproduzione della pioggia, sicuramente non tra le più riuscite nei giochi degli ultimi anni. Per il resto ci troviamo davanti ad una buona modellazione di circuiti e monoposto, apprezzabili gli effetti visivi come la deformazione dovuta al calore che esce dagli scarichi delle monoposto oppure la bella riproduzione del fumo generato dagli pneumatici quando si frena troppo senza l’abs inserito.
Pad alla mano, il gioco è ben calibrato tra simulazione ed arcade con la possibilità di propendere più per una o l’altra visione in base agli aiuti abilitati ed il loro livello d’intervento. L’auto si controlla bene e, anche con un minimo di aiuti attivati, non viaggia troppo sui binari così da fornire comunque un po’ di sfida al giocatore oltre agli avversari in pista. Anche le differenze per esempio di gomme e la loro usura è ben riprodotta e quindi tangibile quando si corre. Da citare il sistema di gestione dell’auto e delle informazioni in generale, tramite pulsanti del pad potremo infatti cambiare alcuni parametri mentre con i comandi vocali potremo richiedere anche delle informazioni. Da questo punto di vista quindi il gioco è promosso a pieni voti ma è più carente su altri aspetti come la riproduzione dei danni o l’intelligenza artificiale. Per i primi purtroppo dobbiamo parlare di alti e bassi, toccando altre auto o i muri si possono vedere alettoni anteriori che si danneggiano, braccetti delle sospensioni che si rompono o gomme bucate ma l’alettone posteriore è invece stranamente indistruttibile anche nei tamponamenti più violenti. Sull’IA invece abbiamo riscontrato generalmente un buon lavoro da parte di Codemasters, ci sono però capitati casi di piloti che andavano oltre l’aggressività esagerando in alcune situazioni e spingendoci quindi fuori pista che, su tracciati stretti, può significare anche la rottura dell’auto e quindi, se abilitata la funzione, il riavvolgimento del tempo per poter rifare il pezzo e magari ripetere l’incidente anche se in maniera differente.
Ultimo aspetto con luci ed ombre, a nostro avviso riguarda il commento tecnico, questo è in italiano ed affidato al giornalista Carlo Vanzini con l’aiuto del pilota Luca Filippi, riformando così una coppia giù vista su Sky, che però non sempre ci hanno convinto a livello recitativo. Apprezzabile comunque la scelta di prendere voci note e competenti.
F1 2016 comunque non è composto solo dall’ottima modalità carriera, ad affiancarla infatti ci sono stagione del campionato, gara veloce, prova a tempo e multigiocatore. La parte online è sicuramente la più interessante tra queste, permette infatti di sfidare fino ad altri 21 giocatori in varie modalità che sono divise in gare personalizzate e matchmaking. Per la prima abbiamo la possibilità sia di scegliere una partita da un elenco o crearne come vogliamo noi impostando tutti i parametri (durata, aiuti, scontri e così via) oppure creare un campionato online. Il matchmaking invece è molto più semplice ed immediato, abbiamo a disposizione 3 possibilità di scelta (novellino, scatto e resistenza) ed ognuna ha delle regole fisse per quanto riguarda la lunghezza della gara, la presenza o meno di qualifiche ed incidenti oltre al meteo fisso o meno. Dalle nostre prove il netcode è risultato ben scritto, non sono stati evidenziati infatti problemi di lag o altre stranezze. Da segnalare però un piccolo neo che è l'impossibilità per l’organizzatore della partita di buttare fuori dei giocatori fastidiosi, in realtà si può sempre avviare una votazione per l’espulsione ma questa deve essere accettata da tutti, questo ci ha portato a dover abbandonare qualche sessione di gioco per via di giocatori che non si rendevano pronti per la partenza e quindi impedivano di giocare.
Lo scorso anno Codemasters ha portato per la prima volta la Formula 1 su PlayStation 4 ed Xbox One, nonostante la bravura del team e le alte aspettative però F1 2015 non era risultato all’altezza, il team inglese ha quindi dato ascolto alle critiche ed ai suggerimenti dei fan per questo F1 2016. Alla base di entrambi i titoli c’è sempre la terza versione dell’EGO Engine 3.0 anche se affinato nei circa 13 mesi passati tra la vecchia e la nuova versione, la maggior parte però degli sforzi si è concentrata sulle meccaniche di gioco.
La più gradita novità, ma anche richiesta, è stata la reintroduzione di una modalità carriera assente stranamente nel 2015. Questa si articola in ben 2 modalità ovvero “Carriera” e “Carriera Pro” che differiscono per alcuni particolari, in Pro infatti avremo meno libertà di gestione della partita per quanto riguarda gli aiuti e la visuale. Deciso quale versione affrontare, ci troviamo davanti alla creazione del nostro avatar con tanto di livrea del casco e sigla del pilota per le classifiche. Il passaggio successivo è decisamente più delicato, ci vede infatti impegnati nel selezionare il nostro mezzo per correre la stagione, le scuderie sono divise in 3 fasce ed in base a quella selezionata cambieranno i risultati richiesti, dovremo infatti vincere il campionato subito oppure in più stagioni per maturare come piloti. Fare le cose con calma, selezionando quindi una monoposto di seconda o terza fascia, avrà anche un altro vantaggio, oltre a subire meno pressione infatti avremo un bonus nei punti che otterremo per far evolvere l’auto, ma di questo ne parleremo tra poco.
Scelto il mezzo eccoci al gioco o quasi, ci ritroviamo infatti nell’hub principale che è formato dal nostro motordrome, seduti alla scrivania con davanti il pc ci si avvicina una ragazza presentandosi come la nostra agente, sarà lei ad interfacciarsi tra noi e la squadra per farci sapere come procedono le cose e quali siano le aspettative e la soddisfazione/insoddisfazione del team per i nostri risultati. Dal pc potremo poi gestire tutta la nostra carriera, da qui infatti si avviano le varie sessioni di gioco (per ogni grand premio sono contemplate le 3 sessioni di prove libere, le qualifiche e poi la gara, in fase di configurazione potremo deciderne comunque la durata di tutte le sessioni o limitarci al giro veloce e la gara), si gestisce lo sviluppo dell’auto interfacciandosi così con il team di ingegneri, si possono verificare le varie classifiche (rivalità con il compagno/avversario, risultati nei vari gp) e vedere alcuni video tutorial. Dopo questa fase finalmente possiamo scendere in pista, siamo all’interno dell’abitacolo della nostra monoposto circondati dai meccanici ed il nostro ingegnere di pista, tramite lo schermo davanti a noi possiamo verificare l’andamento delle prove (chi è in pista, i tempi fatti e quanto manca alla fine della sessione eventualmente accelerandolo) oltre ad accettare alcune prove che in caso di completamento ci daranno punti per sviluppare l’auto, l’ingegnere invece può passarci un tablet per gestire l’assetto dell’auto.
Più volte abbiamo parlato di sviluppo dell’auto, ma come funziona? Andando sull’apposita voce del nostro pc, quando siamo nell’hub principale, potremo avviare delle ricerche per migliorare alcuni aspetti dell’auto, queste durano da un gran premio all’altro e per poter essere fatte richiedono un certo punteggio. Durante le prove libere quindi dovremo svolgere alcuni compiti specifici, ovvero imparare l’andamento del circuito, cercare la prestazione veloce e quella di durata non consumando troppo gli pneumatici, che a seconda dell’esecuzione ci restituiscono i punti da poter spendere sull’auto.
Dopo questa elaborata parentesi sulla modalità carriera è tempo però di scendere veramente in pista e vedere come si comporta questo F1 2016. L’EGO Engine è stato ben sfruttato fornendo una grafica di buon livello, ma con qualche alto e basso, che scorre fluida a 60 frame senza grosse incertezze. Dicevamo tra qualche alto e basso, precisiamo però che sono più gli aspetti positivi dei negativi, di contro più che altro troviamo la riproduzione delle figure umane, tendenzialmente di medio livello con alcuni personaggi noti riprodotti peggio di altri. Altro aspetto poco convincente è la riproduzione della pioggia, sicuramente non tra le più riuscite nei giochi degli ultimi anni. Per il resto ci troviamo davanti ad una buona modellazione di circuiti e monoposto, apprezzabili gli effetti visivi come la deformazione dovuta al calore che esce dagli scarichi delle monoposto oppure la bella riproduzione del fumo generato dagli pneumatici quando si frena troppo senza l’abs inserito.
Pad alla mano, il gioco è ben calibrato tra simulazione ed arcade con la possibilità di propendere più per una o l’altra visione in base agli aiuti abilitati ed il loro livello d’intervento. L’auto si controlla bene e, anche con un minimo di aiuti attivati, non viaggia troppo sui binari così da fornire comunque un po’ di sfida al giocatore oltre agli avversari in pista. Anche le differenze per esempio di gomme e la loro usura è ben riprodotta e quindi tangibile quando si corre. Da citare il sistema di gestione dell’auto e delle informazioni in generale, tramite pulsanti del pad potremo infatti cambiare alcuni parametri mentre con i comandi vocali potremo richiedere anche delle informazioni. Da questo punto di vista quindi il gioco è promosso a pieni voti ma è più carente su altri aspetti come la riproduzione dei danni o l’intelligenza artificiale. Per i primi purtroppo dobbiamo parlare di alti e bassi, toccando altre auto o i muri si possono vedere alettoni anteriori che si danneggiano, braccetti delle sospensioni che si rompono o gomme bucate ma l’alettone posteriore è invece stranamente indistruttibile anche nei tamponamenti più violenti. Sull’IA invece abbiamo riscontrato generalmente un buon lavoro da parte di Codemasters, ci sono però capitati casi di piloti che andavano oltre l’aggressività esagerando in alcune situazioni e spingendoci quindi fuori pista che, su tracciati stretti, può significare anche la rottura dell’auto e quindi, se abilitata la funzione, il riavvolgimento del tempo per poter rifare il pezzo e magari ripetere l’incidente anche se in maniera differente.
Ultimo aspetto con luci ed ombre, a nostro avviso riguarda il commento tecnico, questo è in italiano ed affidato al giornalista Carlo Vanzini con l’aiuto del pilota Luca Filippi, riformando così una coppia giù vista su Sky, che però non sempre ci hanno convinto a livello recitativo. Apprezzabile comunque la scelta di prendere voci note e competenti.
F1 2016 comunque non è composto solo dall’ottima modalità carriera, ad affiancarla infatti ci sono stagione del campionato, gara veloce, prova a tempo e multigiocatore. La parte online è sicuramente la più interessante tra queste, permette infatti di sfidare fino ad altri 21 giocatori in varie modalità che sono divise in gare personalizzate e matchmaking. Per la prima abbiamo la possibilità sia di scegliere una partita da un elenco o crearne come vogliamo noi impostando tutti i parametri (durata, aiuti, scontri e così via) oppure creare un campionato online. Il matchmaking invece è molto più semplice ed immediato, abbiamo a disposizione 3 possibilità di scelta (novellino, scatto e resistenza) ed ognuna ha delle regole fisse per quanto riguarda la lunghezza della gara, la presenza o meno di qualifiche ed incidenti oltre al meteo fisso o meno. Dalle nostre prove il netcode è risultato ben scritto, non sono stati evidenziati infatti problemi di lag o altre stranezze. Da segnalare però un piccolo neo che è l'impossibilità per l’organizzatore della partita di buttare fuori dei giocatori fastidiosi, in realtà si può sempre avviare una votazione per l’espulsione ma questa deve essere accettata da tutti, questo ci ha portato a dover abbandonare qualche sessione di gioco per via di giocatori che non si rendevano pronti per la partenza e quindi impedivano di giocare.
F1 2016 ci ha convinti, non è il gioco perfetto ma è comunque ben realizzato, riesce a ricreare bene la sensazione di vivere non solo una gara ma un’intera stagione e lo fa divertendo il giocatore. Piccola chicca per gli appassionati, addio alle partenze a razzo allo scattare del semaforo, ora la procedura è manuale quindi pollice premuto sulla frizione, indice destro a dare il giusto quantitativo gas ed al verde via rilasciate la frizione che si parte per una nuova sfida in pista!
Pro
- Buona grafica ed alcuni effetti video
- Tanti circuiti (21)
- Modalità carriera
- Online a 22 giocatori
Contro
- Qualche sbavatura grafica
- Danni non sempre ben riprodotti
- Qualche piccolo neo nell'online
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