Sottolineo anche questa volta che l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che è, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.
Scarabya
Scarabya è un puzzle in solitario che ricorda per certi aspetti Level 9 e per altri Karuba. Può essere giocato in 4 persone, ma a meno che non optiate per la variante possibile solo in 2, non c’è alcuna interazione tra i giocatori, nemmeno indiretta.
Ogni giocatore ha davanti a sé una plancia formata da 4 pezzi che posiziona casualmente, che hanno sopra alcuni scarabei e un po’ di spazi vuoti su cui vengono inserite le montagne, quest’ultime che chiaramente delimitano le vostre possibilità di piazzamento.
Durante il turno viene girata una carta che mostra quale tassello prendere, tutti hanno una forma che ricorda i pezzi di Tetris. Ogni giocatore, partendo dal centro e dal secondo turno sempre toccando un pezzo già presente, deve piazzarlo nella propria piazza. L’obiettivo è quello di circondare gli scarabei. Lo spazio è da considerarsi chiuso se comprende al massimo 4 quadrati. Ogni scarabeo così chiuso vale tanti punti quanto è grande l’area che lo include, per cui si va da 1 a 4 punti. Ovviamente gli scarabei coperti non vi daranno alcun punto, per cui serve attenzione.
La partita finisce quando tutti i pezzi vengono usati.
Ci sono un paio di varianti, una per due in cui si usa la stessa mappa e ci si alterna a giocare un pezzo a giocatore: è interattiva, ma cosa farete dipende dal pezzo che girerete, che esce sempre a caso e per cui non vi lascia nessuna profondità tattica o strategica, semplicemente lo piazzate e incrociate le dita per il prossimo turno.
C’è troppo poco e non vedo nemmeno alcun elemento originale. Mi pare un puzzle dall’esito un po’ casuale: se tutti ottimizzano al meglio, il vincitore sarà quello che ha meglio posizionata la plancia iniziale in considerazione della sequenza di pezzi che poi uscirà. Non perderò tempo ad Essen per Scarabya, mi tengo Level 9 e Karuba.
Verona Twist
Verona Twist è un gioco per 2 giocatori dalla durata limitata e dal regolamento piuttosto snello. Ambientato nella mia città natale simula le vicende che vedono Romeo e Giulietta incontrarsi clandestinamente. Quello che non si sa, infatti, è che entrambi sono maestri del travestimento, eppure questa loro abilità potrebbe non bastare.
Un giocatore veste i panni della coppia e sceglie in segreto 2 personaggi tra i sei disponibili, più precisamente sceglie il travestimento per i due amanti. L’altro giocatore, entro la fine della partita (sette turni), deve scoprire quali sono.
La partita si svolge su una piccola plancia divisa in due aree: quella interna e quella esterna. a turno, a partire dal giocatore che cerca di beccare i due amanti, ci si alterna a muovere. Un personaggio si può muovere una sola volta per turno e ognuno lo fa a modo suo, con regole che ricordano i pezzi degli scacchi. Quando tutti e sei hanno mosso il turno finisce e il giocatore che conosce l’identità dei due amanti deve dire se i due sono sulla stessa zona o su zone diverse. L’avversario può così escludere alcuni personaggi e si avvicina la verità: il bello sta proprio nel cercare di posizionare a fine turno i personaggi in modo tale che pian piano rimanga solo una coppia come possibile indiziata.
Semplice, veloce, intelligente. Mi ricorda Mr Jack e forse Verona Twist è ancora più intuitivo e scoppiettante. D’altro canto temo che possa perdere un po’ troppa profondità, alla fine le opzioni non sono molte: si tratta di un gioco scacchistico e astratto. Da provare se piace il genere.
Fonti consultate: Boardgamegeek
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