Con Resident Evil 7, Capcom aveva rivoluzionato totalmente la serie, proponendo una nuova prospettiva di gameplay, un nuovo protagonista e dei nuovi antagonisti, incontrando il favore sia di critica che di pubblico, forte di questa scelta la casa giapponese ci propone Resident Evil Village, nuovo capitolo che continua le avventure di Ethan, ma la qualità sarà rimasta la stessa o sarà migliorata? Scopritelo nella nostra recensione
La storia di Village prende il via tre anni dopo la conclusione del settimo capitolo (ambientandosi ironicamente proprio nel 2021), dopo essere sfuggito agli orrori di casa Baker, il protagonista Ethan Winters si è finalmente riunito con la moglie Mia e, sotto consiglio di Chris Redfield, gli sposi si sono trasferiti in Europa dove hanno avuto una bimba, Rose. La pace idilliaca della famiglia viene tuttavia spezzata dopo poco tempo, poiché proprio lo stesso Chris irrompe nella loro casa, assassinando a sangue freddo Mia e rapendo Rose ed Ethan senza un particolare movente. La situazione precipita ancora di più quando il camion che stava trasportando i due prigionieri finisce fuori strada nei pressi di un piccolo villaggio dell'Europa dell'Est, dove degli strani mostri simili a dei licantropi hanno decimato la popolazione e i pochi superstiti si rintanano nelle proprie case affidando le loro preghiere al culto di una misteriosa figura chiamata Madre Miranda, inoltre una vecchia sciamana del posto avverte in maniera alquanto sinistra che la figlia di Ethan si trova proprio lì.
Dopo una sequenza iniziale che fungerà perlopiù da tutorial, Ethan farà la conoscenza dei Quattro Signori, esseri mostruosi dotati di incredibili poteri che lavorano proprio per conto di Madre Miranda, che sembra avere un interesse non giustificato per il nostro protagonista. Sfuggito alle loro grinfie l'obiettivo del padre sarà finalmente chiaro: sconfiggere i Quattro Signori, mettere fine alle macchinazioni di Miranda e, soprattutto, salvare la vita di Rose.
L'impostazione di gameplay di Resident Evil Village, per quanto rimasta in prima persona, è ancora una volta molto fedele ai canoni della serie, dovremo infatti attraversare location piene di nemici in agguato pronti a farci la pelle, raccogliere chiavi per aprire porte e risolvere i numerosi (ma non troppo complicati) enigmi per arrivare dal boss finale dell'area prima di procedere alla zona successiva. Capcom ha fin da subito dichiarato l'ispirazione del titolo al quarto capitolo della serie e ciò è evidente in moltissimi aspetti, a partire dal Duca, un misterioso individuo che ci aiuterà durante la nostra missione vendendoci risorse, comprando i nostri tesori e, soprattutto, potenziando le nostre armi. Le numerose bocche da fuoco che troveremo in giro (che come da tradizione della serie includono pistole, fucili a pompa, fucili di precisione, coltelli, lanciagranate, magnum e qualche chicca che vogliamo lasciarvi scoprire, oltre ai nuovissimi esplosivi sotto forma di candelotti di dinamite e mine) infatti potranno non solo vedere le proprie statistiche aumentate, grazie ai servigi del Duca, ma anche per merito di alcuni accessori extra che non sempre si potranno comprare dal nostro mercante di fiducia ma spesso andranno scovati in giro per le mappe, incentivando l'esplorazione di ogni pertugio. Questo aspetto è ulteriormente invogliato dalla presenza dei file di testo, stavolta davvero necessari per comprendere appieno il mistero dietro al villaggio ed i suoi grotteschi abitanti.
Tuttavia i potenziamenti non si limitano alle armi, anche le nostre statistiche potranno essere aumentate tramite piatti preparati dal nostro buon mercante, a patto di reperire gli ingredienti dagli animali sparsi per il villaggio, ulteriore incentivo all'esplorazione.
Le ispirazioni al quarto capitolo tuttavia non finiscono qui e potremo trovarle anche nella gestione dell'inventario (che ancora una volta ci chiederà di rispolverare le nostre abilità con Tetris per gestire al meglio lo spazio nella valigetta), nelle piccole gemme sparse in giro per le mappe e che necessitano di un occhio vigile per essere scovate ed in alcune situazioni nel quale ci ritroveremo durante la nostra avventura.
Sotto l'aspetto tecnico il titolo si difende davvero bene, abbiamo testato la versione Playstation 5 con Ray Tracing attivato e a parte piccoli casi in cui la presenza eccessiva di effetti di nebbia ha fatto cascare un pochino gli fps, per tutto il resto del tempo il titolo ha girato a 60 frame fissi con un colpo d'occhio più che notevole sia delle ambientazioni che dei modelli poligonali. La durata complessiva esplorando per bene tutto ciò che il villaggio ha da offrire si attesta sulle 9 ore, tuttavia non è necessario gridare allo scandalo per la longevità ridotta sia perché la varietà di situazioni proposte è talmente notevole da non farla sentire sia perché il titolo punta molto sulla rigiocabilità, con extra sbloccabili come le munizioni infinite e la modalità Mercenari, un po' sottotono rispetto alle iterazioni precedenti ma comunque soddisfacente. Se proprio dovessimo trovare dei difetti al titolo sarebbero la scarsità di munizioni per tutte le armi comparate a quelle della pistola, della quale verremo letteralmente sommersi, e il fatto che certi nemici, boss o meno, necessitino davvero di troppi proiettili per essere sconfitti. Pareri discordanti invece per quanto riguarda il doppiaggio in italiano, se dal punto di vista degli antagonisti e altri personaggi secondari è davvero ben fatto, lo stesso non si può dire per Ethan, che pare davvero fuori posto soprattutto rispetto alla controparte inglese.
Piccola nota a margine per quanto riguarda Re:Verse, la modalità multiplayer che doveva essere inclusa gratuitamente fin da subito, questa al momento non è infatti disponibile per il semplice motivo che verrà lanciata nel corso del mese di giugno.
Con Resident Evil Village, Capcom ha fatto centro ancora una volta, proponendo una storia interessante che non perde mai il ritmo dall'inizio alla fine, dei personaggi ottimamente caratterizzati, delle ambientazioni ben curate e nel complesso un gioco che, una volta finito, vorrà essere rigiocato altre volte. Con le basi lanciate alla fine non vediamo l'ora di scoprire se ci saranno DLC o di cosa tratterà il prossimo capitolo, ma nel mentre vi consigliamo più che caldamente l'acquisto, il villaggio vi aspetta.
Pro
- Storia interessante dall'inizio alla fine
- Comparto tecnico ben curato
- Gameplay soddisfacente
- Molto rigiocabile
- Probabilmente il miglior Resident Evil che ci sia
Contro
- Qualche leggero calo di frame
- Certi nemici assorbono davvero fin troppi proiettili
Gioco stupendo, anche se è solo il primo capitolo che seguo bene dall'inizio alla fine.
Mi piace seguire i giochi horror da spettatrice (trovo le trame molto interessanti), ma non riesco a giocarli: mi caco addosso dalla paura (oltre a essere una grande schiappona).
Ci sono comunque personaggi ispirati, come ad esempio la ormai famosa Lady Dimitrescu e le sue 3 figlie.
Penso di stare a circa metà dell'avventura, superato da poco casa Beneviento, e per il momento la storia mi incuriosisce, considerato anche come è iniziato il gioco.
La parte grafica è fatta bene e su questo non si discute, ma per quanto riguarda la storia, sembra essere tutto troppo "affrettato" quasi a voler chiudere tutto per gettare le basi per i capitoli futuri... cosa che a quanto pare avverrà, visto che il 9 è già in produzione da tempo e con questo chiuderanno la trilogia.
Difatti la fine era troppo prevedibile...
Quel livello mi ha stupita, infatti mi ha ricordato molto:
Il 7 dall'altro canto l'ho veramente apprezzato, ha dato una ventata d'aria fresca dopo la delusione del 5 e del 6, troppo incentrati sull'azione e poco sull'horror; cosa che per questo titolo non è un punto a favore, visto che l'elemento cardine di questo gioco è proprio l'equilibrio tra i due generi.
Sinceramente, il protagonista non mi è mai andato tanto a genio, sin dal settimo e purtroppo il doppiaggio italiano ha confermato questo mio disappunto, mentre per negli altri personaggi l'ho trovato veramente ben fatto.
9 ore di gioco di per se non sono male, se fosse stata una qualsiasi campagna di cod o battlefield...
Peccato, sono una fan della saga e mi aspettavo di meglio, soprattutto dopo il 7.
O di RE visto che a parte il 2 ( pure allungato artificialmente con l'inutile campagna B ) ed il 6 che hanno più campagne gli altri si attestano su queste ore ( se non di meno ).
La durata va benissimo è la classica di un RE e in ogni caso è un gioco che va rigiocato più volte, senza contare la presenza della modalità mercenari. Sebbene il gioco non quasi mai paura poco in porta a livello rappresentativo secondo me hanno fatto un ottimo lavoro, ho apprezzato molto l'idea dei 4 lord che gli svilluppatori hanno usato per mostrare diversi tipi di rappresentazione dell'horror: Demitrescu con un Horror gotico classico con castello, vampiri, gargoyle ecc... Beneviento un horror estremamente psicologico (Chiarissima e totale citazione a PT) con puzzle bambole e la paura di ethan nella perdita del bambino letteralmente concretizzata... Moreau l'horror molto da disgusto visivo, con abominio pustole, pesci melma ecc... Heisenberg con il metallo, macchine e incubi moderni, con la sua fabbrica infernale molto stile (citazione anzi) Frankenstein army... e infine il villaggio con Miranda a richiamare uno stile horror pagano/occulto molto da streghe ecc.
Il gioco non è perfetto ovviamente, la parte di Moreau è molto ma mooolto sottotono, Beneviento poteva durare decisamente di più e il level desing della fabbirca di Heisen poteva essere fatto meglio e il gioco è in generale un po' troppo facile... inoltre Ethan poteva essere caratterizzato meglio ma nasceva praticamente come mero Avatar per l'esperienza VR in re7 quindi non si poteva chiedere troppo secondo me.
Mi fa piacere non aver letto roba tipo "questo non è un vero resident evil" dato che molti pensano che Re sia un gioco sugli zombie quando è sempre stato un gioco su mostri mutanti.
Il gioco è ottimo a mio parere tra i migliori RE (non il migliore ma sicuramente mille spanne sopra a re5e6) con un ritmo fantastico.
Guardando la videorecensione mi sono accorto che Ethan sembra sempre bassissimo rispetto ai cattivi XD
Granny?
Ancora una volta Resident Evil mostra una straordinaria abilità di districarsi da mode e tendenze dell'horror gaming del momento, e mostra una grande capacità di re-inventarsi, ancora una volta riscrive i suoi gusti, ancora una volta meraviglia e lascia senza parole. RE8 è una fiaba nera e tetra, piena di riferimenti alla versione di Propp, piena di elementi cogenti: il mignolo, le principesse che vengono distrutte con un freddo alito gelido, Il castello dell'Orchessa con le sue immense ricchezze che tentano l'uomo inavveduto...è un contenitore straordinario di vezzi e guizzi artistici, un sancta-santorum di immaginazione che tracima e spesso lascia una bellezza imperfetta ma vitale. Assomiglia a RE4 ma sono superficialmente. Il gioco di Mikami era un costrutto ludico che spingeva il pedale sul gameplay, che si gonfiava molleggiando nella sua intima essenza "arcade"...questo è tutt'altra pasta. Gioco bestiale.
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