Patlabor OAV (2° serie)
Con una seconda serie OVA lo staff Headgear mette un'apparente parola fine alla serialità di Patlabor, chiudendo in bellezza una delle più importanti serie fantascientifiche degli anni '80. Il merito di "The New Files" (titolo internazionale dell'opera) consiste nell'avere sfruttato in modo ottimale, grazie all'impeccabile sceneggiatura di Ito e alla regia di un ritrovato Oshii, tutti i punti di forza del mondo ideato da Masami Yuki, e limandone i difetti più eclatanti ereditati dalla versione televisiva, sopratutto la scarsa varietà dei casi assegnati al Plotone protagonista e l'apparente crescita tronca dei personaggi.
Ito scrive 16 episodi di grande fantasia che hanno spesso come protagonisti elementi specifici del cast, condendo con quell'irresistibile umorismo intelligente che aveva già fatto la fortuna delle opere precedenti. Ed è la festa delle risate (tra sogni/parodie di Gundam, mal di denti, risse ai bagni termali, glorificazione dei giornaletti pornografici in voga tra i tecnici della caserma, gatti nascosti in caserma, ecc), ma anche di approfondimento delle relazioni interpersonali tra gli eroi (tra Noa e Asuma, tra capitano Goto e Shinobu, etc.) e senza dimenticare la conclusione definitiva, finalmente, della vicenda delle industrie Schaft e del Griffon lasciate precedentemente aperte. Comicità assoluta e momenti seriosi da thriller si alternano con perfetta continuità e senza che l'uno prevalga mai sull'altro. Grande spessore narrativo, insomma, dà anima al lato migliore di Patlabor, quello dell'empatia che si instaura con i caratterizzatissimi personaggi. Ne esce un grandissimo slice of life, tra i migliori di sempre, che pur in assenza di alcuna continuity è visione avvincente e sentita. Ogni puntata lascia dentro una sensazione di gratificazione che porta a sentire di famiglia gli indimenticabili personaggi della Seconda Sezione Veicoli Speciali.
La sceneggiatura è indimenticabile, ma anche la regia è d'atmosfera, curata, lenta ma ugualmente stimolante, come solo il miglior Oshii sa fare. Troviamo il consueto, bellissimo mecha design di Izubuchi e il chara della Takada, riproposto uguale dalla serie tv e sempre deliziosamente colorato ed espressivo. Dal punto di vista tecnico la serie va anche oltre e, nella dimensione dell'home video, Sunrise e Studio DEEN utilizzano un budget decisamente maggiore, con gran guadagno delle animazioni che nei momenti d'azione diventano il non plus ultra.
Arrivati a fine visione, è il momento di tirare le somme. E quando una storia termina lasciandoti dentro grande tristezza, quasi un vuoto, significa che è grande. Dopo avere realizzato che non si potranno più "vivere" le incazzature di Ota e il suo amore sviscerato per le armi da fuoco di grosso calibro, l'allegria di Noa e il suo rapporto solare con Asuma, il perenne sguardo annoiato di capitano Goto, i suoi tentativi di approccio con Shinobu e le folli giornate lavorative di tutti loro, subentra quel genere di malinconia che non ti lascerà mai più, quella che ti fa, sì, ripensare alla storia come a una gemma, ma anche come a un amico che non ritroverai da nessun'altra parte. Un po' come in "Maison Ikkoku", quando sai che non rivedrai più Godai, Kyoko, Soichiro e Yotsuya. Oltre a "The New Files" il mondo di Patlabor continuerà con tre film più o meno strepitosi, ma tutti thriller seriosi che, per quanto validissimi, non hanno niente a che vedere con il carico di freschezza e divertimento vero emblema della saga. Tristezza a parte, il vero capolavoro di Masami Yuki vivrà per sempre nella prima serie OVA, nella lunga serie tv Sunrise e in questa splendida, davvero splendida seconda serie OVA. Senza dimenticare il fumetto, che per lunghezza e compattezza narrativa è indiscutibilmente il punto di riferimento.
Nota: New OAV in Italia è stato pubblicato unicamente nella collana apposita uscita in edicola a cura di Yamato Video, fuso indegnamente con le altre produzioni animate e la cui serializzazione è iniziata con il DVD 19. Doppiaggio e adattamenti sono ottimi, ma vi è l'assenza inconcepibile di sottotitoli per godere del parlato in giapponese. Se la serie televisiva è recentemente uscita in boxoni e finalmente con l'ausilio dei sub, ancora niente si sa per le due serie OVA. Preparatevi a fare posto nella vostra collezione, dunque, ai cinque DVD più pacchiani di sempre.
Ito scrive 16 episodi di grande fantasia che hanno spesso come protagonisti elementi specifici del cast, condendo con quell'irresistibile umorismo intelligente che aveva già fatto la fortuna delle opere precedenti. Ed è la festa delle risate (tra sogni/parodie di Gundam, mal di denti, risse ai bagni termali, glorificazione dei giornaletti pornografici in voga tra i tecnici della caserma, gatti nascosti in caserma, ecc), ma anche di approfondimento delle relazioni interpersonali tra gli eroi (tra Noa e Asuma, tra capitano Goto e Shinobu, etc.) e senza dimenticare la conclusione definitiva, finalmente, della vicenda delle industrie Schaft e del Griffon lasciate precedentemente aperte. Comicità assoluta e momenti seriosi da thriller si alternano con perfetta continuità e senza che l'uno prevalga mai sull'altro. Grande spessore narrativo, insomma, dà anima al lato migliore di Patlabor, quello dell'empatia che si instaura con i caratterizzatissimi personaggi. Ne esce un grandissimo slice of life, tra i migliori di sempre, che pur in assenza di alcuna continuity è visione avvincente e sentita. Ogni puntata lascia dentro una sensazione di gratificazione che porta a sentire di famiglia gli indimenticabili personaggi della Seconda Sezione Veicoli Speciali.
La sceneggiatura è indimenticabile, ma anche la regia è d'atmosfera, curata, lenta ma ugualmente stimolante, come solo il miglior Oshii sa fare. Troviamo il consueto, bellissimo mecha design di Izubuchi e il chara della Takada, riproposto uguale dalla serie tv e sempre deliziosamente colorato ed espressivo. Dal punto di vista tecnico la serie va anche oltre e, nella dimensione dell'home video, Sunrise e Studio DEEN utilizzano un budget decisamente maggiore, con gran guadagno delle animazioni che nei momenti d'azione diventano il non plus ultra.
Arrivati a fine visione, è il momento di tirare le somme. E quando una storia termina lasciandoti dentro grande tristezza, quasi un vuoto, significa che è grande. Dopo avere realizzato che non si potranno più "vivere" le incazzature di Ota e il suo amore sviscerato per le armi da fuoco di grosso calibro, l'allegria di Noa e il suo rapporto solare con Asuma, il perenne sguardo annoiato di capitano Goto, i suoi tentativi di approccio con Shinobu e le folli giornate lavorative di tutti loro, subentra quel genere di malinconia che non ti lascerà mai più, quella che ti fa, sì, ripensare alla storia come a una gemma, ma anche come a un amico che non ritroverai da nessun'altra parte. Un po' come in "Maison Ikkoku", quando sai che non rivedrai più Godai, Kyoko, Soichiro e Yotsuya. Oltre a "The New Files" il mondo di Patlabor continuerà con tre film più o meno strepitosi, ma tutti thriller seriosi che, per quanto validissimi, non hanno niente a che vedere con il carico di freschezza e divertimento vero emblema della saga. Tristezza a parte, il vero capolavoro di Masami Yuki vivrà per sempre nella prima serie OVA, nella lunga serie tv Sunrise e in questa splendida, davvero splendida seconda serie OVA. Senza dimenticare il fumetto, che per lunghezza e compattezza narrativa è indiscutibilmente il punto di riferimento.
Nota: New OAV in Italia è stato pubblicato unicamente nella collana apposita uscita in edicola a cura di Yamato Video, fuso indegnamente con le altre produzioni animate e la cui serializzazione è iniziata con il DVD 19. Doppiaggio e adattamenti sono ottimi, ma vi è l'assenza inconcepibile di sottotitoli per godere del parlato in giapponese. Se la serie televisiva è recentemente uscita in boxoni e finalmente con l'ausilio dei sub, ancora niente si sa per le due serie OVA. Preparatevi a fare posto nella vostra collezione, dunque, ai cinque DVD più pacchiani di sempre.