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Qualche tempo fa un/un' utente mi consigliò di leggere il manga di 'Given'. Purtroppo non ricordo più il suo username, ma vorrei comunque ringraziarlo/a. Ho letto tutti i volumi sino ad ora pubblicati in lingua italiana e, nonostante fosse un genere, con cui non mi ero mai confrontato, ho scoperto una storia, di cui mi hanno colpito, sotto certi aspetti, la scrittura ed 'candore'. Grazie ancora e scusa la mia poca memoria!
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Ciao a tutti/e!
Vorrei chiedervi un consiglio: sono indeciso se iniziare a leggere Card Captor Sakura o guardarne la trasposizione animata! Quale pensate sia meglio scegliere?
Vorrei chiedervi un consiglio: sono indeciso se iniziare a leggere Card Captor Sakura o guardarne la trasposizione animata! Quale pensate sia meglio scegliere?
Ciao a tutti/e! Ecco un breve commento, che ho scritto dopo aver visto 'Ano Hana'! Spero vi piaccia!
«Ancora non conosciamo il nome del fiore che abbiamo visto quel giorno»
Un dialogo interrotto, una frase spezzata. Il suono di quelle parole riverbera negli anni, fino a farsi quasi inudibile, arrivando a celare la propria presenza, pur rimanendo visibile. «Sarà solo stress» o «il caldo estivo». Voci passate che si rinnovano e si rincontrano, turbando l'apparente quiete di un silenzio urlato. Un'eco di suoni, sillabe, parole, che insieme si approssimano delicatamente e si scontrano, allontanandosi, per poi essere risospinti gli uni accanto alle altre. Memorie, ricordi, segreti; il perdono è capace, trovando le giuste parole, di ricomporre i frammenti di quella frase spezzata, aprendo così alla possibilità di un nuovo dialogo. «Tana per Menma».
«Ancora non conosciamo il nome del fiore che abbiamo visto quel giorno»
Un dialogo interrotto, una frase spezzata. Il suono di quelle parole riverbera negli anni, fino a farsi quasi inudibile, arrivando a celare la propria presenza, pur rimanendo visibile. «Sarà solo stress» o «il caldo estivo». Voci passate che si rinnovano e si rincontrano, turbando l'apparente quiete di un silenzio urlato. Un'eco di suoni, sillabe, parole, che insieme si approssimano delicatamente e si scontrano, allontanandosi, per poi essere risospinti gli uni accanto alle altre. Memorie, ricordi, segreti; il perdono è capace, trovando le giuste parole, di ricomporre i frammenti di quella frase spezzata, aprendo così alla possibilità di un nuovo dialogo. «Tana per Menma».