Visto che scrivo per GamerClick sono di parte e spezzo una lancia in favore della stampa di cui, nel mio piccolo, sento di fare parte.
Non mi pronuncio su come vengono gestite grandi realtà con personale stipendiato, ma chi scrive alla fine sono sempre appassionati che, per quanto possano edulcorare la pillola per strizzare l'occhio al publisher di turno, alla base portano sempre una analisi che può aiutare l'utente a capire se il gioco fa per lui.
Personalmente nello scrivere recensioni cerco di metterci professionalità e cuore, ovvero scrivendo nel pieno rispetto di chi il gioco lo ha sviluppato (motivando giudizi e impressioni) e di chi ci spenderà sopra dei soldi per acquistarlo (mentire sulla qualità di un gioco fa scappare l'utenza e questo non piace a nessuno, men che meno al publisher). Non ditemi che ignorate completamente le recensioni se no ci rimango male
Eurogamer non lo seguivo, ma è un nome grosso che non mi sarei mai aspettato di veder cadere.
Non ditemi che ignorate completamente le recensioni se no ci rimango male
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Direi che a parte il dispiacere si ha per qualunque chiusura (e relativa perdita di posti di lavoro, trattandosi di attività professionale), non è una grave perdita per il settore della critica e dell'informazione.