OutRun 2
'Il Canto del cigno' della cricca capitanata da Yu Suzuki. L'ultimo scintillante regalo da parte di Sega alla sua affezionata schiera di supporter, che aspettavano i suoi racing-game come la manna dal cielo. Qui, ancor più che nell'originale, si rischia veramente di volare fuori strada, spesso e volentieri, ammirando il susseguirsi di spettacolari e dettagliatissimi particolari degni del patrimonio Unesco! Lo staff di AM2, già con alle spalle colossi come "Virtua Fighter" e "Daytona USA" dà il meglio di sé. Ci sono colpi di classe che non potevano che non essere frutto della fervida fantasia di Yu Suzuki. Panorami da pelle d'oca si susseguono senza sosta e senza il benché minimo segno di rallentamento o di sfarfallio. Non si poteva cominciare la lunga corsa senza il caratteristico paesaggio balneare, per proseguire tra castelli europei da cartolina, città d'arte fotorealistiche e viottoli in pavé di epoche passate dove tramite le vibrazioni del joypad si sobbalzava sulle piastrelle di porfido, tuffandosi poi tra le nuvole e imbucando vorticose gallerie e impervie salite, per raggiungere infine i sudati checkpoint entro il tempo limite ed evitare così le sfuriate della compagnia di viaggio, sempre bionda, e sempre pronta a inveire e menare le mani in caso di manovre avventate o numeri da pivellino neopatentato. Innumerevoli sono gli add-on e le opzioni di questo porting; una vasta scelta di veicoli, dalla classica e intramontabile Testarossa fino alla futuristica F-40 (usata in passato in "Turbo OutRun"); background music per tutti i gusti, tra le quali le versioni originali, alcuni remix davvero molto azzeccati, e nuovi tormentoni come la cavalcata metal "Shiny World" e "Life Was a Bore", quest'ultima cantata in uno sguaiatissimo accento inglese. "OutRun", l'originale, è insindacabilmente il gioco di guida arcade che vanta i più numerosi tentativi d'imitazione e che ha generato una caterva di cloni. Solo questo, però, è il degno sequel con l'inconfondibile sigillo di qualità (la Palma sulla spiaggia) del suo creatore, che ripropone con successo le immancabili biforcazioni a fine livello e i divertenti siparietti umoristici presenti ad ogni traguardo. Non ancora soddisfatti di questa magistrale conversione, i ragazzi di Sumo Digital inseriscono una dose massiccia di missioni supplementari che servono a sbloccare tutti gli extra, tra i quali, udite udite, i tracciati del leggendario "Scud Race". A conti fatti non avremo un'icona com'è stato, e come vi rimarrà nei secoli a venire, il titolo del '86, ma esteticamente uno dei maggiori, se non il migliore in assoluto, esponente del parco software della console di casa Microsoft. Tanto che, se fosse uscito in bundle di lancio, avremmo senza dubbio parlato dell'ennesima killer-application.