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megna1

Piattaforma: Nintendo 3DS --- Voto 9
Devo dire la verità, e alcuni mi assaliranno per quello che vado ad esprimere, ma Super Mario in versione 2D non ha mai attratto più di tanto l'attenzione delle mie sessioni videoludiche. Ho sempre preferito il filone arcade di "Wonder Boy" e "Pac Land" (più curati dal punto di vista grafico, e più inclini allo stile anime/manga di stampo nipponico) al classico da sala targato Nintendo. Così come ho sempre messo davanti "Donkey Kong Country" del SNES (concepito in Inghilterra dai mostri della Rare) all'osannata killer application sviluppata dal team di Shigeru Miyamoto. Ho imparato ad amare l'idraulico baffuto dalla trasposizione sul NDS di "Mario 64" (l'originale l'avevo trovato noioso e dispersivo, e dalle tinte un po' pallide). Poi c'è stato l'immenso "Mario Galaxy" e il capolavoro definitivo che risponde al nome di "Mario 3D Land". L'idea (cioè proiettare il protagonista di turno in livelli 2D disegnati con grafica a tre dimensioni) non è affatto originale, anzi, era già stata presa in considerazione dalla Sega per una versione di Sonic per Saturn nel lontano 1996, "Sonic 3D" per l'appunto, mai portata a termine. Per i designer della casa di Kyoto è la manna che arriva dal cielo, possono sbizzarrirsi creando mondi, alcuni incredibilmente dettagliati e coloratissimi, altri volutamente retrò stile 8-bit, lanciando Mario alla ricerca delle fatidiche monete per poter accedere alle mete successive (idea già testata con successo in "New Super Mario Bros." che ha portato alla saga nuova linfa e una longevità senza precedenti, dal momento che è davvero arduo scovarle tutte). La giocabilità è praticamente perfetta e bilanciata a puntino, non vi è più quel senso di frustrazione derivato dal "corri, salta e... scivola nel vuoto e/o in bocca al nemico, impreca, ripetuto all'infinito" presente nei capitoli a due dimensioni (forse qui e là fa capolino qualche imperfezione nell'utilizzo della camera, ma si tratta di andare a trovare il pelo nell'uovo). Ciliegina sulla torta, grande regalo dei programmatori giapponesi, una volta raggiunto lo stage finale e battuto il solito Bowser, si apre un mondo parallelo con una ulteriore scarica di livelli tutti creati ex-novo. Quindi, è come avere due giochi in uno! E non dimentichiamo che la cosa più importante è che tutto questo ben di Dio, lo si può portare dove si vuole, in una comoda tasca.