Jak and Daxter: The Precursor Legacy
“Jak and Daxter: The Precursor Legacy” è un platform sviluppato da Naughty Dog uscito nel dicembre 2001 su PS2, nonché primo capitolo della saga “Jak and Daxter”. Dopo oltre vent’anni dalla sua uscita mi sono ritrovato a giocare questo titolo, consapevole della sua fama, ma senza aspettative epocali. Dopo averlo terminato, mi sento di dire che il gioco è invecchiato davvero bene, rimanendo un’esperienza ispirata e molto divertente.
Cercando in primo luogo di contestualizzare l’opera sul piano tecnico, credo che questo gioco ai suoi tempi fosse davvero sorprendente sul piano grafico. Gli scenari sono ottimi, il design dei personaggi è fantastico e le animazioni sono curate allo stato dell’arte. In generale il gioco gode di un’estetica vivace e brillante che si è conservata splendidamente nel corso del tempo. Ma l’aspetto tecnico-artistico che mi ha colpito di più è la totale assenza di caricamenti. Durante l’avventura si passa da una zona all’altra in perfetta continuità, in un’epoca dove tempi di caricamento anche molto lunghi erano all’ordine del giorno. Probabilmente per fare ciò gli sviluppatori devono essere riusciti a sfruttare a pieno le capacità del DVD. Lo considero un aspetto artistico oltre che tecnico perché dona all’esperienza una sensazione di libertà e immedesimazione maggiore rispetto ad altri platform dove magari vi era un hub centrale, ma con livelli scollegati. Per quanto concerne il gameplay, il titolo è buono su tutta la linea, i controlli sono ottimi e la difficoltà proposta è piuttosto equilibrata. L’esperienza in generale è agevole, ma occasionalmente non mancano delle sfide più impegnative del solito, oltre che una buona dose di intuito per completare il gioco al 100%. Anche su questo fronte il gioco raggiunge ottimi risultati, visto che il completamento totale è alla portata di tutti e composto da tante sfide che riescono a valorizzare i luoghi dove si svolgono. Nel complesso è quindi un gioco molto divertente, immediato e intenso. La durata totale, anche con il 100%, non è infatti lunghissima, il che per me è stato un pro visto che mi ha regalato un’esperienza totalmente priva di noia o di ripetizioni.
Applausi per quanto riguarda il doppiaggio italiano, con voci ottime ovunque. Soprattutto Daniele Demma su Daxter è clamoroso, sembra letteralmente nato per doppiare quel personaggio. E a proposito di Daxter, l’ho trovato un personaggio meraviglioso, simpaticissimo e sempre con la battuta pronta. Il suo ruolo non si limita tuttavia alla spalla comica; infatti, è stato una grande scelta di game design per suggerirci cosa fare in certe situazioni evitando inutili e invadenti testi a schermo. L’unico aspetto un po’ incerto del gioco secondo me è la colonna sonora. Alcune tracce sono carine e orecchiabili, ma complessivamente dimenticabili. È l’unico punto su cui il gioco a mio avviso non va oltre la sufficienza.
In conclusione, “Jak and Daxter: The Precursor Legacy” rimane un ottimo gioco, con una struttura solida e un gameplay appagante, che contiene tutto ciò che è lecito aspettarsi da un platform 3D nella sua forma migliore. Il tutto condito da un’estetica ispirata e accattivante, sia per quanto riguarda le ambientazioni, sia per quanto riguarda i personaggi. Dopo questo primo capitolo, spero di giocare al più presto a “Jak 2” e di trovarlo altrettanto divertente.
Cercando in primo luogo di contestualizzare l’opera sul piano tecnico, credo che questo gioco ai suoi tempi fosse davvero sorprendente sul piano grafico. Gli scenari sono ottimi, il design dei personaggi è fantastico e le animazioni sono curate allo stato dell’arte. In generale il gioco gode di un’estetica vivace e brillante che si è conservata splendidamente nel corso del tempo. Ma l’aspetto tecnico-artistico che mi ha colpito di più è la totale assenza di caricamenti. Durante l’avventura si passa da una zona all’altra in perfetta continuità, in un’epoca dove tempi di caricamento anche molto lunghi erano all’ordine del giorno. Probabilmente per fare ciò gli sviluppatori devono essere riusciti a sfruttare a pieno le capacità del DVD. Lo considero un aspetto artistico oltre che tecnico perché dona all’esperienza una sensazione di libertà e immedesimazione maggiore rispetto ad altri platform dove magari vi era un hub centrale, ma con livelli scollegati. Per quanto concerne il gameplay, il titolo è buono su tutta la linea, i controlli sono ottimi e la difficoltà proposta è piuttosto equilibrata. L’esperienza in generale è agevole, ma occasionalmente non mancano delle sfide più impegnative del solito, oltre che una buona dose di intuito per completare il gioco al 100%. Anche su questo fronte il gioco raggiunge ottimi risultati, visto che il completamento totale è alla portata di tutti e composto da tante sfide che riescono a valorizzare i luoghi dove si svolgono. Nel complesso è quindi un gioco molto divertente, immediato e intenso. La durata totale, anche con il 100%, non è infatti lunghissima, il che per me è stato un pro visto che mi ha regalato un’esperienza totalmente priva di noia o di ripetizioni.
Applausi per quanto riguarda il doppiaggio italiano, con voci ottime ovunque. Soprattutto Daniele Demma su Daxter è clamoroso, sembra letteralmente nato per doppiare quel personaggio. E a proposito di Daxter, l’ho trovato un personaggio meraviglioso, simpaticissimo e sempre con la battuta pronta. Il suo ruolo non si limita tuttavia alla spalla comica; infatti, è stato una grande scelta di game design per suggerirci cosa fare in certe situazioni evitando inutili e invadenti testi a schermo. L’unico aspetto un po’ incerto del gioco secondo me è la colonna sonora. Alcune tracce sono carine e orecchiabili, ma complessivamente dimenticabili. È l’unico punto su cui il gioco a mio avviso non va oltre la sufficienza.
In conclusione, “Jak and Daxter: The Precursor Legacy” rimane un ottimo gioco, con una struttura solida e un gameplay appagante, che contiene tutto ciò che è lecito aspettarsi da un platform 3D nella sua forma migliore. Il tutto condito da un’estetica ispirata e accattivante, sia per quanto riguarda le ambientazioni, sia per quanto riguarda i personaggi. Dopo questo primo capitolo, spero di giocare al più presto a “Jak 2” e di trovarlo altrettanto divertente.
