J-Stars Victory VS +
Ti senti più Kenshiro o più Jonathan Joestar? Ti piacerebbe avventurarti nel villaggio della foglia oppure scoprire i misteri di Namecc mentre affronti temibili avversari?
J-Stars Victory VS + unisce infatti i più disparati universi di moltissimi manga editi da Weekly shonen jump. Dopo le passate glorie di Jump Super Stars e Jump Ultimate Stars per NDS, Bandai ripropone nel 2014 quello che dovrebbe essere il loro “successore” ma che in verità si ripropone di essere molto di più, in quanto tenta di evolvere la vecchia modalità di gioco e trasformarla in qualcosa di completamente nuovo rivoluzionando il gameplay dalle fondamenta.
Il gioco è sostanzialmente un picchiaduro a incontri con possibilità di partite in singolo o multiplayer (sia per incontri casuali che nell’avventura vera e propria) per Playstation 3, Playstation 4 e PS Vita.
La trama molto semplicisticamente consiste in una serie di tornei tra i personaggi più forti di Shonen Jump (che si dividono in giocabili e di supporto) di tutte le tipologie. La modalità avventura consiste nell’avanzata del giocatore attraverso diversi mondi in una perenne sfida 2 contro 2 nella quale l’obiettivo primario è sconfiggere gli avversari entro il tempo stabilito.
Si alternano soggetti di manga ormai datati come Kochikame alle new entry della rivista come Haikyu per un totale di 52 personaggi, tra cui 39 giocabili e il resto di supporto.
La cura dei personaggi è davvero impressionante, sono stati tutti riprodotti in modo decisamente fedele ai manga (tranne piccole eccezioni) e, vera chicca del gioco, sono le frasi caratteristiche di ogni personaggio all’inizio delle battaglie.
Purtroppo nella scelta dei personaggi da inserire, si è preferito dare più importanza ad alcune serie piuttosto che ad altre rendendo così altre esclusivamente di supporto (fattore che sicuramente smorza un po’ l’entusiasmo negli amanti della seconda categoria), tuttavia 52 personaggi non sono affatto pochi e le scelte non mancano sicuramente.
Le mosse speciali variano a seconda del personaggio e rappresentano gli attacchi più famosi che i personaggi utilizzano all’interno della loro serie, si passa da una classica Kamehameha di Goku ad un divertente Sasso Carta Forbice dell’universo Hunter X Hunter.
La fedeltà nella riproduzione dei personaggi viene mantenuta anche nella creazione delle dodici Arene, che sfruttando decisamente bene il 3D rappresentano esattamente gli ambienti già visti nei manga. I luoghi sono riprodotti con fedeltà disarmante fin nei minimi particolari e gli spazi decisamente vasti permettono una grande varietà di movimenti. Talvolta, la distruzione degli edifici risulta un po’ macchinosa ma sicuramente non riduce la godibilità del gioco e l’attenzione messa nello studiare i particolari fa sicuramente passare questo aspetto in secondo piano.
Il gioco è reso piacevole anche da piccoli particolari che aiutano a svagarsi durante le attese come i quiz a tema presenti durante i caricamenti oppure la possibilità di giocare alle Slot Machine (Modalità Negozio) nelle quali si possono ottenere delle carte raffiguranti i personaggi del gioco che permettono di modificarne le statistiche.
Graficamente il gioco è decisamente buono e le colonne sonore sono piacevoli e motivanti, essendo 24 sono molto varie e non insorge il problema di riascoltare sempre le stesse.
Il gioco è davvero un gioiellino se giocato con/contro altre persone perché lì esprime davvero al meglio la bellezza della modalità battaglia, personalmente ho sperimentato che se si riesce a coordinarsi al meglio con il proprio compagno la soddisfazione è sicuramente maggiore.
In sostanza il gioco è adatto a tutti, sia agli amanti del genere picchiaduro, che ritroveranno nel gioco una grande varietà di modalità, che agli amanti di Shonen Jump, che grazie a questo gioco hanno la possibilità di rivivere tutte le mosse e gli ambienti delle loro serie preferite. Il gioco rimane una piccola perla per chi è cresciuto con Jump e non ha dimenticato le emozioni e l’atmosfera vivace e caotica di un gioco che già esprimeva molto in 2D e vuole riviverla in uno stile sicuramente più moderno e con la grafica 3D che ti fa immedesimare maggiormente nei personaggi e nelle battaglie.
Questo crossover ha sicuramente molto da offrire, quindi per scoprire di più non vi resta che giocarlo!
J-Stars Victory VS + unisce infatti i più disparati universi di moltissimi manga editi da Weekly shonen jump. Dopo le passate glorie di Jump Super Stars e Jump Ultimate Stars per NDS, Bandai ripropone nel 2014 quello che dovrebbe essere il loro “successore” ma che in verità si ripropone di essere molto di più, in quanto tenta di evolvere la vecchia modalità di gioco e trasformarla in qualcosa di completamente nuovo rivoluzionando il gameplay dalle fondamenta.
Il gioco è sostanzialmente un picchiaduro a incontri con possibilità di partite in singolo o multiplayer (sia per incontri casuali che nell’avventura vera e propria) per Playstation 3, Playstation 4 e PS Vita.
La trama molto semplicisticamente consiste in una serie di tornei tra i personaggi più forti di Shonen Jump (che si dividono in giocabili e di supporto) di tutte le tipologie. La modalità avventura consiste nell’avanzata del giocatore attraverso diversi mondi in una perenne sfida 2 contro 2 nella quale l’obiettivo primario è sconfiggere gli avversari entro il tempo stabilito.
Si alternano soggetti di manga ormai datati come Kochikame alle new entry della rivista come Haikyu per un totale di 52 personaggi, tra cui 39 giocabili e il resto di supporto.
La cura dei personaggi è davvero impressionante, sono stati tutti riprodotti in modo decisamente fedele ai manga (tranne piccole eccezioni) e, vera chicca del gioco, sono le frasi caratteristiche di ogni personaggio all’inizio delle battaglie.
Purtroppo nella scelta dei personaggi da inserire, si è preferito dare più importanza ad alcune serie piuttosto che ad altre rendendo così altre esclusivamente di supporto (fattore che sicuramente smorza un po’ l’entusiasmo negli amanti della seconda categoria), tuttavia 52 personaggi non sono affatto pochi e le scelte non mancano sicuramente.
Le mosse speciali variano a seconda del personaggio e rappresentano gli attacchi più famosi che i personaggi utilizzano all’interno della loro serie, si passa da una classica Kamehameha di Goku ad un divertente Sasso Carta Forbice dell’universo Hunter X Hunter.
La fedeltà nella riproduzione dei personaggi viene mantenuta anche nella creazione delle dodici Arene, che sfruttando decisamente bene il 3D rappresentano esattamente gli ambienti già visti nei manga. I luoghi sono riprodotti con fedeltà disarmante fin nei minimi particolari e gli spazi decisamente vasti permettono una grande varietà di movimenti. Talvolta, la distruzione degli edifici risulta un po’ macchinosa ma sicuramente non riduce la godibilità del gioco e l’attenzione messa nello studiare i particolari fa sicuramente passare questo aspetto in secondo piano.
Il gioco è reso piacevole anche da piccoli particolari che aiutano a svagarsi durante le attese come i quiz a tema presenti durante i caricamenti oppure la possibilità di giocare alle Slot Machine (Modalità Negozio) nelle quali si possono ottenere delle carte raffiguranti i personaggi del gioco che permettono di modificarne le statistiche.
Graficamente il gioco è decisamente buono e le colonne sonore sono piacevoli e motivanti, essendo 24 sono molto varie e non insorge il problema di riascoltare sempre le stesse.
Il gioco è davvero un gioiellino se giocato con/contro altre persone perché lì esprime davvero al meglio la bellezza della modalità battaglia, personalmente ho sperimentato che se si riesce a coordinarsi al meglio con il proprio compagno la soddisfazione è sicuramente maggiore.
In sostanza il gioco è adatto a tutti, sia agli amanti del genere picchiaduro, che ritroveranno nel gioco una grande varietà di modalità, che agli amanti di Shonen Jump, che grazie a questo gioco hanno la possibilità di rivivere tutte le mosse e gli ambienti delle loro serie preferite. Il gioco rimane una piccola perla per chi è cresciuto con Jump e non ha dimenticato le emozioni e l’atmosfera vivace e caotica di un gioco che già esprimeva molto in 2D e vuole riviverla in uno stile sicuramente più moderno e con la grafica 3D che ti fa immedesimare maggiormente nei personaggi e nelle battaglie.
Questo crossover ha sicuramente molto da offrire, quindi per scoprire di più non vi resta che giocarlo!
J-Stars Victory VS + è un picchiaduro 3D uscito in Europa nell'estate del 2015 per PS3, PSVita, e PS4. Il gioco è il naturale successore di Jump Super Star e Jump Ultimate Stars pubblicati ormai 10 anni fa per Nintendo DS. Esattamente come i suoi predecessori, il punto di forza di questo gioco è il vastissimo roster di personaggi, ne sono presenti infatti 52 totali, di cui 39 giocabili e 13 di supporto; essi sono presi dalle più svariate serie pubblicate dalla Shonen Jump in tutta la sua storia. Oltre ai celebri One Piece, Naruto, Dragon Ball e Hunter x Hunter sono presenti anche molte serie non così commerciali, si passa da personaggi più "datati" quali Ryotsu di Kochikame (1976) e Momotaro Tsurugi di Classe di ferro (1985), a quelli di serie più recenti come Tatsumi Oga di Beelzebub (2009) e Koro-sensei di Assassination Classroom (2012). Insomma per chi è appassionato di serie targate Shonen Jump questo gioco sarà imprescindibile anche solo per la grande varietà di personaggi giocabili.
Le modalità di gioco presenti sono abbastanza varie, immancabile la classica modalità Storia dove il giocatore dovrà scegliere un suo gruppo di personaggi predefinito e impersonarli in una bizzarra avventura tra i mari, che ha come fine il raggiungimento di un torneo organizzato da una misteriosa divinità. Le altre modalità presenti sono "Verso la Vittoria" dove il giocatore dovrà affrontare diverse sfide ad obiettivi, "Arcade" in cui bisognerà affrontare una serie di battaglie a difficoltà sempre maggiori, la "Battaglia libera" nella quale è il giocatore a scegliere tutti gli ingredienti della partita e infine la "Battaglia online" dove poter affrontare giocatori di tutto il mondo attraverso la connessione internet. Il gioco offre inoltre un sistema di personalizzazione dei personaggi attraverso il quale è possibile modificarne le statistiche, utilizzando delle carte J-Stars che troveremo nel corso dell'avventura.
Il gameplay è abbastanza fluido, e sicuramente il punto di forza sta nell'essere riuscito a riprodurre movenze, abilità e mosse uniche di ogni personaggio, riuscendo a ricreare lo spirito di ogni singola serie. Non si può non rimanere stupiti e divertiti, ad esempio, quando Gintoki attaccherà lanciando una bomba Just Away! Le battaglie si giocano su vasti scenari 3D ispirati anch'essi alle varie serie di Shonen Jump come Namecc o il Tempio di Atena, molto dettagliate e colorate e con edifici distruttibili. Ovviamente il gioco da questo punto di vista non è privo di difetti, potrebbe capitare ad esempio che un avversario ci intrappoli spalle al muro in una combo infinita, o che un nostro attacco non vada a segno per motivi discutibili.
Vera chicca del gioco dal mio punto di vista sono i dialoghi tra i personaggi all'inizio e alla fine di ogni scontro, essi interagiscono tra di loro con frasi relative al loro universo manga spesso anche in modo comico. Un esempio di ciò lo possiamo ritrovare nel divertente siparietto tra Gintoki Sakata e Joseph Joestar, dove i due discutono animatamente su a chi appartenga effettivamente la voce, essendo entrambi doppiati dalla stessa persona nelle rispettive serie animate.
Imperdibile per chi ama una o più serie Jump (al di fuori delle più famose) perché finalmente può impersonare i suoi personaggi preferiti in un videogioco o anche per chi vuole vedere combattere tra di loro i protagonisti di diversi universi manga in un crossover entusiasmante.
Le modalità di gioco presenti sono abbastanza varie, immancabile la classica modalità Storia dove il giocatore dovrà scegliere un suo gruppo di personaggi predefinito e impersonarli in una bizzarra avventura tra i mari, che ha come fine il raggiungimento di un torneo organizzato da una misteriosa divinità. Le altre modalità presenti sono "Verso la Vittoria" dove il giocatore dovrà affrontare diverse sfide ad obiettivi, "Arcade" in cui bisognerà affrontare una serie di battaglie a difficoltà sempre maggiori, la "Battaglia libera" nella quale è il giocatore a scegliere tutti gli ingredienti della partita e infine la "Battaglia online" dove poter affrontare giocatori di tutto il mondo attraverso la connessione internet. Il gioco offre inoltre un sistema di personalizzazione dei personaggi attraverso il quale è possibile modificarne le statistiche, utilizzando delle carte J-Stars che troveremo nel corso dell'avventura.
Il gameplay è abbastanza fluido, e sicuramente il punto di forza sta nell'essere riuscito a riprodurre movenze, abilità e mosse uniche di ogni personaggio, riuscendo a ricreare lo spirito di ogni singola serie. Non si può non rimanere stupiti e divertiti, ad esempio, quando Gintoki attaccherà lanciando una bomba Just Away! Le battaglie si giocano su vasti scenari 3D ispirati anch'essi alle varie serie di Shonen Jump come Namecc o il Tempio di Atena, molto dettagliate e colorate e con edifici distruttibili. Ovviamente il gioco da questo punto di vista non è privo di difetti, potrebbe capitare ad esempio che un avversario ci intrappoli spalle al muro in una combo infinita, o che un nostro attacco non vada a segno per motivi discutibili.
Vera chicca del gioco dal mio punto di vista sono i dialoghi tra i personaggi all'inizio e alla fine di ogni scontro, essi interagiscono tra di loro con frasi relative al loro universo manga spesso anche in modo comico. Un esempio di ciò lo possiamo ritrovare nel divertente siparietto tra Gintoki Sakata e Joseph Joestar, dove i due discutono animatamente su a chi appartenga effettivamente la voce, essendo entrambi doppiati dalla stessa persona nelle rispettive serie animate.
Imperdibile per chi ama una o più serie Jump (al di fuori delle più famose) perché finalmente può impersonare i suoi personaggi preferiti in un videogioco o anche per chi vuole vedere combattere tra di loro i protagonisti di diversi universi manga in un crossover entusiasmante.
Shonen Jump è una delle testate fumettistiche giapponesi più famose di sempre. Le serie che hanno visto la luce sulle pagine della rivista dal 1968 fino ad oggi sono innumerevoli e, grazie ad un livello qualitativo mediamente alto, contornato da capolavori così iconici da essere entrati nell'immaginario collettivo mondiale, nel corso degli anni è riuscita a conquistare il cuore di un’infinità di persone. I ragazzi di Spike Chunsoft, a quanto pare, rientrano tra queste e festeggiano il quarantacinquesimo anniversario proponendo "J-Stars Victory Vs", ovvero quello che potrebbe considerarsi il capitolo definitivo dei crossover video-ludici Jump.
Le sfide tra shonen heroes, iniziano nel lontano 1988, quando in occasione del ventesimo anniversario della rivista, Bandai pubblicò il bizzarro adventure-rpg "Famicom Jump: History of Heroes" ad opera di TOSE, che venne seguito nel 1991 da "Famicom Jump 2: The Strongest Seven", di Chunsoft, e da "Cult Jump" (1993) di Sun L per Game Boy. Dodici anni più tardi, sarà invece la volta di Ganbarion con i suoi ottimi "Jump Super Stars" (2005) e "Jump Ultimate Stars" (2006) per NDS, e di "Battle Stadium D.O.N" per PS2 ad opera di Eighting, tutti brawler fighting games dalle meccaniche simili a "Super Smash Bros". Infine arriviamo ai nostri giorni, e più precisamente al 2014, anno di debutto di "J-Stars Victory Vs" il quale, ancora una volta, ignora completamente quanto fatto dai predecessori e prova a farsi strada in un nuovo genere che, sebbene spopoli negli arcade giapponesi, a noi occidentali appare quasi come una novità: i cosiddetti Versus.
I Versus possono considerarsi una variante dei picchiaduro 3D ad incontri, in cui il fulcro della battaglia (sia essa in singolo o, come in questo caso, in doppio) è più incentrato sul movimento e il controllo dello spazio che non sul classico scambio di colpi. Proprio per questa peculiarità, le dodici arene di J-Stars sono spaziose e variegate, ricche di elementi di contorno da sfruttare durante gli incontri o di chicche che i fan non potranno fare a meno di notare (la sfera del drago nello stagno di Namek!).
La cura stilistica non si limita solamente agli ambienti, tutti i personaggi infatti sono stati riprodotti nel modo più fedele possibile alla loro controparte cartacea (ad esclusione di Jonathan e Joseph Joestar, apparentemente ripresi dal recente anime a loro dedicato); questa scelta dona al titolo un’atmosfera particolare poiché, se da un lato avere degli stili differenti a seconda della serie di riferimento rende alla perfezione la sensazione che si prova nello sfogliare un numero di Weekly Shonen Jump, con tutte quelle serie disegnate in modo radicalmente diverso, dall'altro vedere personaggi dalle proporzioni grottesche come Gon (da "Hunter x Hunter") al fianco di bishonen come Tsuna (da "Tutor Hitman Reborn") genera un contrasto troppo marcato che ai fan di una o dell’altra serie potrebbe risultare fastidioso.
Oltre alla cura estetica, affiancata da ottime scelte di stile come i quiz a tema durante i caricamenti o la possibilità di sostituire le 23 anonime tracce con quelle presenti sulla propria console, ciò che davvero caratterizza l’esperienza 100% Jump proposta dal quinto crossover è lo Story Mode. In questa modalità si seguiranno quattro campagne durante le quali i protagonisti si incontreranno e scontreranno fra loro per sconfiggere una misteriosa entità malvagia. Che si scelga il team di Luffy, Naruto, Ichigo o Toriko, lo sviluppo delle quattro storie resterà fondamentalmente lo stesso: il protagonista salperà (letteralmente) all'avventura insieme ad altri eroi e con loro unirà le forze per salvare il mondo di Jump. Una trama semplice che riesce tuttavia a farsi seguire senza troppi problemi grazie alla presenza di figure carismatiche, l’interazione fra personaggi così diversi bene si amalgama nel corso della storia poiché, chi più chi meno, tutti ricevono il giusto spazio e hanno modo di risaltare.
Sebbene l’avventura, con tutte le sue quest e subquest, sia la più longeva delle modalità, non è l’unica che terrà il giocatore attaccato allo schermo. Oltre alle immancabili Versus e Online (unica modalità esclusivamente in singolo) ci sarà una sorta di Mission Mode in cui il giocatore, battaglia dopo battaglia, dovrà avanzare attraverso 12 percorsi. Ad ogni vittoria si otterrà un gettone da poter usare nelle Slot Machine della modalità Negozio per ottenere delle carte raffiguranti i personaggi giocabili che, quando inserite nella tabella specifica, conferiranno dei bonus alle statistiche. I potenziamenti ottenuti in questa maniera possono venire moltiplicati posizionando tre personaggi affini vicino. L’affinità non è segnalata all'interno del gioco, quindi l’unico modo per scoprire le combinazioni è conoscere le serie Jump e confidare sul proprio ingegno: cosa può collegare i diversi personaggi fra loro… un attacco simile? Tutti e tre hanno un rivale con i capelli neri? La passione per un determinato piatto? Qualunque sia il punto di contatto, una volta scoperto la soddisfazione sarà molta.
Una casa editrice con 45 anni di attività ha sulle spalle un numero di opere spaventosamente alto e, per questo, formare un roster che accontentasse tutti (considerando i costi di sviluppo per un titolo su piattaforme odierne) era un’impresa impossibile fin dall'inizio. "J-Stars Victory Vs" offre 39 combattenti più 13 utilizzabili esclusivamente come supporter, 52 personaggi non sono pochi e guardando le 32 serie di riferimento si può intuire il desiderio di rendere giustizia all'età della rivista, tuttavia, il tanto palese quanto comprensibile favoritismo verso le opere più recenti mina l’efficacia di tale scelta. Forse sarebbe stato meglio inserire solo uno o due esponenti per serie (i più carismatici, non necessariamente il protagonista-antagonista) così da aumentare il numero di quest’ultime e rendere al meglio il lato crossover del titolo, così invece, si è creato uno squilibrio fra il numero di protagonisti e antagonisti dove spesso i personaggi delle serie più recenti, pur essendo la maggior parte, vengono soffocati da quelli più iconici smorzando a vicenda l’impatto che avrebbero potuto avere sul pubblico.
Le battaglie in "J-Stars Victory Vs" sono dei 2 contro 2 con un support a squadra, l’obbiettivo è azzerare la life bar dei propri avversari tre volte entro i cinque minuti concessi. Ogni personaggio ha le proprie statistiche e peculiarità e, anche se singolarmente alcuni sono inevitabilmente più forti di altri, un buon gioco di squadra può far cambiare tutto perciò anche se in alcune situazioni può apparire sbilanciato, in realtà il sistema ha un suo equilibrio sufficientemente solido. Il limitato numero di attacchi può sorprendere in negativo, ma trattandosi di un Versus non è affatto un difetto. Nello specifico, qui esistono: i colpi veloci (quadrato), i colpi forti (triangolo), i colpi speciali (R1+quadrato/triangolo) e le super mosse (cerchio/avanti+cerchio/R1+cerchio). I colpi veloci e i colpi forti sono delle auto-combo mono-tasto, i primi sono rapidi, ma devono il loro danno quasi esclusivamente alla conclusione con una mossa speciale (che, ovviamente, non partirà se non si avrà abbastanza energia), i secondi invece sono più lenti, ma tolgono abbastanza senza dover usare energia e, inoltre, se parati consumano molta barra (la barra della difesa coincide con l’energia); è possibile combinare i colpi veloci con quelli forti (e viceversa) per concludere la combo lasciando l’avversario in determinati modi la cui effettiva utilità dipenderà dalla situazione. Le super mosse e i colpi speciali cambiano a seconda del personaggio, i primi consumano energia e i secondi sono generalmente molto lenti, ma hanno proprietà speciali come l’essere imparabili, fungere da counter ecc…
La cpu non offre mai una sfida particolarmente intensa e anche verso la fine del gioco basterà poco per sbaragliare i nemici, ciò non toglie però che il sistema sia funzionale e ben strutturato. Quando si colpisce o si eliminano degli avversari l’indicatore del proprio team aumenta, a discapito di quello degli altri, una volta raggiunto il massimo sarà possibile attivare il Victory Burst, uno status durante il quale i personaggi saranno leggermente potenziati e avranno accesso alla loro mossa finale (che sia un attacco, una trasformazione o entrambe le cose, dipende dal combattente). Una volta finito il boost l’indicatore punterà verso la squadra avversaria che, se riuscirà ad essere sufficientemente aggressiva, potrà attivarlo velocemente. Le mosse finali sono fondamentali perché da una parte permettono alla squadra in vantaggio di chiudere l’incontro velocemente e all’altra di poterlo ribaltare, rendendo così ogni battaglia emozionante fino alla fine. Solo giocando contro altre persone però, sarà davvero possibile comprendere la bellezza del battle system, diventerà infatti necessario imparare a coordinarsi con il proprio compagno in modo da pressare insieme lo stesso obbiettivo ed evitare che il team avversario faccia lo stesso. Per riuscire nell’impresa si dovrà controllare lo spazio sfruttando le varie combinazioni di attacchi rapidi e potenti sia per allontanare, stordire o rompere le difese, il tutto insieme alle peculiarità dei propri personaggi e support.
Come detto all’inizio, i Versus sono un genere che enfatizza la mobilità piuttosto che l’aggressività ed è proprio in questo aspetto che risiede la più grande pecca dell’ultimo crossover Jump: il ritmo di gioco è troppo lento. Dalla velocità della camminata al tempo di ripresa dopo che si viene atterrati, dai salti fino agli scatti, tutto avviene ad una velocità incredibilmente bassa e questo rende le fase di approccio, fuga ed inseguimento dei nemici (il cuore del genere) un avvilente mordi e fuggi. Attendere che l’avversario si avvicini è più conveniente che andargli incontro poiché per farlo si ci deve scoprire, chiudersi in difesa concentrandosi sulle schivate è il modo migliore per attaccare ed ecco che così un sistema di gioco ben bilanciato e potenzialmente interessante perde completamente il suo fascino.
Ad oggi dunque il titolo potrà essere apprezzato solo dai veri fan di Jump, gli unici che riusciranno a sentire lo spirito caciarone ed esagerato tipico della rivista nonostante un gameplay pedante e privo di mordente. "J-Stars Victory Vs" aveva delle potenzialità immense, sulla carta sarebbe potuto facilmente entrare nell'olimpo dei crossover, ma a causa di un numero di modalità troppo risicato, un roster privo di diversi nomi importanti, ed una velocità generale decisamente troppo bassa, si è tristemente rivelato solo un’occasione sprecata.
Le sfide tra shonen heroes, iniziano nel lontano 1988, quando in occasione del ventesimo anniversario della rivista, Bandai pubblicò il bizzarro adventure-rpg "Famicom Jump: History of Heroes" ad opera di TOSE, che venne seguito nel 1991 da "Famicom Jump 2: The Strongest Seven", di Chunsoft, e da "Cult Jump" (1993) di Sun L per Game Boy. Dodici anni più tardi, sarà invece la volta di Ganbarion con i suoi ottimi "Jump Super Stars" (2005) e "Jump Ultimate Stars" (2006) per NDS, e di "Battle Stadium D.O.N" per PS2 ad opera di Eighting, tutti brawler fighting games dalle meccaniche simili a "Super Smash Bros". Infine arriviamo ai nostri giorni, e più precisamente al 2014, anno di debutto di "J-Stars Victory Vs" il quale, ancora una volta, ignora completamente quanto fatto dai predecessori e prova a farsi strada in un nuovo genere che, sebbene spopoli negli arcade giapponesi, a noi occidentali appare quasi come una novità: i cosiddetti Versus.
I Versus possono considerarsi una variante dei picchiaduro 3D ad incontri, in cui il fulcro della battaglia (sia essa in singolo o, come in questo caso, in doppio) è più incentrato sul movimento e il controllo dello spazio che non sul classico scambio di colpi. Proprio per questa peculiarità, le dodici arene di J-Stars sono spaziose e variegate, ricche di elementi di contorno da sfruttare durante gli incontri o di chicche che i fan non potranno fare a meno di notare (la sfera del drago nello stagno di Namek!).
La cura stilistica non si limita solamente agli ambienti, tutti i personaggi infatti sono stati riprodotti nel modo più fedele possibile alla loro controparte cartacea (ad esclusione di Jonathan e Joseph Joestar, apparentemente ripresi dal recente anime a loro dedicato); questa scelta dona al titolo un’atmosfera particolare poiché, se da un lato avere degli stili differenti a seconda della serie di riferimento rende alla perfezione la sensazione che si prova nello sfogliare un numero di Weekly Shonen Jump, con tutte quelle serie disegnate in modo radicalmente diverso, dall'altro vedere personaggi dalle proporzioni grottesche come Gon (da "Hunter x Hunter") al fianco di bishonen come Tsuna (da "Tutor Hitman Reborn") genera un contrasto troppo marcato che ai fan di una o dell’altra serie potrebbe risultare fastidioso.
Oltre alla cura estetica, affiancata da ottime scelte di stile come i quiz a tema durante i caricamenti o la possibilità di sostituire le 23 anonime tracce con quelle presenti sulla propria console, ciò che davvero caratterizza l’esperienza 100% Jump proposta dal quinto crossover è lo Story Mode. In questa modalità si seguiranno quattro campagne durante le quali i protagonisti si incontreranno e scontreranno fra loro per sconfiggere una misteriosa entità malvagia. Che si scelga il team di Luffy, Naruto, Ichigo o Toriko, lo sviluppo delle quattro storie resterà fondamentalmente lo stesso: il protagonista salperà (letteralmente) all'avventura insieme ad altri eroi e con loro unirà le forze per salvare il mondo di Jump. Una trama semplice che riesce tuttavia a farsi seguire senza troppi problemi grazie alla presenza di figure carismatiche, l’interazione fra personaggi così diversi bene si amalgama nel corso della storia poiché, chi più chi meno, tutti ricevono il giusto spazio e hanno modo di risaltare.
Sebbene l’avventura, con tutte le sue quest e subquest, sia la più longeva delle modalità, non è l’unica che terrà il giocatore attaccato allo schermo. Oltre alle immancabili Versus e Online (unica modalità esclusivamente in singolo) ci sarà una sorta di Mission Mode in cui il giocatore, battaglia dopo battaglia, dovrà avanzare attraverso 12 percorsi. Ad ogni vittoria si otterrà un gettone da poter usare nelle Slot Machine della modalità Negozio per ottenere delle carte raffiguranti i personaggi giocabili che, quando inserite nella tabella specifica, conferiranno dei bonus alle statistiche. I potenziamenti ottenuti in questa maniera possono venire moltiplicati posizionando tre personaggi affini vicino. L’affinità non è segnalata all'interno del gioco, quindi l’unico modo per scoprire le combinazioni è conoscere le serie Jump e confidare sul proprio ingegno: cosa può collegare i diversi personaggi fra loro… un attacco simile? Tutti e tre hanno un rivale con i capelli neri? La passione per un determinato piatto? Qualunque sia il punto di contatto, una volta scoperto la soddisfazione sarà molta.
Una casa editrice con 45 anni di attività ha sulle spalle un numero di opere spaventosamente alto e, per questo, formare un roster che accontentasse tutti (considerando i costi di sviluppo per un titolo su piattaforme odierne) era un’impresa impossibile fin dall'inizio. "J-Stars Victory Vs" offre 39 combattenti più 13 utilizzabili esclusivamente come supporter, 52 personaggi non sono pochi e guardando le 32 serie di riferimento si può intuire il desiderio di rendere giustizia all'età della rivista, tuttavia, il tanto palese quanto comprensibile favoritismo verso le opere più recenti mina l’efficacia di tale scelta. Forse sarebbe stato meglio inserire solo uno o due esponenti per serie (i più carismatici, non necessariamente il protagonista-antagonista) così da aumentare il numero di quest’ultime e rendere al meglio il lato crossover del titolo, così invece, si è creato uno squilibrio fra il numero di protagonisti e antagonisti dove spesso i personaggi delle serie più recenti, pur essendo la maggior parte, vengono soffocati da quelli più iconici smorzando a vicenda l’impatto che avrebbero potuto avere sul pubblico.
Le battaglie in "J-Stars Victory Vs" sono dei 2 contro 2 con un support a squadra, l’obbiettivo è azzerare la life bar dei propri avversari tre volte entro i cinque minuti concessi. Ogni personaggio ha le proprie statistiche e peculiarità e, anche se singolarmente alcuni sono inevitabilmente più forti di altri, un buon gioco di squadra può far cambiare tutto perciò anche se in alcune situazioni può apparire sbilanciato, in realtà il sistema ha un suo equilibrio sufficientemente solido. Il limitato numero di attacchi può sorprendere in negativo, ma trattandosi di un Versus non è affatto un difetto. Nello specifico, qui esistono: i colpi veloci (quadrato), i colpi forti (triangolo), i colpi speciali (R1+quadrato/triangolo) e le super mosse (cerchio/avanti+cerchio/R1+cerchio). I colpi veloci e i colpi forti sono delle auto-combo mono-tasto, i primi sono rapidi, ma devono il loro danno quasi esclusivamente alla conclusione con una mossa speciale (che, ovviamente, non partirà se non si avrà abbastanza energia), i secondi invece sono più lenti, ma tolgono abbastanza senza dover usare energia e, inoltre, se parati consumano molta barra (la barra della difesa coincide con l’energia); è possibile combinare i colpi veloci con quelli forti (e viceversa) per concludere la combo lasciando l’avversario in determinati modi la cui effettiva utilità dipenderà dalla situazione. Le super mosse e i colpi speciali cambiano a seconda del personaggio, i primi consumano energia e i secondi sono generalmente molto lenti, ma hanno proprietà speciali come l’essere imparabili, fungere da counter ecc…
La cpu non offre mai una sfida particolarmente intensa e anche verso la fine del gioco basterà poco per sbaragliare i nemici, ciò non toglie però che il sistema sia funzionale e ben strutturato. Quando si colpisce o si eliminano degli avversari l’indicatore del proprio team aumenta, a discapito di quello degli altri, una volta raggiunto il massimo sarà possibile attivare il Victory Burst, uno status durante il quale i personaggi saranno leggermente potenziati e avranno accesso alla loro mossa finale (che sia un attacco, una trasformazione o entrambe le cose, dipende dal combattente). Una volta finito il boost l’indicatore punterà verso la squadra avversaria che, se riuscirà ad essere sufficientemente aggressiva, potrà attivarlo velocemente. Le mosse finali sono fondamentali perché da una parte permettono alla squadra in vantaggio di chiudere l’incontro velocemente e all’altra di poterlo ribaltare, rendendo così ogni battaglia emozionante fino alla fine. Solo giocando contro altre persone però, sarà davvero possibile comprendere la bellezza del battle system, diventerà infatti necessario imparare a coordinarsi con il proprio compagno in modo da pressare insieme lo stesso obbiettivo ed evitare che il team avversario faccia lo stesso. Per riuscire nell’impresa si dovrà controllare lo spazio sfruttando le varie combinazioni di attacchi rapidi e potenti sia per allontanare, stordire o rompere le difese, il tutto insieme alle peculiarità dei propri personaggi e support.
Come detto all’inizio, i Versus sono un genere che enfatizza la mobilità piuttosto che l’aggressività ed è proprio in questo aspetto che risiede la più grande pecca dell’ultimo crossover Jump: il ritmo di gioco è troppo lento. Dalla velocità della camminata al tempo di ripresa dopo che si viene atterrati, dai salti fino agli scatti, tutto avviene ad una velocità incredibilmente bassa e questo rende le fase di approccio, fuga ed inseguimento dei nemici (il cuore del genere) un avvilente mordi e fuggi. Attendere che l’avversario si avvicini è più conveniente che andargli incontro poiché per farlo si ci deve scoprire, chiudersi in difesa concentrandosi sulle schivate è il modo migliore per attaccare ed ecco che così un sistema di gioco ben bilanciato e potenzialmente interessante perde completamente il suo fascino.
Ad oggi dunque il titolo potrà essere apprezzato solo dai veri fan di Jump, gli unici che riusciranno a sentire lo spirito caciarone ed esagerato tipico della rivista nonostante un gameplay pedante e privo di mordente. "J-Stars Victory Vs" aveva delle potenzialità immense, sulla carta sarebbe potuto facilmente entrare nell'olimpo dei crossover, ma a causa di un numero di modalità troppo risicato, un roster privo di diversi nomi importanti, ed una velocità generale decisamente troppo bassa, si è tristemente rivelato solo un’occasione sprecata.
"J-Stars Victory VS +" è un picchiaduro che unisce vari personaggi dei Manga più famosi editi nel settimanale nipponico "Weekly Shōnen Jump". Il titolo debuttò nel 2014 come esclusiva Sony in Giappone per PS3 e PSVITA e nello stesso anno a distanza di mesi venne annunciato il suo arrivo anche in occidente da Bandai Namco sempre in esclusiva per le console Sony.
Il gioco è semplicemente un picchiaduro a incontri in 3D e la trama (se si può definire cosi) consiste in un torneo creato da una sorta di divinità che riunisce i personaggi più forti di "Shonen Jump" al termine del quale il vincitore avrà in premio un desiderio. Il roster è molto ampio ed è il vero punto di forza del titolo, conta infatti 52 personaggi in tutto di cui 39 giocabili e 13 di supporto. Ci sono poi anche 12 arene nelle quali si può combattere come il "Pianeta Namecc", il "Villaggio della foglia" e "Alabasta".
Ci sono diverse modalità di gioco,la campagna principale (J-Adventure) permette di vestire i panni di 4 personaggi molto conosciuti e amati dai fan: Rufy, Naruto, Toriko e Ichigo. La campagna risulta abbastanza facile e non cambia molto a seconda del personaggio scelto, la sua funzione principale è quella di sbloccare tutto il roster dei personaggi sia di azione che di supporto. Altra modalità è l'arcade mode aggiunta dopo per soddisfare le richieste dei fan che volevano un'esperienza più competitiva, abbiamo poi la modalità "Verso la vittoria", "Battaglia libera" e la classica "Battaglia online".
Graficamente il titolo è abbastanza buono anche se la distruttibilità delle arene e degli elementi è un po grossolana. Il titolo non è molto tecnico e il sistema di combattimento è molto accessibile, ricco di fanservice, e dunque rappresenta l'ideale per i neofiti del genere.
Insomma, per gli amanti di anime e manga "J-Star Victory VS+" è tutto quello che si può desiderare, le tecniche ed i personaggi sono riprodotti in maniera più che affidabile e se giocato in compagnia risulta ancora più divertente.
Il gioco è semplicemente un picchiaduro a incontri in 3D e la trama (se si può definire cosi) consiste in un torneo creato da una sorta di divinità che riunisce i personaggi più forti di "Shonen Jump" al termine del quale il vincitore avrà in premio un desiderio. Il roster è molto ampio ed è il vero punto di forza del titolo, conta infatti 52 personaggi in tutto di cui 39 giocabili e 13 di supporto. Ci sono poi anche 12 arene nelle quali si può combattere come il "Pianeta Namecc", il "Villaggio della foglia" e "Alabasta".
Ci sono diverse modalità di gioco,la campagna principale (J-Adventure) permette di vestire i panni di 4 personaggi molto conosciuti e amati dai fan: Rufy, Naruto, Toriko e Ichigo. La campagna risulta abbastanza facile e non cambia molto a seconda del personaggio scelto, la sua funzione principale è quella di sbloccare tutto il roster dei personaggi sia di azione che di supporto. Altra modalità è l'arcade mode aggiunta dopo per soddisfare le richieste dei fan che volevano un'esperienza più competitiva, abbiamo poi la modalità "Verso la vittoria", "Battaglia libera" e la classica "Battaglia online".
Graficamente il titolo è abbastanza buono anche se la distruttibilità delle arene e degli elementi è un po grossolana. Il titolo non è molto tecnico e il sistema di combattimento è molto accessibile, ricco di fanservice, e dunque rappresenta l'ideale per i neofiti del genere.
Insomma, per gli amanti di anime e manga "J-Star Victory VS+" è tutto quello che si può desiderare, le tecniche ed i personaggi sono riprodotti in maniera più che affidabile e se giocato in compagnia risulta ancora più divertente.