Final Fantasy Mystic Quest
"Final Fantasy Mystic Quest" è un videogame di genere jrpg, uscito per Super Nintendo nel 1992.
Si tratta di uno spin off della serie "Final Fantasy" creato dalla Squaresoft apposta per il pubblico estero, il titolo giapponese è infatti "Final Fantasy USA".
Il videogioco è sostanzialmente un gioco di ruolo facilitato rispetto ai normali titoli della serie per permettere anche a dei giocatori non giapponesi e non avezzi al genere di appassionarsi a questo tipo di meccaniche.
Trama
La trama di "Mystic Quest" è quella classica dei vari Final Fantasy: il mondo è in equilibrio grazie al potere di quattro cristalli magici, ognuno associato ad un elemento (terra, aria, acqua, fuoco).
Tuttavia, una forza malvagia contrasta il potere dei cristalli e vari mostri iniziano ad infestare vari luoghi, mettendo in pericolo gli abitanti delle città.
Un guerriero senza nome (sta al giocatore sceglierne uno) intraprenderà un lungo viaggio volto a sconfiggere il male e ripristinare il potere dei cristalli.
Gameplay
"Final Fantasy Mystic Quest" è un videogame di ruolo a turni. Il giocatore va in viaggio per il mondo esplorando i vari dungeon, affrontando i vari mostri che li infestano. Quando si incontra un nemico si entra nella fase di battaglia dove tramite dei semplici comandi bisogna decidere se attaccare, difendersi, lanciare una magia, usare oggetti o darsi alla fuga. Una volta scelte le azioni da fare, si aspettano quelle dei nemici, e il ciclo ricomincia, fino alla sconfitta del nemico o del giocatore. Battere i mostri permette di guadagnare punti esperienza, utili per salire di livello e diventare più forti, e di guadagnare poco denaro, utile, ma neanche tanto, per comprare i pochi oggetti e le poche armi presenti nel gioco.
Durante le fasi non di battaglia non si può fare molto altro a parte parlare con gli abitanti della città o riposarsi in varie locande.
Insomma, è davvero l'ABC dei giochi di ruolo.
Grafica e audio
La grafica del gioco è molto semplice, ed è quella classica dei jrpg dell'epoca. La visuale è dall'alto, la mappa del mondo è molto stilizzata, qualche montagna, qualche bosco, un paio di laghi, così come anche le città, con le solite tre o quattro case tutte uguali e qualche personaggio che cammina avanti e indietro.
Durante le battaglie abbiamo i nemici di fronte a noi, mentre i personaggi sono di spalle. Da notare che i mostri nemici durante le battaglie hanno delle belle sprite grosse e dettagliate, che cambiano anche in base ai danni subiti, mentre i personaggi del giocatore rimangono identici a come erano sulla mappa di gioco, quasi in stile deformed.
Le musiche, pur essendo solo in formato midi sono abbastanza orecchiabili e gradevoli. Alcuni brani sono abbastanza evocativi e riescono a farsi apprezzare più di altri, ma generalmente tutta la colonna sonora fa bene il suo lavoro, fornendo un sottofondo molto azzeccato a tutti i luoghi che si visitano nel corso del gioco.
Longevità e difficoltà
La durata totale del gioco è più o meno di dodici o tredici ore, questo prendendosela abbastanza comoda, cercando tutti gli oggetti e portando il protagonista al livello massimo.
La lunghezza totale dunque non è molto elevata rispetto ai soliti jrpg o a quella di altri "Final Fantasy".
Anche questo aspetto è correlato però al fatto che il gioco è un gdr semplificato.
Praticamente, anche volendo, più di questo non si può fare.
"Mystic Quest" nel suo essere semplice finisce per essere troppo facile e corto.
Non si può esplorare liberamente il mondo, ci si può muovere solo su percorsi prestabiliti, non ci sono boss opzionali o quest secondarie da affrontare, ci sono solo quattro città da visitare, non ci sono negozi di armi (il giocatore equipaggia automaticamente le armi più forti man mano che si trovano). Non ci sono incontri casuali, i mostri sono visibili e quindi in alcuni casi possono anche essere evitati, e soprattutto non c'è il game over. Se si muore in una battaglia si può decidere di riprovare dall'inizio. Inoltre, il livello massimo del personaggio è di solo quarantuno e una volta arrivati a quel livello nessun mostro presente nel gioco rappresenta più un problema, nemmeno il boss finale.
Questi aspetti potrebbero quasi infastidire gli appassionati di questo genere di giochi, ma "Mystic Quest" è stato creato apposta così.
Conclusioni
Da appassionato giocatore fan dei jrpg e in particolar modo della saga di "Final Fantasy", ho giocato a "Mystic Quest" solo molti anni dopo dalla sua uscita e solo per una questione di completezza.
Essendo ormai abbastanza esperto del genere, ho effettivamente trovato il videogame parecchio semplice rispetto ai soliti standard, ma questo non vuol dire che sia un brutto gioco.
La sua semplicità è una cosa voluta perciò non può essere considerato un vero difetto, così come anche la breve durata.
Se si considera questo, il videogame fa il suo discreto lavoro. Se proprio c'è qualcosa da criticare è la storia, che è davvero troppo semplice e i personaggi privi di qualunque caratterizzazione.
Chi ha già giocato a molti altri jrpg non troverà pane per i suoi denti e probabilmente si annoierà a giocare a "Mystic Quest", ma per il suo target di riferimento, anche a distanza di tutti questi anni il gioco rimane abbastanza godibile.
Si tratta di uno spin off della serie "Final Fantasy" creato dalla Squaresoft apposta per il pubblico estero, il titolo giapponese è infatti "Final Fantasy USA".
Il videogioco è sostanzialmente un gioco di ruolo facilitato rispetto ai normali titoli della serie per permettere anche a dei giocatori non giapponesi e non avezzi al genere di appassionarsi a questo tipo di meccaniche.
Trama
La trama di "Mystic Quest" è quella classica dei vari Final Fantasy: il mondo è in equilibrio grazie al potere di quattro cristalli magici, ognuno associato ad un elemento (terra, aria, acqua, fuoco).
Tuttavia, una forza malvagia contrasta il potere dei cristalli e vari mostri iniziano ad infestare vari luoghi, mettendo in pericolo gli abitanti delle città.
Un guerriero senza nome (sta al giocatore sceglierne uno) intraprenderà un lungo viaggio volto a sconfiggere il male e ripristinare il potere dei cristalli.
Gameplay
"Final Fantasy Mystic Quest" è un videogame di ruolo a turni. Il giocatore va in viaggio per il mondo esplorando i vari dungeon, affrontando i vari mostri che li infestano. Quando si incontra un nemico si entra nella fase di battaglia dove tramite dei semplici comandi bisogna decidere se attaccare, difendersi, lanciare una magia, usare oggetti o darsi alla fuga. Una volta scelte le azioni da fare, si aspettano quelle dei nemici, e il ciclo ricomincia, fino alla sconfitta del nemico o del giocatore. Battere i mostri permette di guadagnare punti esperienza, utili per salire di livello e diventare più forti, e di guadagnare poco denaro, utile, ma neanche tanto, per comprare i pochi oggetti e le poche armi presenti nel gioco.
Durante le fasi non di battaglia non si può fare molto altro a parte parlare con gli abitanti della città o riposarsi in varie locande.
Insomma, è davvero l'ABC dei giochi di ruolo.
Grafica e audio
La grafica del gioco è molto semplice, ed è quella classica dei jrpg dell'epoca. La visuale è dall'alto, la mappa del mondo è molto stilizzata, qualche montagna, qualche bosco, un paio di laghi, così come anche le città, con le solite tre o quattro case tutte uguali e qualche personaggio che cammina avanti e indietro.
Durante le battaglie abbiamo i nemici di fronte a noi, mentre i personaggi sono di spalle. Da notare che i mostri nemici durante le battaglie hanno delle belle sprite grosse e dettagliate, che cambiano anche in base ai danni subiti, mentre i personaggi del giocatore rimangono identici a come erano sulla mappa di gioco, quasi in stile deformed.
Le musiche, pur essendo solo in formato midi sono abbastanza orecchiabili e gradevoli. Alcuni brani sono abbastanza evocativi e riescono a farsi apprezzare più di altri, ma generalmente tutta la colonna sonora fa bene il suo lavoro, fornendo un sottofondo molto azzeccato a tutti i luoghi che si visitano nel corso del gioco.
Longevità e difficoltà
La durata totale del gioco è più o meno di dodici o tredici ore, questo prendendosela abbastanza comoda, cercando tutti gli oggetti e portando il protagonista al livello massimo.
La lunghezza totale dunque non è molto elevata rispetto ai soliti jrpg o a quella di altri "Final Fantasy".
Anche questo aspetto è correlato però al fatto che il gioco è un gdr semplificato.
Praticamente, anche volendo, più di questo non si può fare.
"Mystic Quest" nel suo essere semplice finisce per essere troppo facile e corto.
Non si può esplorare liberamente il mondo, ci si può muovere solo su percorsi prestabiliti, non ci sono boss opzionali o quest secondarie da affrontare, ci sono solo quattro città da visitare, non ci sono negozi di armi (il giocatore equipaggia automaticamente le armi più forti man mano che si trovano). Non ci sono incontri casuali, i mostri sono visibili e quindi in alcuni casi possono anche essere evitati, e soprattutto non c'è il game over. Se si muore in una battaglia si può decidere di riprovare dall'inizio. Inoltre, il livello massimo del personaggio è di solo quarantuno e una volta arrivati a quel livello nessun mostro presente nel gioco rappresenta più un problema, nemmeno il boss finale.
Questi aspetti potrebbero quasi infastidire gli appassionati di questo genere di giochi, ma "Mystic Quest" è stato creato apposta così.
Conclusioni
Da appassionato giocatore fan dei jrpg e in particolar modo della saga di "Final Fantasy", ho giocato a "Mystic Quest" solo molti anni dopo dalla sua uscita e solo per una questione di completezza.
Essendo ormai abbastanza esperto del genere, ho effettivamente trovato il videogame parecchio semplice rispetto ai soliti standard, ma questo non vuol dire che sia un brutto gioco.
La sua semplicità è una cosa voluta perciò non può essere considerato un vero difetto, così come anche la breve durata.
Se si considera questo, il videogame fa il suo discreto lavoro. Se proprio c'è qualcosa da criticare è la storia, che è davvero troppo semplice e i personaggi privi di qualunque caratterizzazione.
Chi ha già giocato a molti altri jrpg non troverà pane per i suoi denti e probabilmente si annoierà a giocare a "Mystic Quest", ma per il suo target di riferimento, anche a distanza di tutti questi anni il gioco rimane abbastanza godibile.